- 13 -

226 7 7
                                    

La prima cosa che mi colpisce quando metto piede in casa è il contrasto con l'aspetto esteriore dell'abitazione. Muri colorati e mobili moderni arredano la stanza in cui vengo catapultata, una specie di sala "ricreativa" con bambini che giocano felici e spensierati, che saltano addosso a Claire appena la sentono entrare. Guardo la scena compiaciuta: devono volerle molto bene.
Claire mi fa strada fino al salone adiacente alla stanza per i bambini, più formale ma anch'esso arredato con gusto ed un tocco moderno.

《Qui staremo più tranquilli.》si giustifica.

Mi tolgo il cappello quell'odioso cappelo di lana e lo risistemo nella tasca del cappotto.
Claire chiede a Nicholas di portare le borse della spesa alla cuoche della mensa comune e di farci preparare due tè caldi.
Lui obbidisce, senza fiatare e senza troppo entusiasmo, ma per come lo conosco è un notevole passo avanti.

《Allora Samantha, passiamo subito al punto. Non ti ho inivitata in casa per caso, so chi sei e sono al corrente del compito che ti è stato affidato con Nicholas da Mrs Fisher. Vorrei parlarne con te, se non ti dispiace. Cosa ne pensi di questa "punizione"?》dice sorridendo e disegnando le virgolette con le dita.

《Penso che sia la punizione più stupida che la Fisher mi abbia mai imposto.》ribatto secca.

《Lo so Samantha, è una situazione molto strana, ma voglio spiegarti tutto. È stato un provvedimento che ho preso io insieme a Mrs Fisher, e in cui sei stata involontariamente coinvota anche tu. Abbiamo pensato che la mostra fosse un'occasione perfetta per Nicholas, poteva aiutare la sua creatività, ma soprattutto la sua autostima. Quando glielo abbiamo proposto, lui ha rifiutato. Così abbiamo ricorso alle maniere forti. Sapevamo che prima o poi ne avrebbe combinata una delle sue e quando sarebbe successo, questa sarebbe stata la sua punizione. Si è infuriato quando ha appurato che l'avevamo ingannato. Mi ha subito chiamato e urlato per telefono tutta la rabbia e la frustazione che provava in quel momento. Non mi rivolge la parola da allora, cioè stamattina. Capirà che ho fatto tutto questo solo per il suo bene.》abbassa lo sguardo, triste e frustrata.

《Tu ci sei soltanto finita in mezzo, Samantha. Mrs Fisher ha pensato che non sarebbe stata una brutta idea coinvolgere anche te, e dopo avermi elencato le tue abilità di scrittrice, ho acconsentito a coinvolgerti. Penso che anche per te sia un'ottima oppurtunità di farti conoscere.》

La guardo inespressiva e perplessa.
《Più che limitarmi al compito che mi è stato affidato, qui sembra che vogliate assumermi come sua psicologa personale.》

《Non è poi così diverso, in effetti.》

Appoggio i gomiti sulle ginocchia e la guardo minacciosa《Credo che lei sappia perfettamente che tipo di persona sia Nicholas, saprà altrettanto bene che non ama essere costretto a fare qualcosa che non vuole fare, perciò io mi limiterò al mio compito. Non ho certo intenzione di giocare ad aggiustare un qualcosa che è irrimediabilmente rotto.》
Parole dure, lo so, ma voglio essere schietta con questa donna. Odio il fatto che tutte queste persone si aspettino l'impossibile da me.

《Dammi pure del tu. Hai ragione, lo so perfettamente com'è fatto e credimi l'ho visto crescere e peggiorare giorno per giorno. Ma queste sono cose che a lui non farebbe piacere che ti raccontassi.》dice, quasi un sussurro.

《Difatti non voglio sapere niente.》mento.
La curiosità mi ha portata fin qui...

All'improvviso sulla porta del salone appare Nicholas con due tazze di tè fumante. Sussultiamo quando i suoi passi pesanti entrano nella stanza.

《Non ci fai compagnia Nicholas?》tenta Claire.

《No.》risponde secco lui. Nella voce un tono arrabbiato e negli occhi la tristezza.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 16, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

REBEL HEARTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora