Chapter seven

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"You were mine for a night
I was out of my mind"

Quella sera mi diressi a lavoro con mille pensieri per la testa. Le cose che abbiamo fatto ieri sera me le ricordo bene: mi ricordo quello che abbiamo mangiato, le nostre discussioni e quella mezza rissa. Ma la parte più bella è stato quando siamo scappati mano nella mano. Era stata un'emozione che non provavo da una vita, così un senso di libertà e di spensieratezza. Come riuscire poi a dimenticare le sue mani grandi e calde sul mio corpo, i suoi baci, il suo respiro sulla mia pelle... tutte cose che penso di non aver mai provato con nessuno. L'unica cosa che ancora non riuscivo a credere era perché fossi ceduta così al primo uomo che avevo incontrato. L'unica soluzione che trovai era forse che un mix di vino e assenza di contatto provoca quella cosa che ho fatto io. Un dubbio che ancora non riuscivo a risolvere era perché volevo tanto che mi baciasse quella mattina. Avrei voluto riprenderlo per quel suo viso perfetto e sentire di nuovo la morbidezza delle sue labbra contro le mie...
Cercai di scacciare tutti i pensieri quando entrai nel bar dove lavoravo. Questa era la sera in cui una band o un cantante si esibiva e ciò significava che sarebbe stato affollato e ci sarebbe stato tanto lavoro da fare.

Avevo già la divisa (una semplice gonna nera e una camicia bianca), quindi appoggiai la borsa e il cappotto e andai a lavorare.
<< Ciao April! >> mi salutò Willow con la sua voce squillante. Ricambiai il saluto.
<< Chi si esibisce stasera? >> chiesi curiosa alla bionda.
<< Non lo so, un certo Funk. >> mi disse mentre serviva da bere ad un gruppo di persone.
Non capivo se si riferiva al genere musicale o ad una persona.
La ringraziai e iniziai anch'io a servire.
Dopo un'ora circa era già stanca e i piedi mi facevano male. Decisi di posare un attimo i drink per farmi una coda di cavallo. In quel momento mentre mi mancava l'ultimo giro d'elastico da fare lo vidi. Un metro e ottanta di muscoli evidenziati da una maglietta blu notte a maniche lunghe e che metteva in risalto i suoi occhi. Con la mano sinistra impugnava una chitarra e si dirigeva verso il palco illuminato.
<< Fate un applauso d'incoraggiamento a Nolan Funk! >> disse la persona che lo presentò.
Lui si sedette con sicurezza sullo sgabello presente sul palco e iniziò a suonare alcune note.

Hey there Delilah
What's it like in New York City?

Stava cantando una delle mie canzoni preferite.
Aveva una voce così profonda e calda.

I'm a thousand miles away
But girl, tonight you look so pretty
Yes you do

C

he mi prenda un colpo, avrei potuto giurare che mi stesse guardando mentre diceva quei versi.
<< I clienti stanno aspettando. >> mi fece notare Willow. In effetti era come se mi fossi paralizzata ad ammirare la sua bellezza.
Ripresi i drink e li portai al tavolo. Ogni mossa che facevo mi sentivo gli occhi puntati addosso da Nolan. Ogni tanto mi fermai per qualche secondo per guardarlo e per sentire la sua voce.
Alla fine della canzone quasi tutti applaudirono. Nolan scese dal palco e andò a sedersi vicino a un gruppo di persone, probabilmente i suoi amici.
<< Scusa? >> mi sentii chiamare da dietro.
Mi aveva chiamata una ragazza per prendere l'ordinazione.
<< Allora, prendiamo 5 birre. >> tra quelle persone si trovava pure Nolan che mi stava guardando con interesse.
<< C-certo. >> dissi cercando di non sembrare che m'interessava più lui che l'ordinazione.

Finalmente avevo un po' di pausa per prendere fiato. Andai fuori per prendere aria e una leggera brezza fredda mi colpì il viso spostando alcune ciocche di capelli. Chiusi gli occhi godendomi quel momento di tranquillità.
<< Ciao. >>
Una voce mi fece risvegliare; era quella di Nolan.
<< Hai d'accendere? >> mi chiese anche se non aveva nessuna sigaretta in mano.
<< No, non fumo. >> gli risposi sincera.
Si passò una mano tra i capelli e disse: << Nemmeno io fumo. Era solo una stupida scusa per parlarti. >> mi confessò lui ridendo un po' imbarazzo.
<< Piacere Nolan Funk. >> mi tese la mano e io gliela afferrai. Aveva una stretta forte e sicura.
<< April Flower. >>
<< Mi è piaciuto tantissimo come hai suonato la chitarra. 'Hey there Delilah' è una delle mie canzoni preferite. >> dissi tutto d'un fiato.
<< Ti ringrazio. Di solito recito su un palco non suono, ma per qualche spicciolo in più sono anche disposto a farlo. >> com'era possibile. Prima suona una delle mie canzoni preferita poi mi rivela che è anche un attore.
<< È incredibile! Anche a me piace recitare, cioè per ora non lo faccio, sí insomma... >> ma che mi prendeva, non riuscivo nemmeno a formulare una frase decente quando lui era così vicino a me. Sentivo il suo profumo così buono invadermi le narici.
<< Perché non fai il provino per "Hamlet"? Stanno ancora cercando attori. >>
<< Non lo so... >> mi strinsi perché l'aria autunnale batteva sempre più fredda.
<< Che ti costa provare? Dai, ti divertirai. >> mi fece l'occhiolino.
Io mi sciolsi dopo quel occhiolino e il mio livello di imbranataggine era salito alle stelle.
<< Sì, ci potrei provare. >> dissi sistemando una ciocca di capelli. Aveva ragione, forse era ora di mettermi in gioco.
<< Fantastico, ora devo andare, i miei amici mi staranno cercando. Ti dispiace se ci scambiamo il numero? Mi piacerebbe rivederti. >>
Le mie orecchie avevano sentito bene? Lui voleva rivedere me? Sentivo le farfalle nello stomaco esplodere.
Dopo che si siamo scambiati i numeri mi salutò: << Ciao April. >>
Il mio nome detto da lui risultata così sensuale. Lo guardai mentre si allontanava e senza volerle mi era caduto l'occhio sulle sue spalle, delle belle e grandi spalle, poi l'occhio era sceso ancora fino a fermarsi sul didietro che, non per dire, anche quello era perfetto.
Cercai di distogliere lo sguardo, non volevo passare per una pervertita. Rientrai dentro al bar e ripresi a lavorare ripensando ogni tanto a Nolan.

Una volta rientrata a casa, ero distrutta. Volevo solo mettermi il pigiama e buttarmi a letto il prima possibile. Non feci in tempo di togliermi anche l'altra scarpa che qualcuno bussò alla mia porta. Aprii e vidi che era Matty.
<< Cosa ci fai qui? >> gli chiesi mettendo una mano sul fianco.
<< Volevo assicurarmi che stessi bene. >> disse passandosi una mano tra i capelli << E volevo chiarire quello che è successo tra di noi. >>
<< Tra noi non è successo niente Matthew. E comunque grazie per preoccuparti per me. >> dissi l'ultima frase sarcastica.
<< Non chiamarmi così. Solo Matty. >> disse serio entrando dentro casa.
<< Ok allora, Matty. Dimentica quello che abbiamo fatto perché eravamo entrambi ubriachi e soli. >> incrociai le braccia.
<< Ora non sei più sola vuoi dire? E io non voglio dimenticare, come potrei. >> si sedette sul divano come se fosse a casa sua lanciandomi un sorrisetto malizioso.
Certo che ero ancora sola ma se volevo avere una chance con Nolan dovevo dimenticare Matty, questo se sarebbe mai nato qualcosa tra me e Nolan...
<< Matty, è tardi ed io sono stanca. Abbiamo chiarito ora puoi togliere il suo didietro dal mio divano e andare a casa tua, mi faresti un favore. >>
<< Quindi va bene se vediamo altra gente? >> mi chiese curioso.
<< Certo. Non stiamo mica insieme. >>
<< Fantastico allora. >> disse avvicinandosi alla porta << Notte April. >>
<< Notte Matty. >>

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Volevo dedicare questo capitolo a Nolan Funk, una delle mie tante crush che ho scoperto grazie a 'Diano di una nerd superstar' (un'altra serie tv che amo haha) 💓  Lui non suona (almeno credo) ma in questa ff si ;)
Volevo dire che anche se è una ff con Matty Healy non significa che sarà presente sempre in tutti i capitoli; dico questo per giustificare il fatto che in questo capitolo (e non solo) è stato poco presente.
Non ho altro da dire. Se vi è piaciuto stellinate e commentate 💕

She's American//Matty Healy//[SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora