Non posso credere ai miei occhi quando lo vedo, accanto a me, ubriaco fradicio.
'Blake, perché?' mi chiedo per un secondo.
Lo osservo un attimo, senza sapere cosa fare, ma quando lo vedo sferrare un pugno al barista perché non gli ha dato altro da bere, non posso non reagire.
Torno in fretta e furia sulla pista da ballo, dove nessuno si è accorto di niente, e raggiungo Tay.
Gli spiego brevemente la situazione e lui, capendo, mi segue fino al bancone.
Lì lo troviamo mentre litiga con il buttafuori. Lo raggiungiamo e subito cerchiamo di evitare che sia lui a cacciarlo.
"Mi scusi" intervengo richiamando l'attenzione dell'omone, che subito si volta verso di me.
"Le dispiace se lo portiamo fuori noi il nostro amico? Non vogliamo disturbata e tanto meno attirare l'attenzione di tutto il locale".
Lui, stranamente da quello che avevo pensato, si fa da parte e annuisce.
Tay si carica Blake in spalle e subito andiamo fuori dal locale, dove lo facciamo salire sull'auto.
"Lo portiamo a casa?" mi chiede Tay.
"No, non voglio che i suoi si arrabbino con lui. Sai come sono fatti. Portiamolo da me, tanto i miei sono a cena fuori con dei vecchi amici e Hunter è andato a dormire da un suo amico" gli spiego.
Lui annuisce e fa partire la macchina.
In un quarto d'ora siamo a casa mia e Tay parcheggia davanti al vialetto d'ingresso, in modo da fare meno strada possibile. Subito dopo scendiamo dalla macchina e, mentre io corro ad aprire, Tay aiuta Blake a rimanere in piedi. Una volta in casa, lo portiamo in camera mia e subito lo faccio stendere sul letto.
Mentre Tay lo sistema vado in cucina e gli preparo un caffè, per far passare un po' la sbronza.
Torno su e lo trovo addormentato. Sembra un bambino piccolo dopo un'intera giornata di giochi.
Appoggio il caffè sulla scrivania e raggiungo Tay accanto al letto.
"Grazie" sussurro.
"Mi dispiace aver rovinato la nostra serata, prometto che mi farò perdonare in qualche modo, lo giuro" aggiungo sorridendogli.
"Non preoccuparti. Per me è stata perfetta. Non avrei potuto chiedere di meglio. Spero solo non sia l'ultima volta" mi risponde.
"Ovvio che non sarà l'ultima" ribatto.
Lui mi sorride, poi si volta e fa per andarsene, ma prima mi dice un'ultima cosa: "Va bene se ti passo a prendere per andare a scuola?".
"Certo. Passi di qua per 7.40?" domando.
"Perfetto. A domani Ann"
"A domani Tay" e detto questo se ne va, lasciandomi sola con Blake.
Lo guardo dormire e mi siedo piano piano accanto a lui. È così dolce.
Faccio per spostargli una ciocca di capelli dagli occhi, quando noti che sono socchiusi e mi stanno osservando.
"Blake" sussurro.
"Ann, mi dispiace così tanto. Non volevo farti soffrire lo giuro, ma non ce la facevo ad andare avanti senza di te. Mi manchi troppo. L'ho fatto per non pensarti, per non soffrire, ma ora che sei tornata posso tornare quello di prima" mi dice mettendosi a sedere.
Io distolgo lo sguardo, non sapendo cosa dire.
Lui mi afferra il mento e mi fa voltare verso di lui, in modo da poterci guardare negli occhi.
Non reggo il suo sguardo è troppo per me, e quando lo vedo avvicinarsi pericolosamente al mio viso non resisto.
Mi alzo bruscamente dal letto.
"Blake, non sai quello che fai. Te ne pentiresti e io non ho intenzione di cadere nei tuoi tranelli. Ora vattene, per favore" gli dico, senza guardarlo negli occhi.
Lui fa come gli ho detto e in men che non si dica se n'è andato.
Non appena sento la porta al piano di sotto chiudersi, mi butto sul letto e lacrime silenziose iniziano a scorrermi lungo il viso.
'Ho rovinato tutto, come sempre' penso, ed è il mio ultimo pensiero prima di addormentarmi.Spazio autrice:
Ciao a tutti. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Mi spiace averlo pubblicato dopo così tanto tempo, ma in questi giorni sono stata veramente occupata. Mi dispiace.
Spero comunque che vi sia piaciuto.
Bacioni,
Eli 💞
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Best Friends - Blake Gray
FanfictionAnn e Blake si conoscono fin da piccoli. Erano diventati inseparabili e migliori amici da quel momento in cui lui l'aveva aiutata ad accettarsi e l'aveva salvata dal suicidio quando lei aveva tredici anni e lui quattordici. Non si erano mai separat...