La siringa era nella mia mano, sarebbe bastato solamente buttarla a terra e mi sarei tenuto i miei poteri. Mi sarei vendicato su tutti, ma avrei perso tutti rimanendo veramente solo...io però non volevo stare solo. << Simeon? >> mi chiamò una voce familiare, mi girai e vidi Fey sulla soglia della porta che mi guardava con serietà. Tutti avevano preso l'antidoto, mancavo solo io << Perché sei qui? >> li chiesi finendo i miei pensieri, senza volerlo usai un tono freddo, ma lui non sembrò minamente ferito dal mio tono dopotutto non mi considera di sicuro suo amico: dopo che lo fatto soffrire così tanto mi considererà solo un conoscente. << Volevo parlarti >> mi rivelò lui dopo alcuni secondi di silenzio, io alzai un sopracciglio sorpreso << Ora non posso Rune >> li rispondo usando un tono neutro, lui entrò nella stanza e si mise a pochi passi da me << È una cosa importante Sim! >> esclama, poi assume un espressione stupita redendosi conto di avermi chiamato con il soprannome che era solito usare prima di partire per la missione dove aveva incontrato la Raimon. Io stesso ebbi un lieve sussulto: mi ero scordato il suono del mio soprannome detto da lui e devo ammettere che mi è mancato, più di quanto immaginasi. << Prima ho visto tua sorella Sophie giocare a calcio con mia sorella [ tuo nome ] >> cambiò d'improvviso discorso abbassando gli occhi a terra.
Perché aveva cambiato discorso?
<< Fey cosa mi dovevi dire? >> li domandai socchiudendo gli occhi: Fey si stava comportando in modo strano, lui però si girò << Era solo una cosa sciocca, scusami >> detto questo fece per andarsene ma, stupendomi da solo, lo presi per il polso.
Perché l'avevo fermato?
<< Guardami >> li ordinai determinato a scoprire cosa frullava nella mente del ragazzo davanti a me, lui però tenne ostinatamente lo sguardo fisso a terra. Io strinsi la presa sul suo polso e dissi a voce più alta:<< Fey Rune cosa mi devi dire! >>. Appena vidi i suoi occhi acquamarina posarsi nei miei lasciai la presa su di lui dalla sorpresa: erano lucidi e da essi sgorgavano lacrime velocemente. << Vuoi sapere cosa ti volevo dire Simeon! Bene te lo dirò almeno tu riderai di me, un povero illuso! >> cominciò lui gridando << Tu sei il centro dei miei fottuti pensieri, non riesco a toglierti dalla mia mente! Le mie mani bramano di toccarevi tuoi bellissimi capelli e accarezzare la tua pelle, voglio affondare nel mare ametista dei tuoi occhi! Amo il tuo carattere Simeon, amo tutto di te! >> finì di gridare, ma bisbigliò a bassa voce l'ultima frase:<< Io sono perdutamente innamorato di te Sim, dalla prima volta che ti ho visto sette fottuti anni fa >>.
Lui...mi ama? Ama la persona che l'ha fatto soffrire?
Io ero rimasto immobilizzato dalla sorpresa e non riuscivo a parlare perché mi era come andata via completamente la voce. Fey abbassò lo sguardo cupo, dopo alcuni minuti di silenzio, e si girò per andarsene via. Io volevo fermarlo, ma un dolore lancinante mi percorse l'intero corpo. Urlai cadendo, ma due braccia mi presero e cominciarono a scuotermi. Io vedevo sfocato, ma intravedevo qualcosa di verde. La siringa non era più nella mia mano, era sicuramente caduta a terra rompendosi in mille pezzi. Sentii un pizzico al braccio << Fey... >> mormorai mentre l'oscurità mi inghiottiva, una voce continuava a chiamarmi, poi caddi nel nero più assoluto. Anche io ti amo, addio amore mio.Pov. Fey
Io ho sempre detestato gli ospedali, mi da fastidio il suo odore di disinfettante e poi qui è morta Goldie, mia madre e una amica. Poi da quando Lui è ricoverato in questo posto l'ospedale è salito al primo posto dei posti che più odio. Ora sono seduto su una sedia fuori dalla stanza A250 dove Lui è in coma da due maledetti anni. Mi ricordo ancora quando è successo.
Flashback
Mi girai verso la porta pronto ad andarmene. Ero stato uno sciocco a pensare che Simeon potesse ricambiare i miei sentimenti. Solo un illuso. Un urlo mi fa voltare all'improvviso, Simeon sta cadendo a terra. Lo prendo al volo e comincio a scuoterlo mentre lo chiamo. Lui continua ad urlare dal dolore agitandosi e tiene gli occhi socchiusi. Ogni minuto che passa il suo yrlo diminuisce d'intensità, ora non si muove più. Il petto si alza lentamente. Sta morendo tra le mie braccia!. In quel momento il mio sguardo disperato si posa sulla siringa a terra che è miracolosamente rimasta intatta. La prendo con le mani che mi tremano e mi metto ad osservare per un momento il liquido che mi ha tolto i poteri.
Forse non è troppo tardi
Al mio pensiero una scintilla di speranza nasce dentro di me. Prendo il braccio di Simeon con delicatezza, ci appoggiò sopra l'ago infilandolo sotto la strato di pelle e, dopo aver fatto un respiro profondo, premo e il liquido entra dentro di lui. Il suo urlo scompare di colpo e sento i suoi muscoli rilassarsi. << Fey... >> mormora lui con un filo di voce, poi chiude gli occhi e sviene. In quel momento mi accorgo di stare piangendo, mi asciugo le lacrime e premo un dito sul suo polso: il battito è debole, ma c'è. Tiro un sospiro di sollievo accarezzandoli dolcemente una guancia. Lui è vivo.