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Avevo un senso di nausea, mi ero svegliata da poco, mi ritrovai dentro una specie di scatola che saliva sempre più in alto.
Cercai di alzarmi ma le mie gambe cedettero e caddi a terra con la testa che mi girava, mi guardai intorno, c'erano alcune provviste e degli oggetti che non riuscii ad identificare per la stanchezza.
Solo in quel momento mi resi conto che quella scatola si era appena fermata con uno scossone improvviso.
Lentamente si aprì e dovetti coprirmi gli occhi con un braccio, c'era un sole che mi illuminava il viso e fu in quel preciso momento che vidi diversi ragazzi avvicinarsi a me. Sentii un tonfo, un ragazzo magro e biondo si avvicinò e mi guardò sbalordito, come se non avesse mai visto una ragazza prima di allora
-è una ragazza-disse lui
Lo guardai con un'espressione seria.
Il ragazzo cercò di avvicinarsi ma io mi tirai indietro
-NON TOCCARMI-gridai cercando di difendermi.
Mentre io mi allontanavo dal ragazzo gli altri che erano rimasti di sopra parlavano fra di loro. Questa cosa mi infastidiva
-non è possibile- disse il biondino tra se e se
-cosa? Dove sono? Che posto è questo?- dissi arrabbiata
-vieni- il ragazzo biondo mi prese per mano e mi portò fuori dalla scatola.
Ora riuscivo a vedere meglio gli altri ragazzi, erano solo maschi, neanche una femmina.
Mi veniva da piangere, non capivo dove ero e l'unica cosa che riuscii a fare fu cominciare a correre verso il prato che si estendeva davanti a me.
Ma ad un certo punto mi fermai, capii che non potevo scappare, intorno a me c'erano delle alte mura. Continuavo a non capire, era tutto così strano, avevo mille domande
-Perché ci sono solo ragazzi? Dove mi trovo? Chi mi ha mandato qui?-mi accasciai per terra distrutta e cominciai a piangere fregandomene di quello che avrebbero detto gli altri.
In quel momento il ragazzo di prima venne di corsa da me zoppicando, non ci feci neanche caso, ma mi stava aiutando ad alzarmi
-ehi, stai bene?- mi disse con una voce dolce e tranquilla
-ti prego dimmi dove sono- gli dissi con la voce rotta dal pianto
-vieni ti spiegherò tutto ma devi stare calma, sei al sicuro ora-
Lo seguii fino ad una specie di capannone
Mi sedetti per terra e il ragazzo biondo fece lo stesso
-allora ricordi niente del tuo passato?-
-ehm..no..non mi ricordo nulla, neanche come mi chiamo...- dissi con un po' di imbarazzo
-ascoltami, devi stare tranquilla, questa è la radura, un posto sicuro dove nessuno può farti del male
(seeeee e i dolenti pucciosi non contano eh)
Vieni, ti faccio vedere com'è il posto
Lo seguii fuori dal capannone con qualche occhiata maliziosa degli altri
Che cosa guardate? Siamo stati solo nel capannone
Pensai tra me e me.
-ecco la radura- continuò il biondino
-qui noi lavoriamo, coltiviamo il nostro cibo e tutti svolgono almeno un lavoro
Ci sono solo alcune regole: bisogna trovarsi un lavoro, non devi picchiare gli altri e soprattutto non devi mai attraversare quelle mura, hai capito?-
-si..più o meno, ma perchè non devo attraversare le mura...?-
-vedi, non è il caso di parlarne, domani ti porterò a vedere come si svolgono alcuni lavori okay?-
-si va bene- dissi convinta
Il ragazzo stava per andarsene ma lo bloccai
-ehi non mi hai detto come ti chiami-
-newt, ci vediamo dopo- disse leggermente imbarazzato.
Spazio autrice
Ciao a tutti! Ho deciso di cominciare a scrivere questa fanfiction su maze runner, spero che vi piaccia
Ehh newtino mioo
~newton

The Maze Runner||RunawayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora