Quello che vedo mi lascia senza parole. Non posso credere ai miei occhi.
Lui, sulla nostra panchina, mentre bacia quell'oca di Shaila, la più troia che abbia mai visto. Nemmeno a Roma ne ho trovate peggio di lei.
Non appena li vedo, la rabbia si impossessa di me.
La mia mente ricorda tutte quelle volte in cui la prendevamo in giro e ridevano di lei e nuovi sentimenti si fanno strada in me.
Per primo disgusto. Il solo vederli insieme mi fa venire il voltastomaco.
Poi la gelosia. Vederlo con quella mi fa venir voglia di essere io con lui, non quell'oca senza cervello.
Faccio un passo in avanti per andare verso di lui, ma sento qualcuno afferrarmi il braccio e fermarmi.
"Non farlo, Ann. Te ne pentiresti soltanto. Ho già un'idea, ma tu non devi fare niente. Dai, ti offro un gelato e te la spiego" tenta di convincermi.
Sono arrabbiata, certo, ma voglio anche sapere che cosa ha in mente Hayes, perciò decido di seguirlo e insieme andiamo da Frenky, la gelateria più buona di tutta Miami e non per altro la preferita mia e di Blake.
'Non pensare a lui' mi dice una vocina della testa.
'Cercherò di non farlo' le rispondo.
'Brava. Fagli vedere cosa si è perso' mi incita la vocina.
Ritorno in me e seguo Hayes all'interno del piccolo locale. Decoro il mio gelato vaniglia e cookies con ogni cosa possibile, dalle noccioline allo sciroppo alla fragola, e poi vado a pagare.
Una volta preso il gelato decidiamo di andare a fare un giro in spiaggia, data la bella giornata.
Lo seguo e, una volta arrivati, entrambi ci togliamo le scarpe e le calze, come eravamo soliti fare prima della mia partenza.
Devo ammetterlo: mi è mancato camminare sulla spiaggia a piedi scalzi.
"Ora mi racconti questo tuo favoloso piano?" gli chiedo sorridendogli.
"Allora. Blake non sa ancora che sei tornata, perciò domani, a inizio mattina, entrerai con me e Cameron a scuola, così lui, che è sempre lì all'entrata con i suoi nuovi amici, ci noterà subito. La sua reazione sarà favolosa e capirà di aver sbagliato a non rimanere con noi" mi spiega.
"È fantastico" sussurro.
"Come stanno Cam, Lily e Tay?" gli chiedo poi.
Cameron, Lily-Anne e Taylor erano i miei migliori amici prima di partire e non vedo l'ora di rivederli.
"Stanno benone e sentono un sacco la tua mancanza, soprattutto Tay. Sai che aveva una cotta per te?" mi dice.
"Tay? Una cotta per me? Ma sei serio?" esclamo sorpresa.
È da due anni che ho una cotta per lui e non gliel'ho mai detto perché lui è fidanzato. O almeno alla mia partenza lo era.
"Serissimo. Da quando si è lasciato con la sua ex non fa altro che parlare di te e continua a ripetere che vorrebbe tanto invitarti a uscire se tornassi e ora che sei di nuovo tra noi non ha più scuse" mi spiega.
"Ne sarei felice" sussurro, arrossendo.
Lui mi guarda e, quando nota le mie guance andare a fuoco, scoppia a ridere.
Io gli tiro un pugno leggero sulla spalla, poi inizio a ridere anche io, contagiata dalla sua risata.
Passeggiamo ancora un po', poi decidiamo di andare a casa.
Una volta arrivati, ci fermiamo davanti all'ingresso per metterci d'accordo per domani mattina.
"Va bene per te se io e Cam passiamo per le 7.30? Sai, volevamo fermarci un attimo da Starbucks a fare colazione, se per te non è un problema..." mi dice.
"Nessun problema. E poi chi rinuncia a fare colazione con i suoi migliori amici?" ribatto io sorridendo.
Lui mi guarda, mi sorride e poi mi da un leggero bacio sulla guancia.
"Allora a domani" esclama, incamminandosi verso casa sua.
"A domani" lo saluto io di rimando.Spazio autrice:
I'm back again. Sono di nuovo qua a rompervi.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e domani aggiorno un nuovo capitolo, se riesco magari due.
A domani favole,
Eli 💞
Volevo ringraziare le mie prime lettrici, @annaaaaaalisa_, @Michi0910, @letettedihalsey e, in particolare, @xletizia, che, con il suo commento, mi ha veramente resa felice. Sapere che a qualcuno è piaciuta la mia storia mi ha reso veramente la persona più felice del mondo.
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Best Friends - Blake Gray
FanfictionAnn e Blake si conoscono fin da piccoli. Erano diventati inseparabili e migliori amici da quel momento in cui lui l'aveva aiutata ad accettarsi e l'aveva salvata dal suicidio quando lei aveva tredici anni e lui quattordici. Non si erano mai separat...