Chiusi gli occhi e ripensai alla serata appena trascorsa. Pur essendo fidanzato ha cercato di riavvicinarsi a me in tutti i modi possibili... È stato disgustoso.
*Bip bip*
Presi il cellulare e lessi un "hey" da parte sua... Oddio mo gli sbrocco!
"Ma sei serio? Dopotutto quello che è successo hai anche avuto il coraggio di invitarmi ad uscire e di scrivermi un semplice "hei"? Hai idea di quante emozioni mi hai provocato? Di quanto dolore e quanta gioia allo stesso momento? No, tu non lo sai... Non lo sai. Ed ora và via, sparisci dalla mia vita una volta per tutte." Scissi queste parole tutte di getto, senza soffermarmi a riflettere su cosa avrebbero provocato. Non mi importava, non importava più nulla se non lasciarmi tutto alle spalle e ricominciare una nuova vita. Spensi il cellulare e mi misi sotto le coperte.
<Ilariaaaaaaaaa, sono le sei e mezzaaaaaaa>urlò madre. Oddio è il 15 settembre, primo giorno di scuola. Indosso un jeans neri strappato a vita alta e una T-shirt bianca e nera, ai piedi Vans nere. Mi trucchi leggermente, presi lo zaino e mi recai alla fermata del pullman. Appena arrivai, gettai le braccia al collo del mio gemellino e subito dopo mi raggiunse Antonio. Gli voltai le spalle e passai a salutare tutti gli altri ragazzi. Sapevo di essere stata cattiva ma era semplicemente una corazza per proteggermi.
Solo in quel momento notai uno strano ragazzo seduto sulla panchina della fermata dell'autobus. Ero molto imbarazzato, mi faceva quasi pena. Così mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui, gli porsi la mano e mi presentai con un sorriso sulle labbra.
<Emiliano> mi rispose e mi strinse la mano. Appena le nostre pelli entrarono in contatto sentii una strana sensazione allo stomaco. Cosa mi stava succedendo?
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It's My Life
De TodoEra un uomo molto simpatico ma solo il nome mi bastava per odiarlo. Tuttavia non ci riuscivo: non mi sembrava giusto scaraventare su di lui tutta la rabbia che quelle sette lettere mi suscitavano. Probabilmente lui era in grado di capirmi, probabilm...
