Bianca era stata scortata fino al buio e vasto collegio ,che distava 3 ore dalla casa ,che l'aveva tenuta rinchiusa per ben 16 anni.
Era un casale immenso e grigio circondato da una fila di cipressi e con attorno delle piccole aiuole di fiori ormai appassiti.
La matrigna non la degnò di uno sguardo, la spinse fuori dalla carrozza e sfrecciò via nel vuoto. Il padre non era venuto, era assorto nei suoi pensieri, impassibile, divenuto tappetino sotto i piedi curati della "strega".
Bianca era caduta nel pietrisco, pensava di rialzarsi e scappare da quell'orribile posto, ma invece i suoi occhi avevano incontrato quelli di un giovane , un certo Eduard.
Il ragazzo si era precipitato per aiutare Bianca, soffiò dolcemente sulla delicata mano della fanciulla e la prese in braccio per farla rialzare .
I due conversarono a lungo e Neve scoprì quanto Eduard fosse di cuore nobile e dolce .
Eduard era figlio della direttrice del collegio, ovvero il figlio che aveva adottato per la sua sterilità.
Bianca fu accompagnata nella sua stanzetta, consumò una misera cena e si distese nel letto scomodo e polveroso .
Pensava a Eduard, ai nanetti e si chiedeva come e quanto fosse cambiato Tristan, se fosse rimasto così bello e sfrontato, Eduard era l'opposto,timido e anche la sua bellezza si nascondeva nei suoi modesti ma dignitosi abiti, il ciuffo rosso copriva i suoi enormi occhi verdi che rimanevano seminascosti...
Tristan invece era spavaldo, i suoi folti capelli castani, gli occhi azzurri e birichini che ti seguivano in ogni singola mossa e il suo viso rotondeggiante e roseo ...
Bianca in preda ai suoi sogni si addormentò profondamente ,ma un rumore si irruppe nella stanza.
Nota dell'autrice
Grazie per i commenti, vi aspetto ancora più numerosi.
Potete commentare, dare suggerimenti e invitarmi a leggere i vostri libri. 😀😊 continuate a leggere la storia, così anche io potrò continuarla Grazie al vostro supporto.
