Bianca era cullata dalle morbide coperte di seta e dalla luce tenue che si insinuava nei suoi occhietti semiaperti, la voce squillante di Bessie ruppe la sua calma apparente:" BIANCAA!! MUOVITI, ALZATI E VESTITI ! Gli invitati sono qui!!"
La bimba fece un sonoro sbadiglio e pian piano si infilò il vestitino adornato e stirato a puntino dalla tata.
Le era a pennello, Bessie sfilò dal grembiule un pettine d'oro e sfrenò i capelli selvaggi della bimba. La donna non era stata sempre così felice e dolce, anche a lei la vita aveva fatto male , le tolse una figlia nel fiore degli anni, Lucrezia.
Le parlava sempre di lei, dei suoi lunghi capelli biondi intrecciati e dei suoi occhi verdi come lo smeraldo.
"Doveva essere proprio bella" diceva fra sé e sé Bianca.
Lucrezia aveva 15 anni quando la polmonite le tolse l'ultimo respiro e da allora ci fu un periodo nel quale Bessie non rivolgeva una parola ed era dura e severa come il padre di Neve quando era morta la mamma. Ora però la tata era ritornata serena e vedeva in Bianca la sua Lucrezia.
Anche il pettine dorato era il suo.
La ragazzina scese precipitosamente e vide la sala piena di nobili antipatici e vanitosi, le bambine erano agghindate come delle bomboniere e non ce n'era una che stesse simpatica a Bianca.
Vide nell'angolo più lontano i suoi amici nanetti e corse loro incontro. "Ehi Bianca, Wow ma come ti sei vestita?
Qui c'è un botto di gente e anche da mangiare, quindi bando alle ciance, Eolo mi passi un po' di quello, di quell'altro e anche di quello là , questo qui...,"
" Ciao anche a te Mammolo , vedo che non mangi da più di un anno, serviti e mangia quanto vuoi, tanto questa festa è di una noia mortale"
"Non ti preoccupare, a questo abbiamo pensato noi"
" Ma cosa intendi?"
Una voce interruppe il discorso:"Signorina Bianca vostro padre vi chiama"
"OK, arrivo"
"Ecco a voi la principessa Bianca e adesso sarà lei insieme a suo padre, il re, ad aprire le danze!"
Bianca era confusa e anche un po'arrabbiata, perché avrebbe dovuto danzare con una persona che non le vuole bene?
La musica echeggiò nella sala, era un valzer, le manine bianche della bimba sfiorarono quelle potenti e rovinate del padre, gli occhi confusi e timidi di Bianca incrociarono per un secondo quelli malinconici e duri del re. I loro corpi andavano all'unisono, così era la vita quando la mamma di Bianca era viva.
All'improvviso la torta a tre piani preparata per la bambina, precipitò addosso a delle signorine schizzignose che iniziarono ad urlare, il tavolo si spezzò e la sala era diventata un lago di champagne. Gli occhi sorpresi e divertiti di Bianca si soffermarono su una piccola figura alla porta,era Tristan.
Il visino della piccola si accese e corse verso quel ragazzino che per notti non l'aveva fatta dormire. Le urla e le accuse si riversarono proprio verso il piccolo"È lui! È stato lui!"
Bianca gridava" Non è vero! Credetemi!"
Le guardie presero Tristan e lo cacciarono dal palazzo vietandogli di farsi vedere in quelle zone.
La festa finì , Bianca non potrà vedere più Tristan e tutta la casa era in subbuglio proprio come il suo stomaco.
Quello era lo scherzo architettato dalla banda dei nani.NOTA DELL'AUTRICE
Mi scuso per l'attesa, cercherò di aggiornare più spesso in questo periodo. Grazie mille dei vostri commenti, spero diventino sempre di più. Buona lettura.