"you can't wake up
this is not a dream
you are part of a machine
you are not a human being"- cosa significa che sono morta? -
Justin rimase impassibile, senza comunicare una misera espressione.
- esattamente questo. - rispose semplicemente.
Taylor rise falsamente.
- senti, non ti ho mai visto in vita mia, e questa è onestamente la cosa più stupida che io abbia mai sentito. Quindi, ripeto, che diavolo sta succedendo? -
- lo so che ti sembra strano, ma lo hai visto anche tu. Sei appena morta. -
Lei rise più forte e ancora più falsamente.
- non è divertente. -
La ragazza si voltò per dargli le spalle, cominciando a guardarsi intorno.
- e poi cos'è questo posto? Perché mi hai portata qui? - domandò esasperata.
- io non ti ho portata da nessuna parte. - chiarì Justin, ancora con il solito atteggiamento.
- sei arrivata stanotte con un ragazzo. Eri strafatta, ti ha portato di sopra e ti ha stuprata, e poi sei morta. -
Taylor rabbrividì. Si guardò le mani. Era pallide, chiare, spente. Scosse la testa.
- questo.. questo è assurdo. Ieri notte ero in un club con la mia migliore amica, stavamo ballando e.. -
Ma si interruppe, mentre dei flash della notte precedente tornavano alla sua mente. La sua amica aveva conosciuto un ragazzo, e stavano ballando in modo sconcio sulla pista, e poi qualcuno si è avvicinato a lei, un altro ragazzo, con un bicchiere in mano. Lei aveva bevuto, e lui l'aveva portata via.
- è assurdo. -
Sbottò ancora Taylor. Andò verso la porta di ingresso, spalancandola.
- dove credi di andare? - urlò Justin dietro di lei.
Ma Taylor non lo ascoltò. Vide un uomo passare nella strada fuori dal cancello principale, con un cane a passeggio.
- hey, lei! Signore! Aspetti un attimo! -
Ma l'uomo non sembrò smuoversi affatto. Taylor corse verso di lui, lungo il viale della casa.
- Signore! Mi aiuti! -
Il cagnolino dell'uomo si voltò verso di lei, fermandosi e cominciando ad abbaiare, e anche lei si fermò.
- hey, cosa c'è che non va? - domandò l'uomo, e lei si rilassò visibilmente.
- oh, grazie a Dio.. Qualcuno mi ha portata qui e non so dove... -
- non c'è niente lì, andiamo. - l'uomo la interruppe, ma non parlava con lei.
Parlava al cane.
- cosa? Aspetti! -
Ma qualcosa la tirò indietro.
- non puoi lasciare la proprietà. - parlò Justin.
Lei si voltò, sconvolta.
- sei morta in casa, quindi non puoi più andartene di qui. E i mortali.. Non possono vederti, né sentirti. -
Taylor guardò ancora sulla strada. Notò una donna e una bambina camminare dal lato opposto, chiacchierando tranquille mentre si tenevano per mano.
- hey là! Sono qui! Riuscite a sentirmi? -
Ma nessuna delle due si voltò.
- te l'avevo detto. -
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spirits. ✩ jdb & tas
Fanfictionla mia vita cominciò davvero il giorno in cui fui uccisa.