•CAPITOLO 1•

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Dopo un'estate passata a dormire fino a tardi, svegliarsi alle 6.30 di mattino è abbastanza traumatico.
Soprattutto se è tua madre a farlo, con la solita leggiadria di un elefante.

Costretta mi alzo dal letto e vado in bagno per sistemare, o almeno cercare, il disastro che ho in faccia.
Mi pettino i capelli che proprio oggi sembrano non voler collaborare provando a renderli presentabili dandoci una passata di piastra
Dovrei decisamente spuntarli, durante questa estate sono cresciuti molto.

Con fatica, arranco verso la cucina per mettere qualcosa sotto i denti, anche se in questo momento ho tutto, tranne che fame.
È così ogni primo giorno di scuola, e sinceramente, non ne ho mai capito il motivo.
Prendo semplicemente un po' di latte con dei cereali.

Dopo aver finito la mia colazione ed essermi lavata i denti, con la velocità di un bradipo, salgo in camera per cercare qualcosa di carino da indossare.

Svuotato mezzo guardaroba, come al mio solito, opto per un top bianco, un pantaloncino di jeans chiaro e un copri spalle rosa antico.

Afferro la cartella e il mio cellulare. Guardo l'ora per controllare di essere in orario.. 7:30.
Ovviamente sono in ritardo.

Mi infilo delle vans nere di corsa e stampo un bacio sulla guancia di mia mamma.
<Ci vediamo oggi pomeriggio tesoro.> mi urla prima di uscire dal portone.

Vado verso il bus, che però è già partito.
Farò meglio a sbrigarmi, odio arrivare in ritardo, mi dà fastidio essere osservata.
Ho solo una ventina di minuti, così mi metto a correre.

Mentre mi avvio sento vibrare il telefono nella tasca.

Jess

Si la mia migliore amica, diciamo che è quasi come una sorella, ci sono cresciuta insieme.
<Dove diavolo sei?!>
<Buongiorno anche a te Jess.> rispondo con fare ironico.
<Si okay buongiorno e tutto quello che vuoi, ora dove diavolo sei finita?!>
<Sta tranquilla sto bene, ho solo perso il bus, aspettami fuori che sto arrivando.>
<Si ma sbrigati, sta per suonare la seconda campanella e sai quanto odi..>
<Si arrivare in ritardo, sisi lo so lo so, ci vediamo fuori.> attacco per poi rimettere il cellulare in tasca.

***

Arrivata giusto in tempo mi avvicino a Jess per salutarla.
<Sei una cretina, potevi svegliarti prima lo sai che sei lenta a prep...>
La zittisco abbracciandola.
<Santo cielo Jess sta un po' zitta, quanto parli già di prima mattina..> dico borbottando in mezzo si suoi capelli nero pece.
<È solo che siamo al secondo anno e voglio semplicemente che tutto vada bene.> dice con il mento poggiato sulla mia spalla.
<Non credo che per un ritardo succeda il finimondo, e ora entriamo prima che suoni anche la seconda campanella.>

Con la cartella in spalle ci avviamo verso l'aula della prima ora.
Spazio Autrice:
È cortissimo come inizio, ma devo ancora farmi delle idee su come continuare, e voglio che vengano dei capitoli fatti bene, e non fatti male e in fretta e in furia. Comunque votate e commentate se vi va.
Ai lov iu baibs.
ps sono io che ho scritto cosí a posta, so...keeepp caaalm.
-ItsKayluus.

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