2 - rosenheim mansion

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"you can't wake up
this is not a dream
you are part of a machine
you are not a human being"

- cosa significa che sono morta? -

Justin rimase impassibile, senza comunicare una misera espressione.

- esattamente questo. - rispose semplicemente.

Taylor rise falsamente.

- senti, non ti ho mai visto in vita mia, e questa è onestamente la cosa più stupida che io abbia mai sentito. Quindi, ripeto, che diavolo sta succedendo? -

- lo so che ti sembra strano, ma lo hai visto anche tu. Sei appena morta. -

Lei rise più forte e ancora più falsamente.

- non è divertente. -

La ragazza si voltò per dargli le spalle, cominciando a guardarsi intorno.

- e poi cos'è questo posto? Perché mi hai portata qui? - domandò esasperata.

- io non ti ho portata da nessuna parte. - chiarì Justin, ancora con il solito atteggiamento.

- sei arrivata stanotte con un ragazzo. Eri strafatta, ti ha portato di sopra e ti ha stuprata, e poi sei morta. -

Taylor rabbrividì. Si guardò le mani. Era pallide, chiare, spente. Scosse la testa.

- questo.. questo è assurdo. Ieri notte ero in un club con la mia migliore amica, stavamo ballando e.. -

Ma si interruppe, mentre dei flash della notte precedente tornavano alla sua mente. La sua amica aveva conosciuto un ragazzo, e stavano ballando in modo sconcio sulla pista, e poi qualcuno si è avvicinato a lei, un altro ragazzo, con un bicchiere in mano. Lei aveva bevuto, e lui l'aveva portata via.

- è assurdo. -

Sbottò ancora Taylor. Andò verso la porta di ingresso, spalancandola.

- dove credi di andare? - urlò Justin dietro di lei.

Ma Taylor non lo ascoltò. Vide un uomo passare nella strada fuori dal cancello principale, con un cane a passeggio.

- hey, lei! Signore! Aspetti un attimo! -

Ma l'uomo non sembrò smuoversi affatto. Taylor corse verso di lui, lungo il viale della casa.

- Signore! Mi aiuti! -

Il cagnolino dell'uomo si voltò verso di lei, fermandosi e cominciando ad abbaiare, e anche lei si fermò.

- hey, cosa c'è che non va? - domandò l'uomo, e lei si rilassò visibilmente.

- oh, grazie a Dio.. Qualcuno mi ha portata qui e non so dove... -

- non c'è niente lì, andiamo. - l'uomo la interruppe, ma non parlava con lei.

Parlava al cane.

- cosa? Aspetti! -

Ma qualcosa la tirò indietro.

- non puoi lasciare la proprietà. - parlò Justin.

Lei si voltò, sconvolta.

- sei morta in casa, quindi non puoi più andartene di qui. E i mortali.. Non possono vederti, né sentirti. -

Taylor guardò ancora sulla strada. Notò una donna e una bambina camminare dal lato opposto, chiacchierando tranquille mentre si tenevano per mano.

- hey là! Sono qui! Riuscite a sentirmi? -

Ma nessuna delle due si voltò.

- te l'avevo detto. -

spirits. ✩ jdb & tasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora