Capitolo 3

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Lei lo guardò perplessa.

Si erano appena conosciuti e già dovevano parlare, era scocciata.

Fissò quegli occhi tanto intensi e meravigliosi.

Come poteva un uomo così affascinante, possedere quella scintilla verde smeraldo?

Lui non sembrò a disagio eppure lo stava fissando, evidentemente c'era abituato.

-D'accordo-.

Ordinò uno shot di techila e lo bevve in un solo sorso, sbattendo il bicchierino ormai vuoto sul bancone.

-Parliamo-.

Uscirono dal locale per prendere una boccata d'aria, si chiese il motivo di tutto questo.

Lo conosceva appena.

-Ho visto la tua ferita o meglio la tua ferita assente-.

Si irrigidì di colpo, ecco di cosa voleva parlare...

-Quindi?-.

-Come "quindi"? Si è riemarginata non hai nulla da dire?-.

-Anche se fosse, perché dovrei parlarne con te?-.

-Ti ho salvato la vita-.

-E secondo te questo fa di noi "amici per la pelle"?-.

Chiese lei mettendo le ultime parole tra le virgolette con le dita.

-Pensavo...-.

-Cosa? Ti conosco appena non ho nulla da confessarti-.

Lui la guardò stupito come non mai. Nessuno era mai riuscito a tenergli testa...

C'era solo una cosa da fare... pensò

Sospirò e iniziò a chiamare Castiel con tono alto.

-Ma che stai facendo?-.

Tessa guardò quel ragazzo con sguardo interrogativo.

Ora si spiegava tutto... era impazzito.

Si volse con l'intenzione di andarsene, non avrebbe passato la serata con tipo che urlava il nome "Castiel" in mezzo alla strada.

-Dove stai andando?-.

-A casa-.

Tornò a guardarlo, quest'ultimo aveva smesso di chiamare quel qualcuno, che poco prima cercava disperatamente.
Tessa alzò gli occhi al cielo e poco dopo intravide una figura dietro di lui.

-Dean sono occupato a...-.

-Si si a cercare Dio-.

Ok ora la situazione sta degenerando pensò.

-Perché mi hai chiamato?-.

Ah quindi è lui Castiel.

il ragazzo gliela indicò.
Quest'ultima indietreggiò di un passo mentre l'angelo avanzava nella sua direzione,

-La tua aura... è unica-.

Lo guardò perplessa e confusa.

-D'accordo!-, esclamò alzando le mani in segno di resa, -me ne vado. Posso accettare l'esistenza dei vampiri e di quell'altra creatura, perché cavolo con il mio lavoro ho visto molte cose che non credevo possibili. Ma non rimarrò qui ad assistere a due pazzi, va bene?-.

Si volse dando le spalle ai due uomini.

-Un vampiro l'ha morsa e la sua ferita è guarita-.

In quel momento perse il controllo.

The Nephilim [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora