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Suona il telefono. Ho sonno, non voglio alzarmi, ma rispondo lo stesso.
"Ciao tesoro" è la mia migliore amica, Lucia
"Ciao sister" le rispondo.
"A che ora parti, così vengo a salutarti?" Cazzo cazzo cazzo. Mi ero proprio dimenticata! Stasera devo partire per Los Angeles, non sono come ho fatto a essere così stupida! "Ci sei ancora?"
"scusa Luci, ma mi ero dimenticata! Puoi venire ad aiutarmi a controllare se ho preso tutto? Parto alle 7, stasera."
"Certo, il tempo di arrivare."
Chiudo la chiamata e mi alzo. Guardo l'ora, è mezzogiorno, ce la posso fare.

Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce, non posso permettermi di perdere tempo. Appena mi sono messa l'intimo bianco di pizzo suona il campanello.

Vado subito ad aprire a Lucia. Ma non è Lucia. È Marco il mio vicino strafigo che fa il modello. E io sono in intimo. Cazzo.

"Ciao Marco" dico imbarazzata
"Ciao Anna, ero venuto a salutarti, ma se sei impegnata passo più tardi."
Ma è possibile che tutti si ricordino del viaggio tranne me? Non è una cosa normale...

"No no, tranquillo, mi stavo preparando." Lo faccio entrare in casa, gli do una birra e vado a mettermi una maglietta.

Poi torno in salotto e lo vedo che chiacchiera con Lucia.
"ciao sister, sei arrivata! Lui è Marco" "Lo so, ci siamo già presentati. Ci hai messo davvero tanto!" mi sento arrossire.
"Sarà meglio che vada, Lucia mi ha detto che dovete ancora preparare tutte le valigie" Dice Marco. Si alza e mi abbraccia.
"Spero che ci rivedremo, se riesco verrò a trovarti." ricambio l'abbraccio. Mi mancherà tantissimo, il nostro era un bel rapporto, nonostante non riuscivamo a vederci spesso, a causa delle università diverse, quando usciamo insieme era proprio divertente. Lo saluto e lo accompagno alla porta.

Lucia si mette a ridere
"che ridi? Non prendermi in giro per le mie figure di merda!" le lancio un cuscino del divano.
"Mi ha detto che eri proprio sexy con quel completino"
"Stronza"
"Dai, sbrighiamoci, abbiamo un sacco di cose da fare!"

Corro in camera e mi metto un paio di leggins neri e una felpa, che avevo lasciato sulla sedia, poi apro l'armadio, controllando tutti i cassetti. Dopo aver controllato per bene vado in bagno, prendo i trucchi, le creme e tutto quello che mi serve e lo metto in una valigetta. Poi prendo le lenzuola e gli asciugamani e li metto in lavatrice, mentre la mia amica rifà il letto.

Inizio ad avere fame, così ordino due pizze giganti. Apparecchio e metto un po' di musica mentre aspetto che arrivi il fattorino. Lucia mi raggiunge in salotto.

"Cosa dobbiamo fare ora?"
"Non chiedere a me, sai che non mi ricordo mai niente" dico io ridendo. "Allora, dobbiamo partire da qui alle cinque e mezza, visto che dovrai essere all'aeroporto almeno alle sei. Prendi i soldi, i documenti e il biglietto e mettili sul tavolino, così te li ricordi. Ah, ti serviranno anche le chiavi e il cellulare. Poi dobbiamo staccare la luce e il gas, visto che non tornerai per sei mesi. Dovrebbe essere tutto."

Vado a controllare entrando in tutte le stanze. In bagno e in camera ho già controllato, nella stanza degli ospiti non entro neanche, tanto non ci tengo mai niente. In cucina non c'è niente. Guardo in salotto. Sotto il tavolino vedo il mio MacBook. Per fortuna l'ho notato, non so come avrei fatto senza! Lo metto dentro la borsa.

"Ho controllato, c'è tutto." dico alla mia amica. Il campanello suona. È arrivata la pizza! Pago il fattorino e porto la pizza sul tavolo. Io e Lucia mangiamo in silenzio. Non ho neanche fatto colazione, quindi ho davvero fame. Inizio a sparecchiare, mentre io carico la lavapiatti Lucia è andata a chiudere le finestre.

"Abbiamo finito, che ne dici se andiamo a farci un giro?" Le urlo in modo che possa sentirmi dall'altra stanza.
"Volentieri. Però prima devi mettere le lenzuola e gli asciugamani nell'asciugatrice e mettere a posto i piatti." giusto, mi stavo dimenticando. Vado in bagno, svuoto la lavatrice e metto tutto nell'asciugatrice. Poi torno in cucina. La lavapiatti ha finito, quindi metto a posto piatti, bicchieri e posate.

Poi faccio un giro per la casa. Mi mancherà. Non è enorme, neanche bellissima e c'ho vissuto solo due anni, però mi sono affezionata. La mia amica mi distoglie dai miei pensieri, abbracciandomi. Poi andiamo insieme in bagno e mi aiuta a piegare lenzuola e asciugamani. Abbiamo finito.

Ormai sono le quattro.
"Che ne dici, potremmo andare ai Navigli, prenderci una birra e poi partire." mi sembra un'ottima idea. Accetto subito.

Prendiamo l'ascensore, visto che non riusciremmo a portare la mia valigia per le scale. La mettiamo nella macchina di Lucia, che fortunatamente non è troppo piccola, e poi andiamo verso i Navigli.

Prendiamo una birra, ma è gia ora di andare, quindi la beviamo in macchina. Arriviamo in aeroporto che sono le cinque e mezzo. Siamo in anticipo, cosa strana per me, che non arrivo mai puntuale agli appuntamenti, ma la mia amica è il contrario di me, quindi mi ha costretto a uscire presto, e non c'era neanche traffico, per cui possiamo fare tutto con calma. Devo salutare Lucia. Ci abbracciamo. Non so come farò a stare senza di lei per così tanto tempo. Frequentiamo gli stessi corsi all'uni, così studiavamo spesso insieme.

Io sono riuscita a realizzare il mio sogno. È dalle medie che voglio trasferirmi negli Stati Uniti. Forse questa vacanza studio è proprio quello che ci vuole: conoscerò qualcuno, quindi c'è la possibilità che io torni lì. Mi accorgo solo ora che Lucia è andata via. Vado a sedermi per aspettare l'arrivo dell'aereo.

•ANGOLO AUTRICE•

Buonsalve a tutti, personcine carine.
Questo è il primo capitolo della mia storia. Se vi piace lasciate una stellina e commentate. Se vedo che vi piace continuo la storia.

Bye❤

They Don't Need To Understand ||Andy Black||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora