La realtà vista dagli occhi.

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Finito di correre mi accasciai a terra, non riuscendo a trovare lo stesso aria da respirare. Nello stesso momento le mie orecchie iniziarono a fischiare, urlai dal dolore e appena finito il rumore mi ritrovai nella stanza dove mi trovavo prima di arrivare nella fabbrica. Girato a pancia in aria e col braccio sulla fronte iniziai a "ridere".

-Cos'è questo scherzo? Voglio delle risposte. 

-Se vuoi delle risposte entra nella stanza dietro di te.

Mi voltai e trovai una stanza con al centro un tavolino. Entrato, la porta si chiuse dietro di me e potei notare solamente un orologio e una lettera su quel tavolo.

-Hai chiesto delle risposte ma io non sono la persona che ti porterà alla loro conoscenza. Io ti posso solo dire questo: Sul tavolo come vedi hai un orologio e una lettera. L'orologio ha un conto alla rovescia che al momento segna 1 mese. Questo vuol dire che hai un mese di tempo per cambiare tutto. Il tuo futuro, quello delle altre persone, renderlo migliore. 

-E se in un mese non dovessi farcela?

-Lo vedrai coi tuoi occhi. La lettera invece la devi aprire esattamente a 12 giorni dalla scadenza del tuo mese di tempo. Da questo momento tornerai nel tuo futuro e non ci saranno più divisioni tra un ricordo e l'altro.

-Ho una domanda da farti. Se non dovessi trovare Jodie? Lei può essere in qualsiasi parte del mondo, io come posso saperlo?

-La troverai e se non sarà così sarà lei a trovare te.

Non sapevo cosa rispondere, tanto a quella domanda non mi avrebbe risposto se gliela avessi posta.

-Sono pronto ad andare.

-Quella è la capsula.

La presi e la ingoiai ma prima di addormentarmi dissi al personaggio misterioso:

-Ci vediamo, alla prossima.

Caddi in sonno profondo e mi risveglia nel letto. Stesso letto, stessa stanza, stessa casa. Tutto uguale. "Ho solo 30 giorni" mi dissi, "usiamoli bene". Andai in cucina e trovai un telefono, forse era mio.

-Nel dubbio prendiamolo.

Solo poco dopo mi accorsi che ero da solo a casa, nessun'anima viva.. tanto non ricordavo niente, era meglio così. 5 minuti dopo mi arrivò un messaggio  

"Sono sotto casa.. scendi!!"

-E adesso chi è? 

Mi affacciai dal balcone e vidi un ragazzo, sicuramente lo conoscevo.

-Ooooh cosa ci fai ancora lì? Scendi che arriviamo tardi a scuola.

Mi sbrigai senza fare domande e scesi.. era una vita normale.

-Come va Jake?

-Bene, te? 

-Non ho voglia di andare a scuola oggi.

-Figurati io..

-Oh senti questa.. oggi mentre stavo venendo qui ho incontrato...

Io mi ero già perso nei miei pensieri, non è cosa da tutti i giorni fare cose del genere solo che non capivo "perché me?". Tutto mi era nuovo, ogni passo che facevo era un'emozione nuova quasi come se non avessi mai vissuto, forse non l'avevo mai fatto. Forse sono solamente un fotogramma di me stesso in un determinato momento della mia vita e senza ricordi. O forse sono solo un idiota che si fa mille domande per ogni cosa che succede. Vorrei solo avere delle risposte.

-Quali risposte J.J.?

-J.J.?

-J.J. Redick. Ti chiamo sempre così. Che hai oggi? 

Se chiudi gli OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora