«Cosa ci fai qui, lurida mezzosangue?» disse Draco con disprezzo nella sua voce.
«Cosa... cosa ci faccio io qui? E vestita così?» disse lei guardandosi intorno. Draco era, come di suo solito, in giacca e cravatta. Non c'era niente di diverso. Lei, invece, era vestita elegantemente, come al ballo del Ceppo. «Io... devo andare»
Si diresse verso il quadro per accedere ai dormitori Grifondoro. Disse la password e si diresse in camera sua. Stavano tutti dormendo, tranne Ginny. «Herm, mi spieghi che ci fai vestita così? E, per di più, di domenica! Domani abbiamo lezione.»
«Ginny, io... non so perché sono vestita così. Che confusione. Metto il pigiama e torno a dormire.» sospirò la ragazza per poi prendere il pigiama e andare verso il bagno.
Una volta dentro, si chiuse a chiave. Scoppiò a piangere. Si sentiva così confusa, strana, come se le mancasse qualcosa. Qualcosa di maledettamente bello e speciale. Si cambiò velocemente e si struccò, sciolse i capelli e andò a mettersi nel letto. Erano le 2.00 di notte, ormai, ed Hermione non riusciva a chiudere occhio. La domanda che la tormentava di più era «Perché ero sulla torre di Astronomia? Vestita così, e per, di più, con Draco Malfoy?»
La mattina seguente arrivò in fretta. Dopo una notte insonne, Hermione, vide che si erano fatte le 6.00, iniziò a prepararsi per le lezioni. Si fece una doccia veloce, asciugò i capelli e, per le 06.45 le mancava solo vestirsi e prendere i libri per le lezioni del giorno.
Ginny, si svegliò appena sentì un rumore cessare, era quello del phon. Hermione uscì dal bagno già vestita alle 07.00 del mattino, lasciando il via libera alla Weasley per prepararsi per bene e con tutto il tempo necessario.
Alle 08.00 in punto, Harry, Ron, Hermione e Ginny si ritrovarono nella sala grande. Stavano facendo colazione, quando, la rossa, scosse il braccio alla ragazza seduta al suo fianco sussurrandole: «Mi è parso di sentire, tra i corridoi, che ieri eri sulla torre di Astronomia con Draco. Dopo in stanza mi spiegherai tutto.» Lo sguardo della Mezzosangue, cadde su quello del biondo seduto al tavolo di fronte al loro. Il Serpeverde pareva pensieroso, sembrava quasi non avesse dormito, ma, sia Hermione che Ginny, stentavano a credere fosse così.
«Heyy, Hermione, sei viva? Ci sei o sei, per caso, atterrata da Marte?» disse Harry accigliato.
«Sì, scusami Harry, stavo solo pensando che credo di aver sbagliato qualcosa nei compiti ma non preoccuparti. Dicevi?» chiese la Grifona.
«Dicevo: Ho sentito parlare di te e Draco sulla torre di Astronomia ieri sera, cosa stai tramando?»
«Niente, Harry, stavo facendo una passeggiata per prendere un po' d'aria e l'ho incontrato, ma non ci siamo neanche salutati. E poi come si è sparsa questa voce?»
«Sembra che Pansy Parkinson abbia fatto una scenata dopo avervi visti insieme, pensando in una vostra relazione segreta e poi Draco gli ha risposto male, dicendo -come potresti pensare qualcosa del genere? io e quella mezzosangue? Mai.-«
«Allora per questo volevi azzannarlo stamattina e mi state chiedendo da sempre come sto, se stavo con qualcuno!»
«Sì, Hermione. Solo che...» cercò di dire Ron.
«-Solo che- Cosa? Come potete solo pensare a quello che dicono i Serpeverde! Dovreste saperlo che farebbero di tutto per uccidermi, soprattutto Draco. E voi? Voi cercate di indagare per capire se quello che dicono sia vero?» chiese la Granger arrabbiata.
«No, Herm... Noi volevamo soltanto sapere da te la tua versione.» disse Ron cercando di non farla arrabbiare più di tanto, invano.
«Baggianate, Ronald. Lo dicono tutti.» detto questo, la giovane Grifondoro, si alzò dal tavolo andando verso una meta indefinita che presto si rivelò come il bagno di Mirtilla Malcontenta.
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«Andiamo, Hermione, non puoi essere ancora arrabbiata con la tua migliore amica!» disse Ginny cercando di giustificarsi per lasciare che Hermione le rivolgesse almeno un -Ciao.-
«Ah, non posso? Ma vi rendete conto di cosa avete pensato? Masiete degli...» si bloccò prima di finire la frase dopo aver avuto una spallata da Malfoy.
«Ehy, guarda dove metti i piedi, Lurida Mezzosangue.» disse guardandola con disgusto, Draco.
«Vedi con chi avete pensato potessi avere una relazione? E questo mi da maledettamente fastidio.» disse, in fine, Hermione fulminandola con gli occhi.
Si diresse verso la Sala Grande per la cena, e Ginny tornò nel dormitorio. Sbatté, una seconda volta contro la spalla di qualcuno nel corridoio. Questa volta di Pansy. «Oh, guardate chi c'è quì. La stupida Mezzosangue.»
«Pansy, non è giornata.» disse la bionda guardandola male.
«Da quando mi chiami per nome, lurida sanguesporco?» disse lei con disgusto.Nel frattempo, Blaise se la rideva e, Draco, era costretto a fingere di farlo, mentre, dentro, avrebbe voluto fermarla.
«Da quando voglio, Pansy.» disse lei acida.
«Oh, la lurida mezzosangue sta iniziando a ribellarsi. Facciamole vedere noi cosa spetta ai mezzosangue.» disse Parkinson orgogliosa di quello che stava per fare. Le mise lo sgambetto facendola cadere. «Pietrificus Totalus.»
Draco, con la scusa di dover andare in bagno, decise di andare a riprenderla e portarla in un luogo in cui qualcuno avrebbe potuto trovarla immediatamente. Mentre Blaise e Pansy si dirigevano verso la Sala Grande, e il corridoio fu vuoto, il biondo prese Hermione e la portò di fronte alla porta d'accesso per i dormitori Grifondoro. «Scusami, Granger.» sussurrò, per poi andare via.
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Help me, Mudblood.- Dramione. [completa]
FanfictionDraco ed Hermione, due ragazzi che frequentano l'ultimo anno della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Una guerra è in arrivo. Draco tradisce il Signore Oscuro, Hermione s'innamora del Mangiamorte, e lui ricambia, ma un grande evento li spez...