Mi svegliai quando sentii il mio cellulare vibrare. Lo presi tra le mani e vidi che Emanuele mi stava chiamando. Lo maledissi in tutte le lingue che conoscevo e poi, con la voce ancora impastata dal sonno, gli risposi.
<Pronto?> dissi provocando la risatina di quel deficiente dall'altra parte.
<Hei> mi rispose ancora ridendo.
Per un po' governarono solo le sue risate poi disse: <Ti va di uscire insieme a me e Vittoria quando torno? Andiamo a Telese> Senza pensarci diedi risposta affermativa e poi aggiunsi: <Che ne dici della domenica della stracittadina?> Lui ci pensò un po' su e poi accettò la mia proposta. Rimanemmo a parlare ancora un po' poi staccò e io guardai l'orologio: era ora di alzarsi, bisognava andare in piscina. Mi alzai, feci una doccia e indossai il mio costume a due pezzi a strisce colorate. Poi indossai dei pantaloncini neri e bianchi e una canotta bianca. Sistemai la borsa e mi distesi sul letto, aspettando che tornasse mia mamma. Aprii il mio amato Brisingr e dopo cinque minuti avevo finito gli ultimi tre capitoli che mi mancavano. Così lo posai nella libreria e presi l'ultimo libro della collana: Inheritance. In quel momento sentii la voce di mia madre che mi diceva di scendere in garage poiché era pronta ad accompagnarmi in piscina. Arrivai verso le 10:15 e vidi che le mie amiche erano già arrivate. Tra creme, tuffi, schizzi e nuotate; la giornata volse al termine e dovremmo tornare a casa. Avevamo appena messo un piede fuori dal cancello quando sentii la sua voce; la voce del ragazzo che riusciva a farmi sorridere e piangere con un semplice "ciao"
*Mi espacio*
Scusate il lungo tempo di attesa ma sto al mare. So che è corto ma non avevo molte idee. Spero vi piaccia. Ciao pandini/e
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It's My Life
РазноеEra un uomo molto simpatico ma solo il nome mi bastava per odiarlo. Tuttavia non ci riuscivo: non mi sembrava giusto scaraventare su di lui tutta la rabbia che quelle sette lettere mi suscitavano. Probabilmente lui era in grado di capirmi, probabilm...
