Chapter 12

75 12 5
                                    

"Secondo me dovresti uscire con lui Dafne" mi dice Alice, mentre mi aiuta con i capelli. 

Questa è la penultima serata al nord, qui a Genova, all'arena di Verona ci siamo stati solo quella sera stessa e eravamo ripartiti subito. La prossima ed ultima sarebbe stata Bologna, all'unipol arena.

Genova era un posto bellissimo, completamente diversa da Venezia. 

Oggi coi ragazzi siamo andati insieme ad Alice all'acquario, ci siamo davvero divertiti troppo. Tantissime foto stupide coi pesci; i ragazzi erano stranamente più sorridenti. Più sereni.

Il tour stava andando davvero bene. 

Poco dopo io e Alice siamo scappate a prepararci, nel backstage dell'Arena del Mare. Era bellissimo. E io ero nervosissima tanto quanto lei.

Tutti i collaboratori scherzavano con noi, il backstage dei ragazzi era sempre pieno di risate, avevano uno staff davvero divertente. 

Pian piano stavamo davvero facendo amicizia.

"Ali, sai, io vedo Alex come un amico." 

Lei mi guardò attraverso lo specchio, maliziosa. 

"Per adesso" mi disse, mostrandomi la pettinatura che mi aveva fatto.

"Ti piaci? Secondo me sei davvero bellissima." e a bassa voce aggiunse: "Secondo me farai colpo." 

Io la guardai male e lei scoppiò a ridere, andandosi a preparare. Ormai i concerti stavano diventando una routine.

Mi sarebbero mancati parecchio perché nelle prossime settimane,  sarebbe stato puro inferno. Ormai siamo giunti alla fine di maggio, e la scuola è ormai praticamente finita. Ho fatto l'ultima verifica ieri, e gli scrutini iniziano a breve. 

Poi, gli esami.

Sto già preparando la mia tesina, ma sono nervosissima. Non avevo tempo di pensare ai miei sentimenti, a ciò che sentivo. Ero troppo presa da tutto il resto. 

"Hei, quanto siamo carine" disse Genn alle mie spalle.

--Genn's pov--

Era uno schianto.

Quella ragazza diventava più radiosa ogni giorno che passava. La sua pettinatura complicata le donava, anche il vestito attillato e colorato. Un paio di décolleté bianche, era perfetta. 

Si alzò, dicendo imbarazzata dal mio sguardo penetrante, che fra poco si doveva partire con l'esibizione, e che eravamo già in ritardo.

Ci pensarono i nostri amici collaboratori a finire i preparativi, poi lei ci presentò, in modo come sempre differente dalle altre date. 

Anche Alice non scherzava per bellezza.

Era molto carina, soprattutto quando ballava. E io che di ballo non me ne intendevo, sapevo che era brava ed aveva passione. Era evidente. Era radiosa anche lei, spiccava fra tutte le altre. Poi era così simpatica, così aperta. Però Dafne per me, è ancora un mistero. 

Dafne e il suo segreto di tristezza ancora da rivelare. La curiosità mangiava la mia anima, la voglia di scoprire cosa mi manca di sapere.

Cantavo, cantavo nonostante le urla dei fan, nonostante loro cantassero insieme a me, io cantavo per lei, perché mi sentisse. 

Guardavo Alex, mio fratello. E lui ricambiava lo sguardo, sorridente, e mi sentivo tranquillo, di nuovo sulla terraferma.

E ritornavo a cantare per me stesso, per noi due, per gli Urban Strangers. 

The choice. ||UrbanStrangersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora