Hotel des Artistes

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L' hotel in questione non aveva nulla di artistico . Era una vecchia casa sul porto , austera e cupa , dove le opere dei presunti artisti erano schierate nell' atrio con malagrazia E il locale aveva una sorta di patina losca che lo avvolgeva.
Un uomo alto ci guardava da dietro il bancone attraverso due lenti spesse e a quanto pareva non gli importava un gran che perché noi fossimo interessati a Lambert e ci raccontò le stesse cose che ci avevano detto all Hotel de la Paix .
- E si incontrava con qualcuno, qui? - chiesi - Riceveva corrispondenza? -
- Fatemi pensare. . . Ricevere qualcuno. ..? No. Se ne stava per lo più in camera. .. ma in quanto alla corrispondenza, cari miei tre piccoli ficcanaso. .. Forse è meglio che chiediate al signore laggiù. Non é vero, Octave? - disse a voce alta.
Alle nostre spalle un giornale si abbassò frusciando.
- Ma guarda chi si vede . Sbaglio o sei il giovane Holmes? - mormorò guardandomi Octave .
A sentire il mio nome mi girai e sfiorandomi la fronte, salutai .
-Signore...-
- Ma si... Sì sei proprio tu . Come va a casa? Si sono un po risolte le cose ?-
A quella domanda mi agitai vedendo gli occhi dei miei amici puntati su di me . Risposi impacciato :
- Va...va tutto bene , sì signor Octave -
- Mi fa piacere. ... quindi . Che cercate qui ragazzi ?-
- Chiedevamo la corrispondenza del signor Lambert - gli comunicò Irene
- Del signor Lambert? E perché mai vi interessa? -
- OH. ..be... In realtà non c'è un motivo preciso - risposi evasivo .
Ma dato che Octave non sembrava convinto Lupin improvvisó per tutti e tre :
- Stiamo giocando a caccia al ladro . Abbiamo saputo del furto della collana di diamanti... e ci siamo messi a cercarla anche noi -
- E credete di trovarla in albergo? -
- Da qualche parte dovrà pur essere , no?- disse tranquillo Lupin
- E sospettate del signor Lambert? Be come poliziotti non siete male ma... Mi dispiace deludervi. Il signor Lambert é...-
- Morto lo sappiamo- si lasciò scappare Irene . Le lanciai un occhiata. Aveva capito di aver fatto una gaffe.
- Temo di non avere il piacere...- disse l'uomo
- Irene Adler - disse la mia amica presentandosi - Sono a Saint Malo in villeggiatura -
- É arrivata al momento sbagliato a quanto pare... Non posso che rincrescermi di quanto sta succedendo in questi giorni...- commentò flemmatico l' uomo al bancone - Roba da fare impazzire di gioia quelle canaglie dei giornalisti! -
- Strano che lei dica questo ! - intervenne Lupin - Perché pare che anche Lambert fosse il corrispondente del giornale Le Havre o forse il Brest. É il motivo per cui ci interessava la sua corrispondenza. -
Io e Lupin ci guardammo. E quella piccola bugia servì a suscitare l' attenzione di Octave.
- Il corrispondente di un giornale ? Davvero ?-
- É la prima volta cHe mi giunge questa voce - disse l'uomo alla reception - Ma in effetti questo spiegherebbe gli andirivieni -
- Potrei controllare sui registri postali ... ma che rimanga tra noi , s'intende! - mormorò Octave .
- Certo s'intende !- rispondemmo tutti e tre con un sorriso da gran bravi ragazzi .
Non ottenemmo informazioni degne di nota . Chiaccherammo altri minuti con i due uomini solo per capire il tipo di clima che aleggiava tra gli abitanti di Saint Malo e scoprimmo indifferenza per il morto e un malcelato compiacimento per il furto subito dalla signora Martigny.
- Le perle stanno bene in fondo al mare - disse ghignando l' uomo alla reception - e a metterle troppo in mostra succede questo ...-
- A proposito. .. avete sentito di questo...ladro dei tetti ?- domandò allora Lupin .
- Tsk. .. é una delle tante leggende del paese . La sento raccontare da quando ero bambino .
E mentre ci allontanavamo congedandoci Octave confermò il tutto :
- É una storia che esce fuori ogni volta che succede qualcosa in paese - ridacchió.

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- Il corrispondente di un giornale ! L Havre! Le Brest! Ma come ti é uscita !- risi appena usciti dall albergo
- Non lo so !- rise Lupin - mi é uscita . Tutto li -
- Sei stato grande - commentò Irene - e ora il caro Octave ci aiuterà nell indagine -
- Già. Ben fatto - convenni - Ma dobbiamo stare attenti a come ci muoviamo non siamo della polizia . Non siamo nessuno . Qualcuno potrebbe insospettirsi. -
- Insospettirsi? - ripeté Irene poco convinta - E di cosa ? Siamo solo tre ragazzi curiosi che fanno un po di domande in giro -
- Sì ma ci sono troppe ombre in questa storia per farci muovere liberamente- insistetti continuando a camminare
- anche lasciando perdere il ladro dei tetti rimane sempre da capire chi ha compiuto il furto -
- Ma se fossero la stessa persona? Dico chi ha compiuto il furto e l' assassino ?- chiese Lupin
- Un altra delle tue geniali intuizioni?- disse sorridendo Irene
- Magari sono in una giornata di Grazia. Approfittatene! - rispose gettando il capo all' indietro ridendo.
Ci sentivamo onnipotenti. Come tutti i ragazzi alla nostra età. Nulla ci poteva fermare.
Tempo di lasciarci alle spalle le ultime casette e arrivare alle mura che costeggiavano il porto che il nostro senso di onnipotenza svanì.
Un ragazzo mal vestito si stagliò davanti a noi nel vicolo con un movimento che mi fece capire che ci aspettava . Mi fermai di colpo.
Guardai Lupin .
- che succede ?- domandò allarmata Irene .
Vidi altre due figure sbucare dai bastioni . E mentre mi giravo per fronteggiare quello che pareva essere il capobanda le sussurrai :
- succede che siamo in trappola -

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