9 - mortals

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Era strano, e ridicolo, ma da quella volta in soffitta, il clima in casa si era fatto teso. Le lezioni tra Justin e Taylor erano diventate una tortura per entrambi, perché la pressione era troppa da reggere. Eppure sembravano essere così in sintonia, quando per poco non si erano baciati.

Era difficile fare progressi se ogni volta che si sfioravano, anche se per sbaglio, finivano per crollare in un oblio di silenzio e imbarazzo.

Persino Max lo aveva notato, anche se sia Justin, sia Taylor, gli stavano sempre il più lontano possibile. Non era però difficile sentirlo ronzare nelle proprie teste di continuo, distraendoli, con il solo intento di farli impazzire.

La lezione del giorno riguardava la telecinesi. Justin aveva messo un vecchio portacenere di fronte a Taylor, a terra, così che lei potesse spostarlo con il solo uso della mente. O almeno, ci provasse.

- non so perché questa roba non funzioni. Non dovrei essere già una specie di esperta di magia nera, o cose del genere? -

- la magia nera è per gli stregoni. Ci vogliono anni per imparare. Queste invece sono capacità che dovresti possedere di natura. -

Rifletté Justin. Certo, imparare a controllare il proprio mantra non era così semplice, ma con l'aiuto di qualcuno, avrebbe già dovuto aver imparato.

- e allora perché non ci riesco? -

Justin sospirò, scuotendo la testa. Non lo sapeva, era questa la realtà. Taylor era morta da ormai tre mesi e più, e lui non trovava spiegazione a questa sua mancanza di capacità.

- magari è colpa del tuo insegnante. -

Taylor sussultò a quella terza voce nella stanza, voltandosi di scatto verso l'angolo in cui Max era apparso. Justin si alzò di scatto, e lei a seguito.

- mi sembrava di averti detto di stare alla larga. -

Disse Justin a denti stretti. Max camminò verso di loro, noncurante, e li squadrò entrambi.

- onestamente, piccola, mi hai deluso. Credevo sarei stato io il primo a cui lo avresti succhiato. -

Disse, e Taylor piegò la testa di lato, incrociando le braccia al petto.

- seriamente, Max? -

Chiese sarcastica, ma prima che lui replicasse, Justin lo aveva già afferrato per la maglia.

- che cazzo sei venuto a fare qui? -

Chiese, e vide il ragazzo ridacchiare.

- per quanto mi piacciano le nostre piccole lotte psichiche, sono venuto solo ad avvisarvi. -

Justin allentò la presa.

- avvisarci di cosa? -

- abbiamo visite, al piano di sotto. Magari riusciamo a reclutare qualche coinquilino in più. -

[breve A/N prima di continuare]: finalmente abbiamo un volto per Max: vi presento Shad Moss

[breve A/N prima di continuare]: finalmente abbiamo un volto per Max: vi presento Shad Moss

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spirits. ✩ jdb & tasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora