Thirteen

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[eccomi dopo il mio medesimo ritardo ! Yeh hahah
Comunque sapete già cosa fare se il capitolo vi piace. Non voglio essere ripetitiva ed obbligarvi a fare qualcosa che non volete c: ]

"Le avventure più spericolate si condividono con poche persone, i migliori: i tuoi amici. "

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Sono trascorsi quattordici giorni da quando sono partita per la mia città natale, ed ora mi ritrovo sul volo di ritorno per Londra.

È stato tutto organizzato all'ultimo minuto, nonostante lo trovi poco responsabile, ma per l'insistenza dei miei genitori ho dovuto pianificare tutto pur di trascorrere il natale con loro. Penso che nel periodo di stabilità a Londra non ho mai mangiato così tanto come nella cena di famiglia, tra piatti tipici e vino, dolci appena sfornati e regali che non avrei voluto ricevere, poiché io mi ero presentata senza, grazie all'ilarità della situazione e la compagnia di ogni parente presente - almeno questa volta eravamo solo noi e non altra gente inutile -, ho potuto in qualche modo godermi ogni momento di allegria senza sentire il bisogno di rinchiudermi in camera come ad ogni festività trascorsa con loro.
Ho approfittato anche della situazione per riposare e senza dimenticarmi dell'esistenza dei miei due amici, ho cercato in qualche modo di mantenere i contatti. Tuttavia il fuso orario ha reso difficile fare ciò. Con Liam ci siamo chiamati quasi tutti i giorni poiché insisteva a ripetermi quanto avrebbe voluto che fossi li con lui e con Skyler ci siamo sentite attraverso Skype dove pochi giorno fa mi ha presentato la sua nuova fiamma: Luke.
Da quel poco che ho potuto capire di lui, ho compreso che è un ragazzo molto amichevole trasferitosi da non molto dall'Australia. Vive nello stesso abitacolo dove sono momentaneamente residente e per di più sullo stesso piano.
Immagino già che mi ritroverò Skyler molto più spesso a gironzolare nell'edificio ovviamente non più per me e giacché Luke suona la chitarra, udirò lei strillare come una fan sfegatata - spero solo per quella causa -

Al primo impatto li vedo molto presi l'un dall'altro, come se fossero complici dei loro sentimenti, malgrado si conoscano da molto poco.

Spero proprio che durino e non sia solo qualcosa di passeggero se no mi dispiacerebbe davvero perché, come buona amiche che ho imparato ad essere, dovrò sostenerla e rassicurarla trattando argomenti di cui non ho mai avuto esperienza ma che per amicizia si fa. L'ho già fatto in passato e vederla in lacrime, per qualcuno che non la merita sicuramente, non è un bel spettacolo. Non somiglia proprio all'immagine di ragazza sempre sorridente che ho di lei.
L'ultima sua "cotta" finì con qualcosa per niente bello: un tradimento.   Quando li sorprendemmo nello sgabuzzino della caffetteria dove noi tutti lavoravamo, e tuttora io e Skyler svolgiamo, Mike - così si chiamava - decise di licenziarsi e di non farsi più vedere. In quella circostanza, quel che provò lei, lo senti io contemporaneamente. Mi si spezzò il cuore, retoricamente.

Sorrido a quel piccolo ricordo in cui lei invece di piangere, come solitamente avrebbe fatto, decise di vendicarsi. E anche se contraria all'idea, l'appoggiai aiutandola a pianificare tutto.
Non era da molto che ci conoscevamo, e forse questo evento a fatto si che diventassimo ciò che siamo ora, amiche.

Lei decise che per fagliela pagare doveva scaraventarsi contro la sua amata macchina.
Quella sera, mentre tutti ormai dormivano, sabotammo la macchina di Mike sgonfiandogli le gomme per poi disegnarci su qualsiasi cosa, anche insulti. Io mi diedi alla raffigurazione di un unicorno che vomitava arcobaleno - forse il più bel disegno che avessi mai fatto -poiché non avevo la più pallida idea di cosa combinare e lei, dopo averlo visto, si complimentò per la mia opera. Il tutto venne finito con delle strabiliante rigature sul cofano e in ogni parte possibile, utilizzando un cacciavite. La cosa più pazza che avessi fatto.

Giro il viso verso l'oblò che mostra ormai il paesaggio sottostante, e facendo un lungo respiro allaccio la cintura al sentire la voce metallica dell'oste pronunciare " per favore allacciare le cinture, stiamo per atterrare. Grazie per aver viaggiato con American Airlines. "

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