- Prologo -

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Se mi fossi fermata un attimo a pensare, se avessi provato a ragionare con lucidità su ciò che mi stava facendo, come mi stava trasformando, forse non l'avrei fatto.
Ma io non mi fermo a pensare, io agisco d'istinto e anche questa volta l'ho fatto.

Quando ho capito di amarlo non ho pensato al mio bene; mi sono gettata tra le sue braccia, come da un aereo senza paracadute, e ho lasciato che si insinuasse in me poco alla volta.

So che mi ama, solo che non riesce a dimostrarlo.
Ma Nicholas è fatto così, non posso chiedergli di andare contro la sua natura. Lui vuole possedermi, vuole che sia unicamente sua, e non riesco a capire se questo suo bisogno di sentirsi la mia esclusia sia perchè si sente insicuro, o perchè non è sicuro di amarmi.

A volte vorrei che quei suoi occhi verdi si sciogliessero, che non siano sempre così freddi e inespressivi, ma che mi parlassero e mi facessero capire come si sente.

Vorrei poterlo aiutare, ma non so se posso aggiustare qualcosa che è già nato rotto.

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