Blue

Twenty-eight

Stay- Alessia Cara, Zedd
I got you- Bebe Rexha

" Non sono le parole a far davvero male, è il silenzio che lo persegue."

È un insieme di emozioni ciò che provo ad ogni sua carezza sul mio corpo, le sue mani mi possiedono e le sue labbra alimentano il mio desiderio di essere tra le sue braccia così intimamente. Il cuore sembra impazzire, richiedere una boccata d'aria prima di sprofondare di nuovo fra l'inebriante passione.
Le sue mani giacciono sui miei fianchi, le sue labbra cercano costantemente un contatto con le mie e le mie braccia, avvolte intorno al suo collo, sono un appoggio per le mille emozioni che, perspicacemente, riecheggiano sulle mie goti tinte ormai di rosso. È una sensazione strana, il formicolio, che provo su tutto il corpo, emozionato di essere sotto il suo totale controllo, vaga senza sosta prendendo sembianze di una piacevole tortura.
I nostri respiri sono irregolari, quasi a richiedere aria; ma nessuno dei due vuole fermarsi.

Ora le sue dita, fugacemente, si intrufolano a toccare la mia pelle ardente, alzando di poco la felpa - la sua felpa - e risale lentamente finché presa da una fastidiosa ed ingenua risata, fuoriuscita dalla mia bocca, si ferma stranito, allontanando di poco il viso.

" Scusa... è che soffro il solletico. - confesso, mordendo l'interno guancia imbarazzata della mia stessa pateticità. - Dio.... ora stai sicuramente pensando a quando sono stupida ed infantile, vero? "

" Cosa? No, anzi, penso che sia...tenero ? " sorride impacciato prima di schioccare il dito sulla mia fronte ed allontanarsi, quasi a cacciare via la parola troppo estranea dalle sue labbra mentre lo guardo sorpresa, massaggiando il piccolo punto dove mi ha colpito.

" questa poi... non dovevi proprio farlo - mugolo osservandolo contrariata e mi avvicino pronta a controbattere in qualche modo e il suo sorrisetto divertito stampato sul volto non fa altro che sfidarmi. - devi avere paura, ora che mi vendicherò " ma con altrettanta prontezza Harry incastra il mio viso tra le sue mani, portandolo ad una distanza ravvicinata rispetto al suo e le sue labbra si distaccano, tentando di dirmi qualcosa.

" Rose, cosa stai facendo ? " una voce fuori dalla nostra visuale, richiama il mio nome, con tono amareggiato e da rimprovero, arrivando dritto nelle nostre orecchie, facendo in seguito la sua comparsa. Skyler cammina a passo spedito nella nostra direzione, provocando un leggero risuono tra il silenzio rivelatosi appena mentre noi ci stacchiamo imbarazzati, anzi imbarazzata.

Stupita di tale comportamento, valuto se parlare o meno, mentalmente e velocemente senza, però, ottenere una riposta; forse un po' è colpa della paura inaspettata.

I suoi occhi squadrano entrambi come se fossimo dei bambini che hanno appena compiuto un guaio irreperibile - e credo che sia davvero così -.

" Dobbiamo parlare. Ora. " stabilisce con voce ferma, portando ad incrociare le braccia al petto mentre aspettando una mia reazione, inarca il sopracciglio sinistro. Non sapendo come altro agire, annuisco, distogliendo gli occhi dai suoi e portandoli su Harry, rimasto accanto a me, aggiungo: " Beh... possiamo sentirci dopo, okay ? " la mia voce esce quasi come un flebile segreto, timoroso di essere sentito dal resto del mondo.
Disorientato, porta una mano sul mio fianco con l'intenzione, immagino, di baciarmi ma finisce per posarle all'angolo della bocca poiché cogliendo in tempo ciò che sta per fare, non adatte al momento, sposto il viso nel verso opposto. Sospira sulla mia pelle, provocando dei piccoli brividi, rassegnato all'idea di un ricambio e scompare, lasciandomi da sola ad affrontare l'uragano difronte a me.

" Cosa stai facendo ? "

" Cosa intendi ? "

" Della tua vita, Rose!  - esclama alzando il tono di voce ed io sussulto, facendo dei passi indietro per lo spavento. - posso capire molte cose, ma arrivare al punto di dimenticare le persone intorno a te. Mi hai sempre detto che un ragazzo non può sostituire mai un'amicizia ed ora cosa mi combini ? "