A domani

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Pov's Arsené

Parigi 1890
10 aprile

Incontrai Scherlock un giorno d' estate e ci capimmo subito, comunicavamo con gli sguardi e ci chiamavamo con un cenno.
Ero su un ' albero , nel mio migliore stile insomma , quando lo vedo correre verso le radici sporgenti della pianta appoggiandosi contro di esso .
- EHI. Che ci fai sotto il mio albero? - gli urlai.
Alzò lo sguardo stupito e con una voce mista tra sorpresa e dubbiosa disse
- tecnicamente non é tuo -
- ero sarcastico - commentai ridendo
E be ... Da li fu storia .
La nostra amicizia era fantastica. Di quelle che fai fatica a trovare.
Ci completavamo a vicenda.
Gli volevo bene anche se non l' avrei ammesso per nulla al mondo .
Oh....poi arrivò l' ammaliante Irene Adler...

Pov's Scherlock

Saint Malo 1870
6 luglio

Dopo pochi minuti arrivammo alla baia e subito trovai con gli occhi Lupin.
Stava pulendo la sua barca e il fisico luccicava al sole bagnato dal sudore .
Non ci aveva ancora visto quando parlai
- A quanto pare c'è un emergenza , Lupin -
- che tipo di emer....- si bloccò come una statua di sale quando poggió lo sguardo su Irene , così imbarazzato feci le presentazioni
- Lei é Irene -
- Ciao - disse affabilmente lei
- Ciao - mormorò guardandomi perplesso lui
- E lui é Lupin - terminai ignorandolo
- Lupin ? - ripeté Irene perplessa
Mi accinsi a spiegare con un sorriso
- Sai Irene , il mio amico non é tollerante come me sui nome - ridacchiai aspettando la conferma del mio amico che puntualmente arrivò
-Sfido io ...Mi hanno chiamato Arsené! Che razza di nome da vecchio barbagianni! Meglio Lupin -
- Francese ? - domandò ancora lei
Arsené Annuì silenziosamente
- tu ? -
Fu allora che mi intromisi per allontanarci da lí il prima possibile .
- É scappata di casa - gli comunicai inginocchiandomi , ma subito lo rassicurai :
- non é una cosa seria . Ma... sai come é ...-
- preferirebbe stare un po lontana - terminò per me il mio amico scoccandole un occhiata .
- Tipo...Un litigio con tua sorella - provò a indovinare .
Lei scosse la testa e per evitare che Lupin sprecasse fiato rispose:
- il signor. Nelson. .. ma non ho litigato , semplicemente non voglio tornarmene subito a casa -
- É in villeggiatura, e le ho detto che ho un amico che fa poche domande - gli sussurrai guardandolo, colse il mio sguardo al volo e lo ricambio.
Io e lui dopo dovevamo parlare.
Ci alzammo entrambi all' unisono.
- affare fatto - acconsentì - Scherlock slega quella e saltate a bordo . Andiamo a farci un giro - poi rivolgendosi a Irene - ce l' hai un costume da bagno? -
- emmmm. .. no -
- Allora fa attenzione a dove metti i piedi! - aggiunse beffardo
Balzai sulla barca dopo Irene afferando uno dei remi e spingendo , insieme a Lupin , la barchetta fuori dalla baia in poche semplici manovre .
- Sì può sapere chi è il signor Nelson? E perché si chiama come l' ammiraglio inglese ? - domandò curioso Lupin .
- Stavo per rispondere al posto di Irene ma lei mi anticipó
- Forse possiamo chiederlo direttamente a lui - disse a voce alta col sorriso sulle labbra.
Voltai la testa di scatto e vidi un grosso uomo di colore sulla riva con la fronte madida di sudore che si sbracciava urlando .
- SIGNORINA ADLER ! SIGNORINA ADLER! Dove state andando ? -
Smisi di remare osservando Irene che ci fece però subito segno di non preoccuparci.
- No no , vi prego , non ci farà nulla... Non dovete avere timore - rise lei divertitissima ; poi rivolta al signor Nelson - Non si preoccupi! Torno presto !-
- speriamo - mormorò al mio orecchio Lupin ( che sembrava il più preoccupato tra noi ) - a me pare grosso e arrabbiato -
- Credo proprio che non sappia nuotare - disse allegra Irene.
E nemmeno a farlo apposta io e Lupin le domandammo insieme :
- E se invece ti sbagli ?-

♢♢♢♢♢♢♢♢♢

- Sia chiaro che non ti abbiamo rapito ... ma sei stata tu a voler scappare - povero Lupin , se avesse saputo che quella che aveva davanti non era una semplice ragazzina !
- Proprio così. Ma potete stare tranquilli : poi me ne ritornerò a casa a prendermi la mia solita Ramanzina -
Quella Irene mi incuriosiva sempre di più , sentivo un desiderio quasi bramoso di impossesarmi della sua vita di conoscerla di starle vicino.
Così chiesi affascinato :
- solita ?-
- Sì. .. Non è la prima volta che mi prendo un po di libertà- ammise scoppiando a ridere . Che risata sublime .
- Ma che c'è di così strano ? - chiese lei , cosa c era di strano? Parlava seriamente ?
- be non è proprio una cosa normale-
- Mia mamma ...Lo ha sempre fatto... Ci sono abituata alle sgridate - concluse con la voce rotta all' improvviso ; ma dopo essersi ripresa chiese con il solito tono :
- che cos é ? -
- un fortino Militare , di solito é abbandonato , c è solo una bandiera francese che sventola - disse evasivo Lupin, io sapevo il perché.
Irene si accostò al bordo della barca e solo allora mi resi conto di quanto fosse graziosa davvero , le lentiggini sulle guance le conferivano un aspetto da bambina e i capelli rossi le incorniciavano il viso perfettamente ovale come un' aurea infuocata , e senza nemmeno accorgermene m ritrovai a fissarla .
- Dove stiamo andando ? - chiese all' improvviso facendomi sobbalzare.
- Alla casa degli Ashcroft - rispose Arsené.
- sono vostri amici? -
- no no - continuò Lupin - É una vecchia villa abbandonata, proprio alla fine di quella spiaggia . La strada che la raggiunge é invasa di rovi e di solito non ci va nessuno . Dicono che vi sia rimasto solo lo spettro inquieto del vecchio Ashcroft. ..- odiavo quando Lupin parlava di paranormale così lo interruppi
- e questa é chiaramente una sciocchezza - dissi secco rivolto a Irene , ma lei sorrise
- una vecchia villa disabitata . Sembra interessante -
- Ma non lo é ! Stanze vuote. Molta polvere . Niente da vedere - ribadii come un automa meritandomi una gomitata di Lupin.
- Non credergli - mi smenti subito lui - É un posto veramente speciale . E poi... ormai é diventato un po il nostro posto - prima che potessi fare qualsiasi cosa per zittilo lui aveva già spiattellato tutto .
- Il vostro posto ?-
- Quando vogliamo stare lontano dai guai andiamo lá-
- E quali sono i guai da cui volete stare lontani - ormai era fatta , era più curiosa di prima ; non le rispondemmo subito, prima io e Lupin ci guardammo a lungo.
Come ci capiamo bene io e lui con li sguardi , con una sola occhiata capimmo cosa dovevamo o no rivelare a Irene, che ci osservava in silenzio e che io in fondo trovavo già simpatica .
Così lasciai la risposta ad Arsené
- Be...guai...Non é che abbiamo proprio dei guai -
- Le solite cose - aggiunsi
- Tipo ? -
- I suoi fratelli per esempio - ridacchio Lupin . " questa me la paga " pensai lanciandogli un' occhiattaccia.
- Hai dei fratelli ? -
- Mmm. .. Si due uno più grande e una più piccola . Ed entrambi mi fanno dannare - mugugnai pensando all' litigio di questa mattina .
- E tu ?- chiese lei imperterrita ad Arsené
- Figlio unico , ma...- agito le mani in aria come un prestigiatore e riprese con una velocità felina i remi - con una famiglia turbolenta alle spalle - concluse .
- Puoi dirlo forte - confermai ridendo alla faccia da furetto di Lupin.
- E quindi quando non ce la fate più. ..prendete la barca e venite qui -
-esatto -
- E quando siete qui che fate ? - disse Irene sorridendo .
Arsené si accinse a spiegare :- Ci sono tante stanze vuote da esplorare , la cantina , lo studio del vecchio Ashcroft... La soffitta. ..-
- Già molte stanze e tutte vuote !- puntualizzai beffardamente , tanto da meritarmi una seconda gomitata.
- E allora cosa ci trovi di tanto interessante ? -
- posso leggere in pace - risposi pensando alla confusione di casa mia mi venne in fondo però da sorridere .
Vidi Irene sporgersi verso la prua della nave cercando di scorgere la villa .
E finalmente il tetto apparve .
- casa Ashcroft. ..- mormorai sollevando il remo.

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La casa non era nulla di speciale in fondo . Ma per noi lo era .
Era direttamente sul mare adagiata sotto un letto di scogli con le grandi finestre affacciate sul mare , la vegetazione progrediva attaccando la casa alle spalle e le rocce grigie erano abbandonate intorno a essa , la vernice veniva via a riccioli dal tetto e le persiane erano inchiodate. A pensarci era vagamente inquietante.
Non entrammo per quel giorno nella casa ma ci sedemmo sugli scogli incrostati a guardare il mare che scintillante sotto di noi .
- Dove è casa tua ?- effettivamente ero curioso anche io di sapere dove abitasse così da poter andarla a disturbare come aveva fatto con me questa mattina.
- Dai quella parte - disse indicando i bastioni del forte .
- si ...ma... c'è l' ha un nome ?-
- Non che io ricordi....Anzi. .. Sapete che non ho la più pallida idea di dove abiti? - rise Irene scostandosi un riccio ambrato dalla fronte .
Così, per divertimento , le facemmo le più svariate domande su come fosse la sua casa e arrivammo a capire la via e scoprii con mia rende sorpresa che io e lei eravamo praticamente vicini di casa.
Quel pomeriggio dicemmo mille parole e ci conoscemmo a fondo e quando fu ora di lasciare la villa , nessuno di noi si voleva muovere o perdere la compagnia che aveva trovato .
Quando ci decidemmo di tornare a casa passammo il viaggio in silenzio col sole rosso fuoco che ci illuminava il volto stanco tangendolo di rosso.
Ero stanco quando arrivai , stanchissimo ma stranamente felice come non mai .
Io e Irene ci congedammo da Lupin, lo abbracciai sbrigativamente e notai che su Irene indugiava indeciso se darle un lieve bacio sulle guance .
Arrossí questo é certo anche se provò a nasconderlo.
- A domani !- disse correndo via e no aspettando risposta .

- Scherlock Va tutto bene ?-
OH no... Se ne era accorta , certo , avevo la camminata troppo agitata e controllavo troppo spesso l' orologio che avevo in mano anche in questo momento.
- aem. ..devo assolutamente tornare a casa prima che mia Mamma torni dal bridge* se no....- feci morire le parole in gola per l' imbarazzo .
Fece finta di non capire e disse una tale sciocchezza per cavarmi dall' imbarazzo che non potevo fare altro che esserle grato .
-Ciao Irene - sussurrai lasciandola davanti al portone di casa sua .




Bridge = gioco di carte inglese

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