Ecco, mio caro diario, hai capito bene, anche la ragazza ribelle che risponde male tutti ha le sue debolezze. Marco è da sempre stato una fissazione, mi condiziona in pieno. Non esce lui, non esco io, è nervoso, allora lo sono anche io. Non so come spiegarti ma per me conta molto, anche se non mi ama e mi ha sempre fatta stare male. Come quando esco per divertirmi e torno a casa piangendo. Ma poi mi basta sbattere la porta della stanza, prendere quelle dannate cuffiette e mi sento già decisamente meglio. Ma la mia unica salvezza è sempre stata scrivere, anche frasi insensate che apparentemente descrivevano il mio stato d'animo, mi faceva stare bene. Scrivere è sempre stata una via di fuga, potevo scrivere di me e Marco come una coppia felice, potevo cambiare tutte quelle piccole cose che avrebbero creato un mondo tutto mio, che nessuno avrebbe mai potuto nemmeno intravedere e giudicare. Poi ho capito che la vera soluzione era lasciarlo perdere, anche se non mi è mai piaciuto arrendermi, io dovevo farlo per me stessa. Ero diventata troppo ossessiva e lui sapendolo era ancora più stronzo nei miei confronti ed io mi sentivo sempre più sola, tanto da pensare che per risolvere il problema dovevo sparire. Volevo andare via, cancellare la mia esistenza e iniziai a tagliarmi per uccidermi a poco a poco. Ma quanto potevo essere stupida? I miei erano deliri, lo facevo senza pensare, ma è un vero e proprio sbaglio, scrivermi il suo nome sulla pelle non lo avrebbe portato da me.
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Mio caro diario
General FictionCaro lettore, sei appena entrato tra le pagine della mia vita e quindi se pur astrattamente, ne farai parte. Non ti prometto che, questo racconto sarà in grado di soddisfarti in pieno ma ti garantisco che farai un tuffo in tutto quello che mi circon...