Capitolo 8

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Sono troppo scossa per tornare a casa, io e Louis stiamo accompagnando Josh all'ospedale con una guardia medica, il dottore mi osserva la camicetta piena di sangue come se non abbia mai visto qualcoasa di simile. Poi trova il coraggio di parlare, spostando lo sguardo da me a Louis.

DOC: La violenza sulle donne è la peggiore...

G: Ma che sta dicendo? - Mi alzo in pedi nell'ambulanza con atteggiamento minaccioso- Io non sono la vittima di violenza da parte di nessuno!!!

L: Stavamo aiutando il suo amico che si è tagliato il torace, lui si è appoggiato a lei e fine! Nessuna violenza!

DOC: Phffff io credevo... Mi dispiace essermi intromesso.

Io sospiro, di sicuro oggi non avrei retto anche una lite con un dottore, il mio esaurimenrto nervoso era alle stelle, ma poi qualcosa mi fece tornare il sorriso. Pensai a Louis, che mi stringeva sotto il suo cappotto e che era vicino a me, in quel momento in cui poteva essere accoccolato alle braccia della sua fidanzata indiana, invece era lì con me che grattava via il sangue dai miei jeans. Anche se sembra la cosa piú schifosa e meno romantica in vita mia, le sue mani che si spostano sulle mie cosce mi provocano dei brividi di piacere immensi.

All'ospedale hanno detto che saranno costretti a ricoverare Josh, il dottore ha accennato ad una leggere insanitá mentale, ma io non credo proprio che sia pazzo. Mentre il dottore mi comunica tutto questo, io guardo al vetro che mi separa da Louis, che sta firmando delle carte con un'infermiera. E' bellissimo mamma mia, il ciuffo gli cade sugli occhi perfettamente, la maglietta di Jersey nero evidenzia leggermente i suoi addominali e le sue braccia tese sul tavolo si comprimono ad ogni nuovo sigla p firma che l'infermiera gli fa fare.

Quest'ultima esce dalla sala, lui la segue ed entra nellanstanza dove mi trovo io. Si avvicina piano e mi sussurra ad un orecchio:

L: Ho una voglia matta di fare l'amore ancora con te.

G: Oh... Allora ti prego portami via da qui, lontani.

Non se lo fa ripetere due volte, dopo qualche minuto di accertamenti su Josh, Louis mi prende per mano e mi trascina giú per le scale dell'ospedale. Il bianco immacolato e il silenzio vengono rotti dalla nostra euforia, gioia, voglia d'esistere.

Siamo già a casa sua in pochi minuti, Louis mi prende in collo ed inizia a baciarmi impaziente, mi tocca i glutei e mi spinge contro qualsiasi superficie sia abbastanza dura da non cedere sotto la nostra pressione. Mi scaraventa sul letto e mi sfila i jeans, poi si avvicina e mi sussura.

L: Stavolta voglio comandare io...

Poi si allontana e torna cpn un laccio di raso nero, lo avvolge intormo ai miei occhi e poi mi ordina di rimanere ferma. Lo sento praicare una leggera pressione delle aue labbra sul mio inguine e quando le avverto nella mia zona pubica mi chiudo e lo supplico.

G: Louis....

L: Sh. Voglo solo farti sentire bene, con tutto quello che passi...

Dopo poco il rapporto orale si intensifica, io mi sento al culmine.

Lo voglio, lo voglio dentro di me. Sento la sua prominete erezione e lo supplico di fare l'amore con me ancora.

Il preservativo....

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NON É IL MEGLIO MA TRA UNA LEZIONE E L'ALTRA NON RIESCO A DEDICARVI PIÚ TEMPO... SORRY :(:(:(:(

Il Ritorno- The RetournDove le storie prendono vita. Scoprilo ora