CAPITOLO 5

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Era un giorno di festa a colle Santutegia, d'altronde era il compleanno di Vog, Gahum aveva invitato tutto il villaggio e solamente in pochi non erano presenti.

C'era grande armonia quel giorno, tra balli e banchetti immensi Vog si sentì finalmente felice, a casa.

Il divertimento non durò a lungo però, l'aria si fece incredibilmente fredda e una voce angosciante iniziò a udirsi, il tempo si fermò improvvisamente per Vog e iniziando a guardarsi attorno un brivido gli percosse la schiena, poi quando alzò la testa vide una sfera rossa simile ad un sole che si avvicinava sempre più al terreno, appena toccò terra il tempo riprese a scorrere e fiamme iniziarono a sorgere dal terreno.

Toccarono il suolo cinque strane figure, Eodum e le sue viverne erano arrivate e iniziarono a massacrare tutta la popolazione.

-Voooooooog scappa!!!-gridò Viska;

-Vog? deve essere colui di cui ha parlato Kaosu- disse Eodum.

Eodum mandò una sua viverna ad uccidere il cucciolo, ma Gahum e Viska si misero tra lui e Vog.

-Vog vai via, adesso!- DIsse Gahum;

-Ma padre...-;

-Vog fai ciò che ti dice tuo padre-disse Viska;

Vog guardò negli occhi la madre e capì che era meglio eseguire.

-Questo non lo salverà, quando avrò finito con voi lo andrò ad uccidere e dopodichè me lo mangerò- disse Eodum;

Gahum preso da una rabbia impressionante scattò verso il dragone nero e gli sferrò una codata che lo fece cadere al suolo ed alzare una nube di polvere.

-FInchè avrò vita non ti permetterò di avvicinarti a Vog!-disse Gahum;

-Beh, questo vorrà dire che dovrò toglierti la vita- rispose Eodum lanciando una palla di fuoco verso Gahum, subito dopo balzò e piantò la sua zampa nel petto di Viska.

-No!!! Viskaaaaaaaaa!!!- urlò Gahum;

Gli occhi di Gahum divennero rossi e iniziò a lacrimare sangue, subito dopo sputò fuoco verso tutte le viverne rimanenti carbonizzandole, andò davanti Eodum colpendolo gravemente, il dragone nero iniziò anche lui ad eccitarsi per lo scontro facendolo scoprire sempre più.

I due draghi dalla forza impressionante spiccarono il volo alzandosi fin sopra le nuvole, dopodichè entrambi scattarono verso l'avversario e tra codate, zampate, morsi, i due combatterono, poi utilizzando la coda come frusta Eodum fece allontanare Gahum.

I due si trovavano nuovamente l'uno di fronte a l'altro ma questa volta fu Gahum ad attaccare per primo lanciando una sfera di fuoco verso l'avversario, di tutta risposta il dragone nero circondato da fulmini intrisi di energia negativa lanciò anche lui una sfera di fuoco, le due forme di energia finirono per scontrarsi creando una sfera di energia purissima.

La sfera esplose cospargendo nel cielo una nube elettrificata che diede vita ad una tempesta.

Lo scontro sembrava non avere mai una fine quando un colpo di coda sferrato da Gahum fece precipitare il dragone nero al suolo.

-Tu ora morirai!- disse Gahum;

-la morte mi salverà dal cataclisma incombente- rispose Eodum;

-Parli troppo per i miei gusti- replicò Gahum;

-Già potrei dire lo stesso di te- rispose Eodum;

Il dragone nero approfittò della distrazione dell'avversario per colpirlo e con la sua coda infilzò il drago.

-Cosa!?!-;

-Sei stato un degno rivale, devo ammettere che inquanto a forza sei il secondo dei miei avversari- disse Eodum;

-Come solo secondo?- domandò Gahum, dopodichè con le ultime forze rimaste azzannò la coda del dragone nero.

Eodum lo buttò a terra , ed il drago ormai in fin di vita disse il motto della sua famiglia:

-Io sono la sua spada ed il suo scudo,

d'acciaio è il mio corpo e di fuoco è il mio sangue,

sconosciuto alla morte nè alla vita,

ho sopportato le pene dell'inferno per diventare ciò che sono.-

L'erba era rossa e carcasse di drago ricoprivano il terreno la battaglia per il colle Santutegia era terminata.

-Questo posto adesso fa parte della terra delle viverne, benvenuti a colle Sangue- disse Eodum.

L'ORDINE del CAOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora