The Hangover

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"I don't want to repeat my innocence.
I want the pleasure of losing it again."
(F. Scott Fitzgerald)

"Mi hai chiamato per ricominciare l'Operazione Malec? Perché sappi che non sono più d'accordo come la prima volta."

Simon si era seduto di fronte ad Isabelle nel solito coffee shop. Era un posto carino, con divanetti comodi e drinks fantastici, anche se la musica non era di sicuro delle migliori. Era diventato un luogo familiare per Simon, che non ci era mai stato prima di conoscere i Lightwood, ed era sicuramente meglio del coffee shop nell'East Brooklyn. Non si sa come, aveva legato quel posto ad Isabelle e forse anche per questo gli era diventato accogliente e famigliare.

Isabelle indossava una canottiera rossa, che si abbinava al rossetto, e una giacca in pelle leggere adatta ai giorni di sole che erano finalmente arrivati. Ormai si conoscevano da otto mesi, eppure a Simon continuava a mancare il respiro ogni volta che la vedeva.

"No" aveva risposto con un sorriso timido, così insolito per lei.

"Che c'è allora? Hai bisogno di qualcosa?" aveva chiesto Simon, quasi preoccupato, scuotendo la testa per incontrare il suo sguardo.

"Pensi che io ti cerchi soltanto quando mi serve qualcosa?"

Il tono quasi ferito aveva fatto boccheggiare Simon una o due volte prima di rispondere.

"Beh, più o meno è così" aveva detto semplicemente, sistemando nervosamente gli occhiali sul naso. "Mi chiami solo quando hai bisogno di aiuto, come è successo per l'Operazione Malec o quella volta con il messaggio S.O.S perché Alec non ti rispondeva oppure quando mi hai chiesto di venirti a prendere a –"

"Okay, okay, ho capito" lo aveva interrotto Isabelle, alzando una mano per fermarlo. "Oggi non mi serve il tuo aiuto, comunque."

"Allora perché mi hai chiamato?" le aveva chiesto, sorpreso.

Isabelle aveva respirato profondamente e lo aveva guardato. "Me lo farai dire, vero?"

Simon aveva semplicemente alzato un sopracciglio, confuso.

"Volevo vederti, Simon" aveva sputato alla fine e lui non riusciva a capire come facesse a sembrare infastidita e affettuosa al tempo stesso. "Volevo soltanto prendere un caffè con te."

"Oh."

Si era costretto a tenere la bocca chiusa per non sembrare un pesce lesso. Isabelle non smetteva di agitarsi sulla sedia e, tutto d'un tratto, non era più la ragazza sicura di sé che era sempre stata. C'era qualcosa di vulnerabile nel modo in cui aveva portato una ciocca di capelli dietro l'orecchio, guardando ovunque ma non lui. Amava la sua sicurezza, il fuoco che la seguiva ovunque andasse, ma questo era tutt'altro, qualcosa di più profondo, qualcosa che lei gli aveva concesso di vedere. E gliene era estremamente grato.

"Perché?" aveva chiesto alla fine.

Questa volta lei aveva riso, alzando gli occhi al cielo in un modo che gli ricordava Alec. Quei due erano così diversi, ma al tempo stesso così simili che faceva quasi paura.

"Perché mi piaci" aveva risposto.

Era stato semplice e abbastanza strano, come se avesse detto quelle parole già migliaia di volte solo con gli occhi.

"Oh."

"Ti ricordavo più logorroico. Di solito non stai mai zitto."

Simon aveva sorriso e si era seduto dritto sulla sedia, schiarendosi la voce.

"Mi piaci anche tu" aveva affermato, sperando che Isabelle percepisse la sincerità nella sua voce.

Gli aveva sorriso; un grande e vero sorriso che aveva fatto evaporare l'intero mondo intorno a loro.

Step Onto My Balcony || Malec [Traduzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora