"We are all in the gutter,
but some of us are looking
at the stars."(Oscar Wilde)
"Hai dato da mangiare a Chairman Meow in questi giorni o hai intenzione di lasciarti morire di dolore così che poi ti possa mangiare?"Raphael era un coglione, Magnus lo aveva definitivamente deciso in quel momento. Diventare suo amico, quando ancora era un bambino, era stato un grandissimo errore.
"Non lo farebbe mai, mi ama troppo" aveva borbottato, da sotto la corazza di coperte.
Raphael si era sporto sul divano e aveva fatto una smorfia quando era stato colpito dall'odore forte del whiskey. Ce n'era una bottiglia sul tavolino da caffè, vuota da chissà quanto tempo.
"Fai schifo" aveva detto alla fine, prendendo la bottiglia con un cipiglio inorridito.
"Se stai cercando di farmi sentire meglio, non ci stai riuscendo" aveva borbottato Magnus. "Vattene."
"L'amore non è mai facile" aveva risposto Raphael, togliendo a forza le coperte dal suo corpo. "Alzati, fatti una doccia, sistema tutti i tuoi casini e va' a riprendere il tuo uomo. Sono stanco di vederti crogiolare nella tua autocommiserazione."
"Vaffanculo, Raphael."
"Lo farò dopo che ti sei fatto una doccia."
Proprio un coglione.
Magnus gli aveva mostrato un dito in particolare, dopodiché si era alzato, trascinando i piedi fino al bagno.
***
"È morto qualcuno in questo appartamento?" aveva chiesto Jace, quando il fratello gli aveva aperto la porta. "O forse sei proprio tu?"
Alec gli aveva mostrato il dito medio, borbottando degli insulti incomprensibili, poi si era spostato di nuovo sul divano, lasciando la porta d'ingresso aperta così che Jace e Isabelle potessero seguirlo.
Isabelle si era guardata attorno circospetta.
"Alec, devi andare a parlargli" aveva detto dolcemente, il tono ricco di affetto, quasi con compassione.
Aveva stretto i denti. "No, invece" aveva mormorato testardamente.
"Sei messo malissimo" era intervenuto Jace. "Ti manca."
"No, non è vero" aveva mentito Alec.
Non era tanto il modo in cui lo aveva detto a far capire che si trattasse di una bugia, ma tutto il resto: dagli occhi venati di sangue alla sua postura rigida e al leggero tremore della sua voce. Lo si capiva da ogni passo facesse e da ogni suo respiro.
"Sono cazzate" aveva proferito Jace, perché era sì un coglione, ma uno di quelli senza peli sulla lingua.
Isabelle, che era sempre stata quella più gentile, si era seduta al suo fianco, prendendogli le mani tra le sue.
"Allora, ti ha mentito" aveva detto. "La gente mente, succede continuamente. Va' avanti, ora."
"Non mi ha detto di essere stato sposato" era scattato Alec. "Sono abbastanza sicuro che non sia una cosa da tutti i giorni."
"Io ho mentito su cose peggiori" era intervenuto – tutt'altro che d'aiuto – Jace.
"Stai per dirci che anche tu eri sposato?" aveva chiesto Alec, la voce pesante di sarcasmo. "O che hai ucciso qualcuno e hai nascosto il corpo nella cantina della sua casa di famiglia?"
STAI LEGGENDO
Step Onto My Balcony || Malec [Traduzione]
Fanfiction#INREVISIONE [Alec non ha mai fumato. Ha sempre odiato il fumo e tutto ciò che lo riguarda, a partire dall'odore sino al sapore. Ma eccolo, alle dieci di sera, a comprare un pacchetto di sigarette nel piccolo supermercato alla fine della strada, con...