Tornai a casa e lungo io tragitto non potei fare a meno di ripensare a ciò che era successo. Non sapevo se essere felice del fatto che avrei potuto passare del tempo con il ragazzo che continuava a suscitarmi grandi emozioni, oppure triste perché passare del tempo con lui avrei potuto mandare a fanculo ogni sforzo di dimenticarlo. Appena tornata a casa mi feci una doccia e i miei pensieri svanirono assieme all'acqua e shampoo. Mi asciugai, mi vestiti e ancora con i capelli bagnati mi gettai sul letto, presi il cellulare e composi il numero del mio Mucchinsetto: avevo bisogno di parlare con qualcuno che potesse capirmi. Dopo un paio di squilli il miglior compagno di banco rispose e chiacchierammo per circa un'oretta, senza tralasciare il mio spiacevole inconveniente. Dopo non molto dovette attaccare e io mi distesi sul letto. Dopo due minuti caddi nel sonno più profondo.
Sfortunatamente il giorno dell'incontro arrivò ed io non ero mai stata così ansiosa. Verso le 19:30 mi recai in bagno, feci una doccia ed indossai i miei jeans a vita alta, la mia T-shirt nera del Jack Daniel's, le mie Vans nere e uscii di casa. Mi recai nella piazza del paese e lo vidi con il suo ciuffo all'insù e la maglietta che gli avevo regalato. L'aveva fatto apposta? Voleva cercare di dirmi qualcosa? In quel momento non seppi cosa pensare se non che sarebbe stata una lunga serata.
*Mi espacio*
Ciao Pandinii/ee! Scusate se questo capitolo è più corto rispetto agli altri ma Ermelinda mi stressa quindi ho dovuto scriverla in fretta. Mi farò perdonare😘🐼
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It's My Life
RandomEra un uomo molto simpatico ma solo il nome mi bastava per odiarlo. Tuttavia non ci riuscivo: non mi sembrava giusto scaraventare su di lui tutta la rabbia che quelle sette lettere mi suscitavano. Probabilmente lui era in grado di capirmi, probabilm...
