"PiccolaAlcolizzata"mi aveva mandato un'immagine. Curiosa di sapere cosa fosse l'aprii: era una foto di Vittoria che dormiva con le gambe addosso a qualcuno. Lo riconobbi subito e risposi: <Hahahahaha, mi dispiace Ema>.
In quel momento arrivò Don Giuseppe e tutti noi animatori dovemmo entrare nella casa canonica per fare la riunione. Spensi il cellulare e lo seguii. La riunione durò circa due ore e ci demmo appuntamento alle 16:37 del sabato.
Uscita dalla casa canonica riaccesi il cellulare e vidi che Emanuele mi aveva mandate tre messaggi attraverso il cellulare di Vittoria: <Si è svegliata>, <Mi sta picchiando>, <Aiuto>. Risi e scrissi: <Divertitevi anche per me a Bolzano e mi raccomando Emanuè, controllami Vittoria>.
Alzai gli occhi dal cellulare e vidi che Nicole, la mia migliore amica, mi chiamava: <È arrivato mio padre> disse. Entrammo e dopo pochi minuti arrivammo a casa. Salii in camera, mi disattesi sul letto e accesi la Tv. Feci un po' di zapping tra i canali e trovai un film stupendo, che cercavo da tanto: Prince of Persia. Ogni volta che lo rivedo mi batte forte il cuore. Il fatto che un ragazzo di strada, grazie al suo coraggio, riesce ad entrare nella famiglia reale mi ha sempre fatto pensare che noi non siamo destinati ad essere ciò che siamo in eterno. "Scriviamo noi il nostro destino" in base alle nostre scelte, alle nostre azioni e alle nostre decisioni. Ed è, in effetti, la morale di questo film. E poi le avventure del principe Dastan insieme alla principessa Tamina per salvare il pugnale e il loro amore mi fa sempre commuovere. Una volta finito ebbi voglia di vederlo ancora, e ancora e ancora e ancora, altre infinite volte. Vidi l'ora: 12:15. Così andai in cucina e aiutai mia madre a preparare il pranzo e, dopo aver mangiato, salii in camera e accesi il cellulare e vidi che Emanuele mi aveva mandato un messaggio: <Una sera vuoi venire con me e Vittoria a Telese?> Gli risposi di sì e poi mi distesi e dopo aver avviato l'album del mio cantante preferito mi addormentai. Mi svegliai un paio di orette dopo e decisi imparare i balli del Grest 2016. Solo in quel momento mi rimbombarono in testa le parole dell'ortopedico e mi riggettai sul letto e mi misi a leggere. Viaggiare in un altro mondo, un mondo fantastico dove tutto va secondo i miei piani, fu l'unica cosa che mi impedì di pensare e di soffrire. Dopo tanti anni soffrivo ancora come il primo giorno e a mano a mano che passò il tempo, mi convinsi che non l'avrei mai superato. Lessi ancora una volta delle eroiche gesta di Eragon Ammazzaspettri e della sua dragonessa Saphira, del coraggio della regina Nasuada e dell'affetto che scorreva tra Katrina e suo marito Roran. Lessi finché non vibrò il telefono: era un promemoria che mi ricordava di dover andare a lezione di recitazione. Recuperai il copione, mi misi le scarpe e mi incamminai verso il teatro. Entrai e vidi che le mie amate insegnanti erano già lì e, dopo averle salute con una bacino sulla guancia, mi andai a sedere al mio posto e cominciammo a recitare. Alla fine, dopo i numerosi complimenti fatti dalle mie insegnanti, tornai a casa.*Mi espacio*
Ciao a tutti pandini/e.
Scusate il ritardo ma ecco a voi io terzo capitolo. Vi invito a lasciare una stellina e un commento per dirmi se vi è piaciuto o meno il capitolo e a dirmi se qualcuno di voi ha mai visto Prince of Persia o letto Brisingr.
Bacio e ciao pandiniii
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It's My Life
RandomEra un uomo molto simpatico ma solo il nome mi bastava per odiarlo. Tuttavia non ci riuscivo: non mi sembrava giusto scaraventare su di lui tutta la rabbia che quelle sette lettere mi suscitavano. Probabilmente lui era in grado di capirmi, probabilm...