Capitolo 3

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Ieri nel vedere quel ragazzo dai capelli spettinati fissarmi mi incatenai con lo sguardo ai suoi occhi marroni, mentre lui scrutò i miei verdi. Improvvisamente spezzò il contatto iniziando a guardare l'orologio e fece per aprire bocca ma lo interruppi.
《Si lo so, è tardi.》
《Non devi andare a casa?》
《No!》 Dissi frettolosamente e lo vidi un po titubante.
Fece per aprire bocca ma lo fulminai subito. So che avrebbe voluto farmi domande del tipo ma non hai una casa? E i tuoi genitori??
Ero sicura che se ne stesse per andare invece si tirò i capelli e si mise vicino a me.
《Bello il mare eh!》
Wow. Molto emozionante. Dopo le mille considerazioni che ho fatto io lui se ne esce così. Senza emozioni.
Che poi era buio. Dove lo vedeva il mare?
Feci per alzarmi ma lui mi prese il polso e mi fece risedere.
《Comunque io sono Lorenzo》 riprese parola dopo un po.
Mi limitai ad ammirarlo, senza trapelare emozioni, per immagazzinarne i lineamenti, proprio come fosse un paesaggio.
Era veramente bello.
Una folata di vento fece arrivare il suo profumo nelle mie narici, chiusi gli occhi, inebriata e quando li riaprì lui mi guardò visibilmente confuso.
Mi limitai a dirgli:《È più che bello.》 E me ne andai, lasciandolo lì, seduto in quel posto che tanto amo.
Arrivai a casa, poco distante dal mare. I miei genitori ormai sono abituati al fatto che io torno tardi. Nonostante siano sempre preoccupati poiché come ieri, torno verso l'1 di notte e che è buio, si fidano di me.
Quel ragazzo mi è rimasto stampato nella mente.
Apro gli occhi e sono nel mio letto; sono le 11.
Ammiro un po la mia stanza piena di mie foto mentre ballo o foto di paesaggi.
Certo, fare una foto a quel "paesaggio" ovvero quel ragazzo e appenderla in camera avrebbe impreziosito la collezione.
No aspetta. Ma cosa sto dicendo?? Poteva essere chiunque. Mi alzo dal letto e scendo in cucina a fare colazione velocemente e poi saluto i miei genitori.
Decido di riandare al mare.
Mi lavo, mi vesto, mi faccio una coda alta al volo e apro la porta di casa; ma prima che la possa richiudere mio padre la blocca.
《Entra》 mi dice freddo.
Siamo seduti in salone, io mamma e papà; mio fratello ha 19 anni, è stato adottato ma io lo considero mio fratello di sangue. Ora lui è a lavoro.
《Siamo molto preoccupati per te -prende parola mia madre- Esci tutto il giorno ma sei sempre al mare, sola... Non hai amici, torni tardi, non parli più con noi... ecco sei cambiata...》
《Si che ho amici!!》 Quasi ringhio io.
《Carlotta? -stavolta è mio padre a prendere parola- Va bene ma oltre a lei non conosci anima viva... è come se fossi imprigionata in una bolla al cui interno ci sono solo la tua migliore amica, un paio di scarpette e delle foto... Non stai più vivendo.》
Dopo quest'ultima affermazione mi alzo dal divano ed esco non badando ai richiami dei miei genitori sbattendo la porta.
Ma cosa vogliono? Non decidono loro la mia vita.
Il mio cellulare vibra, oggi ho deciso di portarlo con me. È Carlotta.
《Pronto?》
《Giulia dove sei? Devi venire subito. Oppure vengo io. Sei al mare vero?》 Lei mi capisce meglio di chiunque altro. Capisce quando sono triste. Quando ho bisogno di compagnia e quando non ne ho; ma lei c'è sempre lo stesso.
《Si sono qua》
Riattacca e appena arrivo, mi siedo al solito posto, il mio piccolo rifugio. Sento spingere la mia testa in avanti, mi giro di scatto ed ovviamente è Carlotta. La saluto prendendole una guancia e stritolandola. È sempre così fra noi. Mai gesti dolci, solo prese in giro, ma infondo ci vogliamo bene.
《Allora cosa devi dirmi? Sembravi così euforica》
《1. Non ero euforica. Tu mi conosci meglio di tutti e sai che non sono un'oca.
2. Ecco c'è un ragazzo...》
《Ti sei fidanzata??》 Quasi urlo
《Beh si..》
《Come si chiama? Numero di scarpe? Quanti anni ha? Quanto è alto? Dove abita? Ti ha fatta soffrire?》
La sua risata interrompe la mia lunga lista di domande. 《Si chiama Francesco Pierozzi, porta 46 di scarpe, abita a Tarquinia, ha 24 anni e no..Non mi ha fatta soffrire.》
《Cosa? 24 anni?》
《Lo so, ha 7 anni più di me ma...Io lo amo e lui lo stesso..》
La interrompo subito. 《Spero che sia una cosa seria e che non ti faccia soffrire... lo dico soprattutto per lui altrimenti presto si ritroverà la macchina incendiata.》
《Ahahahahah. Comunque stasera tu vieni a cena da me.》
《Ci sarà anche lui vero?》
《Già...come sei perspicace! Non pensavo fossi così intelligente》le copro la faccia con la mano e la spingo indietro.
《Non voglio fare il terzo incomodo.》
《Non voglio che tu stia sempre sola.. e poi almeno puoi accertarti del fatto che mi ami veramente ..》Mi risponde.
《1. Non sono sempre sola -sa che odio questo questo genere di discorso- 2. Credo che verrò... ma farò un salto per vedere se è un tipo con la testa sulle spalle che non ti faccia soffrire.》
《Mmh... dai! Gli chiedo se fa venire un amico》
《NO! -Mi affretto a dire- è una serata vostra.. e poi non mi va》
《Devi finirla. Non esci da mesi e gli unici uomini che vedi sono tuo padre e tuo fratello! Vieni o ti faccio rapinare e caricare su un furgone che poi ti lascia direttamente a casa mia.》
《E va bene...》rispondo esausta e ormai senza speranze.
La vedo digitare un numero sul telefono. 《Cosa fai??》 Non mi risponde e inizia a parlare. 《Stasera. Fai venire un tuo amico. Non mi importa chi sia.》 E attacca.
《Ma come sei dolce con il tuo ragazzo!》la prendo in giro
《Ahh stai zitta!》 Ehh ti pare che mi risponde bene!
《Comunque -riprende parola- ha detto che verrà un suo amico... fa parte di una band sai? Suona la chitarra, solo che ora la band è un po in "crisi" perché il cantante ha intenzione di abbandonarli.. ma vabbe》
《Hai capito carlottina!! Con un chitarrista!》
《Idiota!》ovviamente sempre molto carina e dolce.

Pov's Francesco

《Dai Lore, forse vederti con un'altra ragazza ti aiuterà a capire se Laura è veramente "quella giusta" per te.》
《Si ma poi si incazza》
《Ma scusa, siete in pausa non deve rompere》 mi limito a dire
Sembra stia pensando a ciò che gli ho appena detto.
《Poi scusa -riprendo io- l'hai anche beccata con Riccardo..》
《Per favore -mi interrompe- non parliamone》
Non lo ha ancora perdonato del tutto anche se è successo quando si sono presi questa stramaledettissima pausa che sta solo facendo impazzire Lorenzo.. che poi in realtà a lui sembrava non importare molto il fatto che ha beccato Laura e Riccardo insieme.. più che altro gli ha dato fastidio che Riccardo non glielo abbia detto.
《Sai che ti dico -riprende entusiasta Lorenzo- hai ragione. -dopo qualche minuto ricomincia a parlare- Poi ieri... ho "conosciuto" una ragazza al mare...》
《Oohh! Lorenzino innamorato!》
《Non ho detto questo idiota!》mi da un pugno sulla spalla che sento molto poco.
《Come si chiama?》 Riprendo io
《Non lo so. Ma era così bella. Bionda, occhi verdi. Era sola, sembrava immersa nei suoi pensieri. Era... strana. Quando le ho detto che l'avrei accompagnata a casa mi ha risposto con un no quasi spaventato ma decisivo e immediato.
Era stranamente... stupenda?》
Lo guardo facendo lo sguardo innamorato alzando le sopracciglia e tutto ciò che mi arriva in cambio è una manata sul viso. 《Ahiaa! Mettitelo un altro anello no? -dopo un po di massaggi sul viso fra le risate di Lorenzo e le mie maledizioni prendo il cellulare- chiamo carlotta allora e confermo la tua presenza.》
《A proposito -fa uno sguardo che è un miscuglio fra malizia e furbizia- come va con la piccola carlottina?》
《Guarda che anche la sua amica ha 17 anni eh! -quasi ringhio- e poi è la MIA piccola!》

Pov's Giulia

Squilla il telefono di Carlotta e lei risponde 《Ei...come si chiama? Ah..okay a dopo》e riattacca
《Hai fatto passi avanti.. almeno gli hai detto ei!》 La derido ma lei sembra non badarne e inizia a parlarmi
《 Si chiama Lorenzo -mi irrigidisco subito nel sentir pronunciare questo nome- e ha...25 anni..suona anche lui la chitarra nello stesso gruppo di Fra》 mi dice titubante
《26 anni? Scherzi! No aspetta.. si chiama Lorenzo?》la sua faccia è confusa anche perché sto dicendo tutto in modo molto veloce. Subito mi torna in mente il ragazzo di ieri sera. Non può essere lui, non può essere l'unico Lorenzo nel mondo!
《Si.. perché lo conosci?》si al mare mi stava per far prendere un infarto e mi stava per accompagnare a casa ma avevo paura fosse tipo un pedofilo sai!!
《Mmh..non mi sembra..comunque se ci succede qualcosa anche perché siamo sole in casa con due ragazzi più grandi io ti uccido...sempre se non lo fanno prima loro...》
《Ah ecco mi sembrava strano che lo conoscessi.. dato che non hai una vita sociale comunque tu guardi troppi film.》
Dopo questa mi fingo scocciata e nonostante i suoi tenativi di abbracciarmi la respingo.
Rimaniamo in silenzio a fissare il panorama che si diffonde oltre i nostri occhi verdi e che il mare offre. Dal silenzio la mia voce si fa sentire come un sussurro 《Lo faccio solo per te.》

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Scusate per l'attesa... ecco il capitolo!
Come andrà a finire la cena a 4? Lo saprete nel prossimo capitolo!💞

Dance like life landscapes. (Dear Jack)Where stories live. Discover now