Capitolo 4

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« uhm... Devo andare...» dico imbarazzata.
Che situazione di disagio.

« dove? » mi dice lui con tono affermato.

Beh... in effetti non so proprio dove andare.
Abbasso la testa, come per dire che non ho nessun luogo dove dirigermi.

« immaginavo... Senti mocciosa, puoi rimanere qua, ma non pensare che sia per molto. » mi dice mentre si dirige in un'altra stanza.
...
« perché?» si blocca.
Rimane la, fermo, senza dire una parola.

« perché lo fai? Non hai nessun motivo per aiutarmi. Anzi, tu saresti l'ultima persona che potrebbe farlo. » gli dico io, dato che la prima volta non mi rispose.

Si gira e incomincia camminare a passo veloce verso di me.
E si ferma soltanto quando i nostri petti combaciano.
Mi accorgo che in confronto a lui sono proprio bassa.

« hai ragione, non ho nessun motivo. Ma dovevo farlo. » mi dice prendendomi il viso tra le mani, e parlando con una voce quasi sussurrata.
Poi si stacca, e continua a dirigersi verso l'altra stanza.

Non mi era sembrato più la stessa persona arrogante e odiosa che avevo incontrato più volte.
Aspettai che ritornasse nella stanza in cui ero, per andare a scuola.

Appena arriva si dirige verso la porta di casa, con me dietro che lo seguo senza dire una parola.

« comunque sono Matthew. » mi dice girandosi verso di me e sorridendomi.
Faccio finta di non saperlo e gli rispondo.
« Katniss..» dico facendogli un timido sorriso.

« allora forza Katniss, andiamo...» mi dice uscendo di casa e aprendo la macchina.

Durante il tragitto parliamo di scuola e di altre cose.
Per Fortuna non c'è quel silenzio imbarazzante.

Appena arriviamo si gira verso di me e mi dice « va prima te, non possiamo farci vedere in giro insieme »
Cosa?!
Persona più lunatica di lui non l'ho mai vista.
Prima è una bomba sexy, poi ridiventa il ragazzo odioso che ho conosciuto.
Chi lo capisce.

Lo guardo stranita ed esco dalla macchina arrabbiata. Cerco subito Cris.

« Katniss! O mio dio non ti vedo da giorni, dove cavolo eri finita?!» ecco il mio uragano.
Le dovrò trovare un soprannome prima o poi.
« tranquilla Cris, sono solo stata a casa, non stavo molto bene...» le dico convinta, cercando di fargliela credere.
« sei sicura? Non sei mai stata così a lungo a casa tua!» mi dice quasi gridando come al suo solito.
« sono sicura, ora andiamo che inizia la lezione. » cambio argomento, e finalmente la vedo più rilassata.

~~~
Finite le lezioni, esco da scuola e mi dirigo verso la piazzetta davanti.
Cris ha un rientro pomeridiano, quindi uscirà tra un ora.
Ho intenzione di aspettarla, ma nel frattempo prendo qualcosa nel mio bar preferito. 

Attraverso la strada, e mi ritrovo davanti Matthew con altri amici, e due ragazze che gli stanno appiccicate addosso, battendo le palpebre cinque volte al secondo.

Si trovano proprio nella strada che devo prendere, quindi rassegnata gli passo davanti a testa bassa.
Un braccio mi tira indietro.
Appena sono girata, mi trovo davanti quei splendidi occhi di ghiaccio, e poi sento la sua voce calda.
« dove pensi di andare?» mi dice accennando una risata.
« a casa mia» mento.
« cosa? Non puoi andare.»
Sbaglio o sto vedendo un briciolo di preoccupazione nei miei confronti in quei occhi?
« da quando decidi per me? Lasciami in pace Matthew, è già tanto che ti rivolgo ancora la parola. Non sono la ragazza con cui puoi tranquillamente giocare, smettila.» gli dico facendo uscire tutta la rabbia che mi aveva fatto crescere dalla prima volta che ci scontrammo.
Non gli lascio il tempo di rispondere, che me ne vado.
Mi sembra di essermi tolta finalmente un peso da dosso.

Continuo finalmente il tragitto verso il bar.

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