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Dopo una giornata passata a visitare il posto finalmente riuscii a riposarmi, si stava davvero bene, nonostante la radura non mi piacesse per niente, non mi dispiaceva il tempo. Uno dei ragazzi mi aveva anticipato che all'interno della radura non pioveva mai e questa cosa mi tranquillizzò, ma già tremavo solo all'idea di dover lavorare faticosamente sotto al sole.
Si stava facendo buio e vidi i ragazzi che si dirigevano verso la mensa, o meglio quella che mi sembrava una mensa. Non sapevo cosa fare dato che ero l'ultima arrivata ma li seguii senza pensarci troppo, alcuni ragazzi mi lanciarono un'occhiataccia, i novellini non potevano mangiare? Non ci feci troppo caso e mi diressi verso la mensa con aria disinvolta.
Mi sedetti sul tavolo più vicino e guardai bene il mio piatto, non avevo fame, ero troppo spaventata, alcuni ragazzi mi guardavano e borbottavano tra di loro. Subito distolsi lo sguardo e cominciai a mangiare. Ad un tratto sentii qualcuno che si sedeva vicino a me, era Newt, riconobbi subito i suoi capelli biondi e i suoi occhi marroni.
-Ehi- mi disse lui tranquillo, la sua voce mi metteva una calma indescrivibile.
-Ciao...- risposi io con la voce che mi tremava un po'.
-Come va?-
-Bene perchè?- volevo fare la dura ma la mia voce mi tradì
-Sembri spaventata-
-No, sono solo un po' a disagio sai-
-È normale, sei la prima ragazza qui- sembrava che non sapesse quello che diceva.
-Come scusa?-
-Si sei la prima ragazza, non te ne sei accorta?-
-STAI SCHERZANDO?- dissi ad alta voce, alcuni ragazzi mi guardarono e capii di aver fatto una figuraccia. Pensavo che le ragazze si trovassero da un'altra parte lì vicino, ma a quanto pare mi sbagliavo. Mi alzai definitivamente e me ne andai, lasciando Newt con gli occhi spalancati.
Uscii dalla mensa e mi diressi davanti al casolare che si trovava nella radura, mi sedetti per terra e cominciai a guardare quel posto, stavo pensando a quanto volevo ricordare qualcosa del mio passato, volevo sapere qualcosa sui miei genitori e magari ricordarmi dove vivevo, tutti quei pensieri mi fecero scendere delle calde lacrime, ma cercai di controllarmi, non volevo che gli altri mi vedessero così, con gli occhi rossi mentre piangevo, era davvero imbarazzante. Mentre mi asciugavo le lacrime sentii una mano sulla mia spalla e vidi un volto a me familiare, Newt si era seduto proprio vicino a me e mi stava guardando preoccupato.
-Ehi tutto bene?- mi chiese, nonostante l'effetto che mi facesse la sua voce, non riuscii a tranquillizzarmi.
-Ecco, mi stavo sedendo...v-vedi non è f-facile stare qui senza pensare...ecco-stavo dicendo cose completamente a caso.
-Scusa non capisco....-
-Il fatto è che non ricordo più niente del mio passato, non ricordo neanche il mio nome-
-Ma non preoccuparti, è successo a tutti qui-il ragazzo mi abbracciò e finalmente sentii un calore quasi inaspettato, io lo abbracciai ma nel frattempo pensavo
Lo starà facendo per calmarmi? Magari lo fa quando qualcuno è triste, forse gli piaccio? No ci siamo conosciuti oggi.
Mentre quei pensieri mi riempivano la testa mi resi conto che Newt mi stava stringendo, era davvero dolce, si poteva sentire il suo profumo e riuscivo a sentirmi stranamente tranquilla, ma quell'abbraccio aveva qualcosa di familiare, come se noi ci fossimo già conosciuti in passato, ma era impossibile.
Era passata un'ora e io e Newt parlavamo accoccolati dietro al casolare, era davvero dolce e mi sentivo al sicuro con lui nonostante ancora non capissi dove ero o cosa mi aspettava il giorno dopo.
-Come stai adesso?-mi chiese improvvisamente
-Diciamo che sto bene ma sai..non capisco ancora molte cose-
-Tipo?-
-Per esempio?-le sue parole risuonavano nella radura, gli altri radurai stavano chiacchierando e ridendo tra di loro.
-Insomma, sono arrivata oggi e non so niente di questo posto, per esempio, cosa c'è dietro quelle mura?-
Il suo viso cambiò subito espressione, si poteva intravedere un misto di preoccupazione e rabbia, quasi paura.
Ci fu un attimo di silenzio, poi finalmente parlò
-Vedi, non dovrei dirtelo io...soprattutto il primo giorno, forse è meglio se andiamo a dormire.-
Ci rimasi leggermente male ma feci finta di nulla e mi diressi verso i dormitori, dove alcuni ragazzi stavano già sognando
Bene, adesso?
Il solo pensiero di dover dormire con tutti quei ragazzi mi spaventava.
Alla fine decisi di mettermi in un angolino e mi distesi pensando a cosa avrei scelto come lavoro il giorno dopo.

Spazio autrice
Ciao mondo! Scusate il ritardo😂
Sono in vacanza con la mia migliore amica e finalmente sono riuscita ad aggiornare lol
-newton

The Maze Runner||RunawayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora