3 - apologies

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"you know I try
but I don't do too well
with apologies."

- tutto bene? -

Taylor aveva trovato una camera da letto, di sopra, e si ci era rintanata dopo la lite con Justin. Dopo non molto, Max si era fatto vivo - per quanto vivo potesse essere.

- sì. -

Il ragazzo andò a sedersi sul letto, dove lei stava con le gambe incrociate.

- è qui che è successo? - chiese Taylor, indicando il sangue secco sulle lenzuola.

Max annuì tristemente.

- sì. -

La ragazza annuì distratta. Pensò che probabilmente era meglio se non si ricordasse della notte prima. Non avrebbe voluto esistere per l'eternità con quelle immagini da incubo impresse nella mente.

- tu da quanto tempo sei qui? - domandò lei, dopo un po'.

Max rise.

- vuoi sapere come sono morto? -

Taylor lo guardò timida, ma poi annuì. Max sospirò, mantenendo comunque un sorriso sul volto.

- tre anni fa, overdose. Io e i miei amici eravamo venuti a sballarci qui, pensando che dato che la casa era abbandonata, non sarebbe venuto nessuno a disturbarci. - il suo sorriso ora era triste. - infatti, nessuno è venuto. Nessuno ci ha fermati. - concluse quindi.

Taylor storse la bocca, intristita, ma gli fece un sorriso di incoraggiamento.

- mi dispiace tanto. - disse, e lui ridacchiò.

- già, ma non fa niente. Un po' desideravo di morire. Avevo una vita di merda. - Max alzò lo sguardo, ripensando a come fosse prima. - immagino che adesso ho solo una non-vita di merda. -

Ridacchiarono entrambi, e ci fu un momento di piacevole silenzio. Max le era sembrato, all'inizio, un po' troppo sicuro di sé, ma ora non la vedeva come una cattiva cosa. Sembrava una persona okay, in effetti. Sempre meglio di Justin e del suo non vestirti da prostituta se non vuoi farti violentare.

- quindi.. Non possiamo lasciare la casa? - domandò lei, pensando a ciò che Justin le aveva detto quando aveva provato ad andarsene. Cambiare discorso le sembrò la cosa migliore.

- così pare. Ci ho provato in tutti i modi, ma niente, nemmeno con la trasmutazione ho passato il campo di forza. -

Taylor assottigliò gli occhi, e prima che potesse chiedere cosa diavolo avesse voluto dire, Max sparì nel nulla. Taylor sussultò, e lo vide materializzarsi di nuovo in fondo alla stanza, poi sparì ancora, e riapparve sul letto, dove era prima.

- wow. - mormorò lei meravigliata. - non sapevo che gli spiriti avessero i super poteri. -

Max rise di cuore, scuotendo la testa.

- non credo si possano definire super poteri. - disse. - ma non è tutto. -

Alzò una mano a mezz'aria, verso il piccolo mobile di fianco al letto, e questo cominciò a levitare nell'aria. Taylor sussultò meravigliata, sentendo un brivido di adrenalina per la schiena mentre per la testa aveva solo una parola. Telecinesi.

Quando lei credette che fosse tutto, Max fece avanzare il comodino verso sé, e questo gli passò attraverso, fece un giro per aria come se non pesasse niente, e cominciò a volteggiare intorno al lampadario di cristalli.

- posso farlo anche io? -

Max mise a posto il comodino, mantenendo sul viso uno sguardo sicuro di sé.

spirits. ✩ jdb & tasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora