Capitolo 19

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Avete presente quella sensazione di vuoto che vi opprime quando avete dimenticato qualcosa e vi sentite spaesati?
In certe situazioni capita quando hai scordato chi sei...
Non hai idea di chi tu sia ne da dove vieni... non fai altro che provare e riprovare a capirlo. Ma qualcosa, quella vocina dentro di te, ti dice di non fermarti perché non sempre si è sicuri di conoscere la propria identità.
Basta una scelta o di più per mettersi in difficoltà, così quando ci si guarda allo specchio si fa fatica a riconoscersi.

Ma allora chi dovremmo essere?
Noi stessi o chi gli altri credono?
Siamo noi a decidere.

Questo stava accadendo a Tessa negli ultimi giorni che trascorreva con I fratelli in uno squallido Motel nel Kansas.
Con un disperato tentativo di mantenere il controllo senza che la parte oscura all'interno di se prendesse il sopravvento, non voleva perdere se stessa perché sapeva che se l'avesse fatto, non sarebbe più tornata indietro.

Iniziò a pensare che forse sua madre non avesse tutti i torti...si, la controllava costringendola a guardare in un angolino della sua stessa mente, ma almeno era l'unica in grado di tenerla a freno.

Aveva esposto il suo pensiero a Dean e di certo non la prese bene a parte sbraitarle contro e urlare come non ci fosse un domani, era il suo sguardo a ferirla profondamente.

Quegli occhi verde smeraldo trasmettevano rabbia misto paura, dopotutto Lorelai l'aveva torturato e in qualche modo le era stato raccontato che aveva affrontando le peggio torture che possano esistere.

Allora perché quello sguardo? Perché ucciderla con gli occhi? Era forse ferito? Troppe domande le frullavano per la testa, immensi pensieri le peggioravano il suo stato più di quanto non fosse.

Stava spolverando un libro quando Castiel apparve dal nulla spaventandola.

-Potrei aver trovato il modo di bloccare momentaneamente i tuoi poteri.

Lei esultò sorridendo.

L'angelo le mostrò un ciondolo, lei lo prese accarezzandone la superficie.

Era di un splendido color argento con un meraviglioso ghirigoro dorato.

-Ho pronunciato un incantesimo che provvederà a farli rimanere dormienti ma solo momentaneamente-.

-Cosa significa?-.

-Se userai i tuoi poteri più di tre volte, non tornerai più indietro-.

Indossò la collana sentendo una strana presa sul suo petto, sentiva i suoi poteri lasciarla. Respirò così a fondo rallentando il suo battito cardiaco che in quel periodo era al mille.

Sorrise e senza pensarci, abbracciò l'angelo che rimase immobile.

-Ehi che succede?-.

Si divisero con l'entrata di Dean confuso, appoggiato allo stipite della porta.

Lei si avvicinò lentamente sapendo della sua paura verso i suoi confronti.

-Questa -, disse indicando la collana,
-mi bloccherà momentaneamente i poteri-.

-È possibile?- .

-Si ma...-.

-Niente ma Cass, ora riportami a Torchwood-.

E così fece, trasportandola nell'ultimo posto in cui non sarebbe dovuta tornare .

Appena si ritrovò davanti all'entrata notò la porta spalancata. Un brutto presentimento la schiacciò, lasciò che Castiel rimanesse fuori mentre lei proseguì con passo lento e silenzioso.

The Nephilim [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora