Capitolo 8

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La sveglia suona alle 9.30 come un gallo impazzito e io completamente distrutta mi affretto a spegnerla. Mi alzo svogliatamente dal letto e ancora con tutti i capelli spettinati scendo a fare colazione e trovo leiner già pronto. 《Nervosetto eh?》Chiedo vedendolo fare avanti e indietro per la cucina mentre apro il frigo 《zitta tu.》risponde frettoloso. 《Ei marsh, devi stare tranquillissimo capito?》
Lui sbuffa e mi abbraccia. 《Capito.》 Mi risponde
Mi faccio una doccia veloce e mi vesto poi mi faccio una treccia e metto un po di mascara. 《Mi farai fare tardi così!!》 Esclama brontolando
《Pronta!》Esclamo mentre scendo le scale e lo trovo a fare ancora avanti e indietro. Alzo gli occhi al cielo 《smettila, mi stai facendo venire il mal di testa.》Non mi risponde, esce di casa e io lo seguo. 《Marsh..》 lo chiamo mentre cerca le chiavi della macchina nei suoi jeans. 《Che vuoi?》 Mi ripsonde brusco; gli porgo le chiavi e sussurra un "grazie".
《Allora? Dove abita questo tizio??》
Chiede innervosito mentre mette in moto. 《A Montefiascone.. ma devi andare a casa di Carlotta poi seguiamo lei che è in macchina con il ragazzo che sa la strada.》

Siamo arrivati.
Scendiamo dalla macchina e vado verso Carlotta 《Mamma mia giù oggi sei proprio brutta.》Mi dice. Faccio finta di essermi offesa e vado verso la porta a braccia conserte《fai come ti pare!》urla lei. 《Certo che sei prorpio stronza!》 Vado verso di lei ridendo e le metto una mano sulla faccia spingendola indietro. Che momenti emozionanti. Poi lei vede leiner e corre a salutarlo mentre io in modo cauto saluto il suo ragazzo.
Poi una volta che carlotta si stacca da lui, Leiner si presenta a Francesco, che durante l'abbraccio con mio fratello osservava la scena con sguardo geloso e fulminante, e viceversa. 《Tranquillo Francesco -prendo parola- non te la ruba mica Carlotta.. si conoscono da tanto tempo ormai!..》
Francesco sorride e mette un braccio sulle spalle di Carlotta, che gli sorride. Che carini che sono.
Sono davanti alla porta mentre gli altri mi stanno dietro. Perché devo suonare io? Perché devo essere io a vederlo per prima?《Ti muovi giù?》 Parla Carlotta. Mi trema quasi la mano e con timidezza spingo il pulsante del citofono. La porta piano piano si sta aprendo e lo troverò li. Davanti a me. Con quelle calde braccia. Invece quando la porta si spalanca non trovo Lorenzo. C'è una ragazza mora, un po più bassa di me e carlotta e sicuramente più grande che ci invita ad entrare.《Stanno già facendo le prove..》 ci dice. 《Ah okay. Leiner vieni..》prende parola Francesco
《Ma noi possiamo scendere?》 Chiede Carlotta vedendoli scendere le scale. 《Non credo.. vabbè dai c'è Laura.. potete tranquillamente chiacchierare.》Laura sorride a Francesco e viceversa e Carlotta osserva la scena con la faccia quasi disgustata. Improvvisamente si sente il rumore di una batteria che fa tremare il pavimento. Ci mettiamo sedute sul divano. Dopo minuti di silenzio questa Laura inizia a parlare 《Allora.. io sono Laura, ho 20 anni e sono la ragazza di Lorenzo, anche se in questo ultimo periodo siamo in pausa ma.. Non per molto ancora》 finisce la sua presentazione con un sorriso a 32 denti. Vedo Carlotta spalancare gli occhi e guardarmi con la bocca aperta. Io non ho idea di come appaio esternamente. A quelle parole il mio cuore si è bloccato e per qualche secondo ho smesso di respirare. Non ci posso credere. Tutto ciò che mi aveva detto, "voglio che tu sia il mio presente.... e futuro" erano solo grandi cazzate. Sento che potrei scoppiare. L'unica cosa che voglio fare è uscire da quella dannata porta ma il mio corpo rimane fermo,immobile. Nella mia testa ci sono io che esco sbattendo quella porta ma il mio corpo non reagisce. 《Va.. tutto bene?》 Chiede Laura. La guardo e sono sicura che sembro uno zombie. Ma infondo lei non ha colpe. È lui che mi ha illusa. Inizia a parlare Carlotta 《Ehmm.. noi abbiamo 17 anni. Io sono Carlotta, lei è Giulia.》
《Vi conoscete da molto?》 Chiede.《eh si.. -dice Carlotta guardandomi proccupata dato che non ho cambiato espressione e sono 5 minuti che sembro un trans - 13 anni.》
È calato il silenzio e Carlotta continua a guardarmi. Vorrei girare la testa per vedere la sua espressione ma proprio non ci riesco non sento più niente. Non riesco a muovermi. 《Scusa un attimo dobbiamo andare in bagno》 dice Carlotta. Mi prende e mi alza dal divano. Ora riesco a muovermi. Mi trascina in bagno e chiude la porta a chiave. 《Io lo sapevo- inizio a parlare con le lacrime agli occhi- lo sapevo che non mi sarei dovuta fidare.》
《Ha detto che sono in pausa... nessuno si rimette insieme dopo le pause..》cerca di rassicurarmi
《Ma mi ha mentito comunque!! Capisci? Magari.. Mi sta usando solo per farla ingelosire e..》
《Nonono- mi ferma Carlotta- stai dando di matto cara. Io ho visto. Tutti hanno visto. A cena a casa mia non faceva altro che guardarti e sorridere.》una lacrima mi riga il volto seguita da altre che creano un solco sul mio viso. Inzio anche a singhiozzare. Mi prende la testa fra le sue mani e mi dice 《senti. Tu ora esci fuori e non fili assolutamente per nessuna ragione Lorenzo. Lui ti parla lo ignori. Deve capire da solo.》
Faccio velocemente su e giù con la testa e subito dopo mi abbraccia. 《Ho il mascara colato?》 Le chiedo ancora singhiozzando. 《Hahaha si, sembri un panda. Aspetta.》 Mi dice. Tira fuori dai jeans il mascara e me lo mette dopo essermi sciacquata la faccia. 《Grazie.》 Le dico. Lei mi sorride e usciamo dal bagno. Laura è visibilmente confusa. Si sente un rumore proveniente dalle scale. Ci giriamo verso esse ed è proprio lui. Lorenzo. 《Ei, ciao!》 Ci saluta. Poi mi guarda e sorride. Io non riesco a resistergli. Carlotta tossisce e subito dopo smetto di fissarlo abbassando lo sguardo. Entra in una stanza e ne riesce con le braccia piene di oggetti musicali.. Laura va in suo soccorso 《No lascia perdere.》 Dice freddo. Va verso le scale e sta per cadere. Ho capito che non lo devo filare ma così si ammazza. Vado verso di lui e prendo qualche cassa. 《Grazie.》 Mi dice sorridendo. Non rispondo. Non lo guardo nemmeno. Poso tutto e scappo di sopra. Carlotta alza gli occhi al cielo appena risalgo. Laura ha iniziato a guardarmi male, quasi schifata. Ma che vuole questa. Gia mi ha rotto. 《Quindi fate le superiori..?》 Inizia a parlare con quella voce che a me sembra tanto quella di un'oca strozzata. 《Il classico.》 Rispondo
《Oh! Anche Lorenzo ha frequentato il classico! Ed anche io ovvio. È li che ci siamo incontrati!》
《Oh ma che carini!!!-la interrompo io- e.. da quanto è che state insieme?》Chiedo fingendomi interessata quando in realtà vorrei solo prendere un quadro e darglielo in testa.
《Da.. 5 anni!》 Dice dopo aver contato con le dita delle mani. Ad ogni dito che toccava pensavo a quanto Lorenzo non mi abbia detto. Se ci penso io non so nulla della sua vita e lui non sa nulla della mia. Abbiamo ancora molto da scoprire l'uno dell'altra.

Dance like life landscapes. (Dear Jack)Where stories live. Discover now