13. Ritorno a casa

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Lo stallone non ascolta i suoi comandi e lei continua a dargli forti colpi con il frustino.

Corro verso di lei e quando Dreamer mi vede si ferma.

-Cosa diavolo fai?!? Sei impazzita?!?-le urlo
-Hai un cavallo da schifo! Tutto muscoli niente cervello! Devi insegnargli le buone maniere!

Non so quale strana forza mi ha trattenuta dal prenderla per capelli e scaraventarla a terra.

Non sono una persona violenta ma quando ci sono di mezzo i cavalli posso diventare molto pericolosa.

-Ora tu scendi e te ne vai dai un'altra parte,cerca di sparire dalla mia vista almeno per un paio d'ore perché altrimenti rischi di farti molto male-dico con quanta più calma possibile

Lei obbedisce senza dire niente,e se ne va infuriata.

-Stai bene bello?-gli dico accarezzandolo sul muso -Forza andiamo via da qui.

Lo riporto nel box e vado alla reception a lasciare le chiavi della camera e a pagare per quel poco tempo che ci sono stata. Non ho molti soldi con me ma spero bastino.

-Non si preoccupi signorina,ha soggiornato per meno di 12 ore,non c'è bisogno che paghi-mi dice l'uomo alla cassa,nonché proprietario della tenuta.

-Ma no davvero,siete stati cosi ospitali con me e il mio cavallo,senza neanche un minimo di preavviso,è il minimo che possa fare per ringraziarvi della disponibilità.

L'uomo non mi fa pagare,ho insistito tanto ma alla fine ha vinto lui. Ci tornerei volentieri, se non fosse per Giulia

-Posso fare una telefonata?-chiedo prima di andare da Dreamer

Annuisce e compongo in fretta il numero dello zio Jo.

"Pronto?"
"Ciao zio..."
"Fra stai bene?"
"Si si,tranquillo tutto apposto. Sto tornando. Nel caso lì ci fosse papà digli di andare via. Non voglio vederlo."
"Daccordo. Mi raccomando, fai attenzione. A dopo"
"Si ciao"

Rimetto la cornetta a posto e vado a prendere Dream.

Lo faccio uscire dal suo box,lo spazzolo un po' e poi usciamo.

Vicino all'arena trovo uno sgabello, così ci salgo,mi do una bella spinta e monto su Dreamer.

Piano piano che ci allontaniamo dall'agriturismo penso a quello che mi aspetta ora che ritorno al ranch. Non voglio andarmene,mi sento più a casa lì che nella mia vera casa.

Mamma e papà dovranno rassegnarsi,io voglio inseguire il mio sogno e lo farò con o senza io loro sostegno.

Siamo agli inizi di luglio ma non fa molto caldo. C'è sempre un bel venticello fresco.

-Forza bello!!!-gli dico stringendo le gambe e facendolo partire al galoppo.

Ad un tratto lancio un urlo come fa Piccolo Fiume nel mio cartone preferito,Spirit.

Dreamer nitrisce e accelera.

Ancora una volta allargo le braccia come se fossero ali. Tutte le volte è un'emozione unica.

Mi viene in mente un'idea. L'ho visto fare in molti video.

Mi tiro leggermente indietro con le spalle e Dream si mette al trotto

Ho letto mille volte il trotto senza staffe,è venuto il momento di provarlo. Provo e riprovo finché non sono sicura che mi esce correttamente.

"Se riesco a farlo senza,dovrei riuscire a farlo molto più facilmente con le staffe" penso.

Poi lo faccio ripartire al galoppo fino a quando non arriviamo al ranch.

Quando lo zio sente dei nitriti corre fuori

-State benissimo vedo!-dice

Io sorrido ed annuisco.

-Ho visto quello che hai fatto stamattina e ci ho lavorato per tutta la giornata. Ho una sorpresa. Sella Dream e poi vieni dietro le stalle...-mi dice con un sorriso.

Faccio come mi dice,poi indosso il cap

Quando vado dove mi ha indicato rimango a bocca aperta.

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