Capitolo 7

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Sbadigliai, tirando un pugno alla sveglia, che quel giorno non o  smetteva di suonare. Strisciai fino alla cucina e mi preparai una tè al ginseng e, praticamente a tentoni, mi vestii. Stavo per uscire, quando Charlotte entrò dalla mia porta portandosi dietro a fatica una enorme gruccia stracolma di abiti:- Buongiorno, Bella! Mi daresti una mano, per favore?
La soccorsi e portai dentro quella montagna di abiti, piuttosto sorpresa da quella sua visita di prima mattina:- Cosa ci fai qui di mattina presto, tu odi svegliarti prima delle otto ore di sonno di bellezza!
- Non te lo ricordi? Oggi è il tuo compleanno, Bella! Auguri!- mi disse abbracciandomi. Il mio compleanno? Oh, già, me ne ero dimenticata, che sbadata!
- Ho capito che volevi farmi gli auguri per prima, ma perché tutti quei vestiti?- chiesi indicando la gruccia sul punto di cadere.
-Oggi è il tuo compleanno, quindi come regalo ti vorrei omaggiare di uno degli abiti che ho disegnato!-mi spiegò orgogliosa. Notai che portava il fermaglio che aveva realizzato Daniel e non potei fare a meno di sorridere:- Bel fermaglio...
Lei arrossì:- Me l'ha regalato Denny, è stato molto dolce... ma ora pensiamo a te: direi di provare con qualcosa di un colore caldo...

Alla fine mi ritrovai con un mini-abito rosso, un paio di leggins neri, stivaletti scamosciati neri con tacchi vertiginosi. Mi aveva truccato anche coi tocchi del rosso e del nero, ed io odiavo truccarmi... Avevo tentato di convincere Charlotte a optare per qualcosa di più anonimo, ma lei si era portata la mano al cuore come se l'avessi ferita a morte e mi aveva detto:- È il tuo compleanno e mi rifiuto di vederti fuori dal centro dell'attenzione!
Così avevo sospirato e l'avevo lasciata fare. Dopo la lunga sessione di moda, finalmente andammo a scuola. Aggie mi aveva regalato un disegno con me e lei in versione supereroine, con una gigantesca scritta di glitter multicolore: "Io e la mia super-sorellona!". Mi ero emozionata tantissimo e l'avevo stritolata in un abbraccio. Avevo guardato il disegno di mia sorella per tutto il viaggio in auto, ignorando lo sproloquio di Lottie a proposito della nuova collezione estiva. Scesa dalla limousine della mia amica, mi avviai in classe e quando la aprii fui investita dai miei compagni, che mi abbracciavano e mi facevano gli auguri. Charlotte ridacchiava in un angolo, mentre io ero circondata dai miei compagni. Non fraintendermi, sono sempre felice quando la gente mi fa gli auguri per il mio compleanno, ma non mi piace stare al centro dell'attenzione, è imbarazzante. Sommersa dai regali e con una decina di torte di compleanno, finalmente raggiunsi il mio posto. Perfino i professori mi fecero gli auguri quando mi videro passare per i corridoi.
-Bella!-mi chiamò Daniel, venendomi incontro. -Tanti auguri!-mi disse porgendomi un pacchetto. Lo aprii ed all'interno vi trovai un braccialetto con dei ciondoli a forma di farfalla e la foto della nostra prima uscita insieme:- Da parte mia e di mia sorella, che ora è all'estero per un convegno in Italia- mi disse Denny.
Lo ringraziai e gli diedi un bacio sulla guancia in modo fraterno. Mentre tornavo in classe per mettere il regalo in un posto sicuro, incontrai James che mi borbottò un "Auguri" scorbutico. Sospirai: quel ragazzo era sempre di malumore! Sul mio banco trovai un foglietto: " Ti aspetto questa sera a Notre Dame alle nove e mezza, non fare tardi!
Buon compleanno,
M.W."
Sorrisi: persino Moon Wolf si era ricordato il mio compleanno! Non vedevo già l'ora di quella sera!

E quella sera...
Sbuffai, guardando di nuovo l'orologio: ma di solito non erano le ragazze ad arrivare in ritardo?
-Aspetti qualcuno, bellissima fanciulla?-chiese una voce alle mie spalle.
-Sì, che però è in forte ritardo e mi ha quasi fatto arrivare al limite della pazienza!- dissi voltandomi e incrociando le braccia.
- Scusami, ho avuto un impegno improvviso a cui non potevo mancare e...-si giustificò lui. Sospirai:- D'accordo... Dove hai intenzione di portarmi oggi?
Un sorrisetto furbo gli comparve sul viso:- Vedrai...- mi disse misterioso, sventolandomi una benda davanti agli occhi -Ora però dovrai mettere questa!
Mi legai la benda sugli occhi, lui mi prese per la vita, cosa che mi fece venire le farfalle allo stomaco, e la terra mancò sotto ai miei piedi. Quando finalmente arrivammo alla nostra misteriosa destinazione, Moon Wolf mi tolse la benda ed io rimasi senza parole: eravamo in una serra, probabilmente all'ultimo piano di un grattacielo, dove erano state coltivate piante di rose, lavanda, stelle alpine, narcisi, fiori tropicali, viole, primule, iris... Di tutto, anche alberi da frutto, ma tra tutti spiccava un ciliegio, nel pieno della fioritura primaverile, e sul suo ramo più basso c'era posizionata una tovaglia a quadri e un cestino da picnic. Era come se la città la facesse risplendere di luci multicolori. Due braccia mi strinsero:-Ti piace?- mi sussurrò all'orecchio. Mi girai verso di lui, perdendomi nei suoi occhi verdi:- È bellissimo... non ci sono parole per descriverlo...
Moon Wolf mi sorrise ed il mio cuore fece una capriola:- E il bello deve ancora venire...
Mi prese per mano e mi fece sedere sul ramo del ciliegio. Tirò fuori una scatolina con un fiocco lilla dal cestino e me lo passò:- Tanti auguri, cupcake!
Gli avevo raccontato che mia madre veniva spesso chiamata "macaron" dal nonno, così io ero diventata "cupcake", dato che durante uno dei nostri incontri mi ero illuminata quando mi aveva portato quei piccoli dolcetti. Sciolsi il nastro e aprii la scatolina, che conteneva un ciondolino a forma di chiave.
- Vuoi sapere perché ti ho regalato una chiave, Bella?- mi chiese prendendomi il mento con due dita e facendo incrociare i nostri sguardi. Annuii curiosa:- Primo, perché un cuore sarebbe stato troppo pacchiano, e secondo, ma non per questo meno importante, è perché tu possiedi la chiave del mio cuore...
Detto questo, che già aveva fatto fare al mio cuore i salti mortali, mi baciò. Le farfalle nel mio stomaco ballavano la macarena, ed io mi sentivo al settimo cielo. Moon Wolf si staccò da me e sussurrò:- Ti amo, Bella...

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