Capitolo 3

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Veloce come un fulmine, saltava da un albero all'altro , i capelli scuri e arruffati le accarezzavano il piccolo ventre,
erano passati 7 anni da quel tragico evento.
Bianca amava cogliere i fiori freschi di campo, assaporarne gli odori freschi e vivaci proprio come lei.
Più cresceva più era uguale alla madre, bella e intelligente,
soltanto che Bianca ci avrebbe rinunciato volentieri pur di riaverla accanto.
Gli incubi erano frequenti, gli occhi profondi e calmi della madre si mutavano in occhi rossi e feroci , le urla risuonavano nella sua testa, ciò accadeva ogni notte.
L'unica che amava Biancaneve era la cuoca Bessie, la tranquillizava ogni notte con tante coccole ed una bella cioccolata calda.
Una mattina di giugno, Bianca uscì per le sue solite scampagnate , ma quella volta accadde qualcosa di straordinario...
La ragazzina sentì dei rumori provenire dal laghetto,
Bianca prese un sasso e si avvicinò lentamente, vide uno spettacolo altrettanto insolito : dei bambini più o meno della sua età alti come un tappo che si rincorrevano!
La bimba con fare scontroso disse:" e voi chi siete??"
Ed i nani in coro :" non si usa salutare da queste parti?,
noi siamo fratelli e abitiamo qui"
"Ma se io non vi ho mai notato?"
" Forse principessa dovreste controllare la vista!" esclamò il più piccolo, tutti lo chiamavano "cucciolo".
Da allora tra la principessina e gli spiritosi nanetti si creò un rapporto di amicizia fortissima che nessuno sarebbe mai riuscito a spezzare.
Frase del giorno:" Chi trova un amico trova un tesoro e poi c'è chi come Biancaneve che ne ha trovati ben sette"Lol
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Se Biancaneve non fosse BiancaneveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora