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Nel bagno mi do una sistemata. Sono orribile. I miei capelli si sono arricciati e si sono gonfiati, le lacrime sul mio viso sono nere a causa del trucco colato,
Odio tutto.
La cosa strana e che non me lo aspettava da mia Zia. Anzi no.
Lo sapevo che mi avrebbe trovato lei un amico. Dice sempre che devo interagire di più con i ragazzi, ma lei non sa come funzionano le cose, non sa niente.

A lezione di letteratura Harry si degna di venire. Ha la faccia di uno normale. Come se non mi avesse appena spezzato il cuore.
Forse il destino voleva punirci, allora ha fatto capitare la lezione su Romeo e Giulietta.
Amavo questa storia. È magari l'avrei amata anche oggi se non avessi capito quanto è ingiusto il mondo.
Provo ad usare il poco di concentrazione e di pazienza che mi rimane per seguire la lezione.

«E che cos'altro può mai esser l'amore se non una follia molto segreta, un'amarezza soffocante e una salutare dolcezza»
È un disastro ecco che cos'è.
«Il mio cuore aveva mai amato? Occhi rinnegatelo, perché non ha mai conosciuto la bellezza fino ad ora»

Passano due settimane, ed io e Harry non ci scambiano nemmeno uno sguardo. È questa è una tortura per me.
"È solo attrazzione fisica, non c'e niente di più" continuo a ripetermi.

Ho pensato molto a quello che mi ha detto Niall, Harry mi ama, a me sembra davvero davvero strano.
È tornato tutto come prima, come se non fosse successo niente.
Come se io non portassi la sua felpa ogni giorno, come se non ci fossimo mai baciati.
So che dopo aver aggredito Liam ha dovuto rimanere a scuola 3 ore in più.
So anche che lui e Louis saltano la scuola più del previsto insieme ad alcune ragazze.
Ma so soprattutto che mi manca.

Anche io e mia zia abbiamo parlato a stento.
Il quarto giorno le ho spiegato il motivo arrotondando un po e lei ha detto che non farebbe mai una cosa del genere.
Ma non ci credo.

Lola e Kellie sono molto preoccupate per me. Devo stare in condizioni pessime.
La domenica della seconda settimana, Carl viene a parlarmi. È strano, Carl non mi parla mai in privato.
«Ciao Carl, hai bisogno di qualcosa?»
«Volevo solamente parlare con te, ho visto che in questo periodo , tutta la luce che emani si sta spegnendo che succede?»
«Non saprei» dico alzando le spalle.
«Ti conosco bene da dire che sta accadendo qualcosa dentro la tua piccola anima, ma se non ne vuoi parlare ti dirò io qualcosa »
A me Carl sta simpatico e tutto, ma quando fa il poeta non mi sta tanto a genio.
«Ricordati che nel mondo c'è di peggio, una soluzione si trova sempre. Qualunque cosa tu voglia devi lottare per ottenerla. Non ti fermare ad un no o ad un silenzio , vai avanti, me lo prometti?»
Annuisco.
Anche se so che non ci riuscirò mai.

Il giorno seguente è lunedì yee.
Ieri notte non ho dormito, sono stata sveglia a leggere Romeo e Giulietta.
Se c'è una cosa che adoro è leggere, ti trasporta in un mondo dove tutto è perfetto.

«ragazze secondo voi starei bene con le punte mh...rosse?»chiedo alle mie amiche.
«Grazie al cielo ti sei decisa a cambiare un po! »strilla Lola.
«cioè voleva dire che saresti perfetta» la corregge Kellie; che dopo la prende per un braccio e le sussurra:
«Scema! Avevamo detto che dovevamo essere buone e comprensive! »
Che matte, però è dolce da parte loro. Le amo.
«Quando finite di litigare raggiungetemi in classe,OK?»
«arriviamo !»

Durante la lezione sento chiamare il mio nome, mi giro e Harry mi passa un biglietto;ha una calligrafia piccola e chiara.

*ti prego, perdonami, te lo avevo detto che a volte esagero. Non volevo ferirti, non penso niente di quello che ho detto, e non è vero che tua zia e mia madre si sono messe d'accordo*

Ora che faccio?
Infondo non gli avevo fatto niente.

*non lo so, devo pensarci*

*quanto?*
Non rispondo e mi infilo il bigliettino nella tasca.

Dopo la lezione mi afferra per un braccio.
«Ci hai pensato?»
«lasciami in pace Harry»
Comincio ad uscire nel cortile, dove mi segue anche lui. Mentre cerco di scappare da lui, mi prende per la vita e mi gira verso di lui.
«ti prego perdonami» mi supplica.
«Non lo so...io voglio solo sapere cosa ti ho fatto?»
«tu non mi hai fatto niente»
«non mi sembra »
«ti ho gia detto che mi dispiace, cos'altro devo fare?»
«Devi fare come hai fatto per 4 anni e per questa settimana, ignorami»
Dalla faccia posso vedere che ha capito quello che mi ha fatto.
Sono davvero stupida.
Perchè non mi lascio il passato alle spalle?
Devo farmi del male da sola stando lontana da lui.
«Harry aspetta»
Si gira e corro ad abbracciarlo.
«Mi sei mancata» dice stringendomi più forte.
«anche tu»
Non mi importa di chi ci sta guardando, di chi pensa "oddio Harry con una sfigata cosi".
Siamo solo amici comunque. Vaffanculo.
Poi sussurra qualcosa che non capisco.
«cosa?» gli domando.
«niente...allora ti è piaciuta la mia felpa? »
«abbastanza»
Dopo la fine della scuola, mentre mi avvio a casa, Kel e Lola vengono verso di me con un sorrisone.
«Auguri alla sposa!» strillano.
«cosa?»
«Abbiamo saputo che ti sei messa con Harry»
«Ma No!...pfff, vi pare , chi ve lo ha detto?»
«Tutta la scuola ne parla»
«No! Come? »
«si cara, è così» dice in modo principesco Kellie.
«oggi sono troppo stanca per risolvere questo problema, domani vedrò che fare»
Sono solo le due e io già vorrei dormire per ore e ore.
Anzi no; vorrei buttarmi in una piscina gelida, è solo marzo, ma fa un caldo, è strano per una città grigia e umida come Brighton . Appena arrivo a casa apro tutte le finestre della mia camera, prendo i vestiti di ricambio e mi fiondo nella doccia.
Dopo essermi lavata comincio a vestirmi, solo che data la mia scemenza mi sono dimenticata la maglietta. Esco dal bagno e quasi muoio dalla vergogna: Harry è seduto sul mio letto, e io sono in mutande e reggiseno.
Afferrò la mia maglietta sul comodino e la uso per coprirmi.
«heeey ciao» dice sorpeso. Mai quanto me.
«Harry, cosa ci fai qui?!»
«sono venuto a salutarti»dice ridendo.
Oddio che figura di merda.
«dove sei entrato?»
«dalla finestra»
«Ma sei matto?!e comunque non è un buon motivo per entrare nella mia stanza»
«allora non lasciare la finestra aperta»
Devo ricordarmi di chiudere la finestra da oggi in poi.
«Puoi andare via? Mi devo vestire»
« Puoi vestirti davanti a me...tanto non mi dispiace» dice ridacchiando
« sei impazzito?a me si invece! »
Allora vado di nuovo in bagno.
Non posso crederci.
Dopo essermi vestita vado a rimproverarmi con lui; solo che la porta non vuole aprirsi.
«Ehm...Harry non si apre la porta!»
«Come? Prova di nuovo»
«ci sto provando, non si apre!» urlo.
«tranquilla Mad troveremo una soluzione!» ride.
«Cosa cazzo c'è da ridere!? Aiutami! e Che cosa non ti è chiaro del mio nome? M-A-D-I-S-O-N»
«Niente, niente, vuoi che chiamo tua zia?»
«No, poi pensa che siamo fidanzati!»
«Ma no dai...»
«Harry, non pensare a mia zia trova qualcosa per aprire questa porta!»
«Mad stai calma» ovviamente non capisce come è il mio nome.
Provo a cercare qualcosa per aprire. Ho la fobia di rimanere chiusa nelle stanze. Non c'è la faccio.
Poi mi ricordo della finestra che si affaccia su un pezzo del terrazzo da cui è entrato Harry.
«Mad?! Ci sto provando non si apre»
«Ci provo anche io!»
Se riesco a non ammazzarmi forse arrivo nel terrazzo.
Mi siedo dalla parte della finestra che sporge da fuori e cerco di appoggiare un piede nel terrazzo. Ok uno è fatto.
«Mad!» continua a strillare Harry.
«Stai calmo ok!?»
«Mad!»
«Stai zitto un attimo!»
Riesco ad appoggiare anche l'altro piede. Atterro nel terrazzo e entro nella mia stanza.
Voglio sorprendere Harry da dietro.
Continua a strillare il mio nome.
«Chi chiami?» gli chiedo.
«porca puttana Mad come sei uscita?»
«Dalla finestra»
«Sei matta potevi cadere!»
«Disse lui ...hai fatto la stessa cosa»
«Va bene, l'importante è che sei viva»

Inciampo nelle mie dannate scarpe e cado sopra Harry.
O mio Dio.
Siamo per terra.Uno sopra l'altro. Non potrebbe succedere di peggio o forse di meglio.
Invece si.
Mia zia apre la porta.
«Madioson ti volevo parl»
Io e Harry ci mettiamo subito in ginocchio e per fortuna non si accorge di niente.
«Su Harry cerca il mio telefono!» fingo.
«Non do dove sia, sarà sotto il letto»per fortuna mi regge il gioco.
«oh ciao zia, non ti avevo visto»
«Ciao, Harry non sapevo fossi qui»
«ah be..ci sono»
«Ok, volevo parlare con Madison ma ci parlo dopo»
«Arrivederci» la saluta.
Rimaniamo alcuni secondi in silenzio.
«Scusa...sono davvero un disastro »
«No, non è vero...sei...sei...sei ok»
OK? Che significa ok? Lo sapevo che non provava le stesse cose. Io che ci speravo; ma poi che cavolo spero? Di sposarmi con lui?
«Devo andare ci vediamo domani Mad»
«ciao Harry»
Ora l'ho fatto anche scappare.





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