Beep-Beep sento suonare la sveglia alle 7:00 . Oggi è il gran giorno, il mio primo giorno di liceo. Sono felice, ma allo stesso tempo molto spaventata. È la prima volta, che consumo la mia colazione in fretta e subito dopo corro a lavarmi e a vestirmi. Per "la grande" occasione decido non utilizzare il mio solito outfit e quindi, opto per un paio di jeans bianchi a vita alta, strappati al ginocchio, con un crop top a righe nere e bianche, ai piedi, decido di indossare delle vans nere classiche, per spezzare un po'. Non mi trucco mai, ma oggi, per assumere un'aspetto diverso decido di applicare un po di mascara. Appena termino di prepararmi, scendo le scale il più veloce possibile, ma vedendo che Harry non c'è rallento un po' e mi vado a sedere sul divano, per aspettarmi. Di solito per andare a scuola usavo il pullman, ma quest'anno,dato che il mio liceo è poco distante dal suo, mi porterà a scuola in macchina. Dopo minuti interminabili, ecco finalmente Harry scendere le scale. È vestito come il suo solito, ovvero jeans neri attilati, che esaltano le sue lunghe gambe, una maglia nera e degli stivali del medesimo colore, molto spesso, per il suo modo di vestirsi viene preso in giro dalla mamma e da Niall, ma lui in maniera poco elegante, rivolge loro il dito medio. Come al solito, inizia a prendermi in giro, dicendo che il mio outfit assomiglia a quello di una gelataia. Lo ignoro, come al solito. E dopo questo piccolo, ma lo ammetto, un po' simpatico insulto, saliamo in macchina. C'è un grande, immenso, silenzio imbarazzante, ed io in preda al panico, decido di romperlo chiedendo ad Harry: "Com'è stato il tuo primo giorno di liceo?" Lui, all'inizio, mi guarda un po' perpelesso, ma subito dopo fa un grande sorriso, oserei dire incoraggiante, che esalta le sue fossette e risponde: "Devo essere sincero? Beh... allora il primo giorno di liceo, fui cacciato, perché chiamai ~puttane~ un gruppo di ochette, che per via dei miei bellissimi occhi verdi e delle mie magnifiche fossette, non mi toglievano gli occhi di dosso e facevano anche delle battutine squallide su di me... Conclusione? Semplice! È andato una merda! Ma è stato molto divertente raccontare l'accaduto al preside!". Rimango un po' sconvolta, ma lui mettendomi una mano sulla coscia, mi dice: "Sorellina, sei una ragazza bella, solare ed intelligente... Vedrai che andrà bene. Ah... E se qualcuno dovesse fare il cretino con te, non esitare a chiamarmi... Così potrò sistemarlo per bene". A quelle parole rimango un po' spaventata, ma soprattutto sorpresa perché non è da Harry fare il responsabile e il protettivo, ma gli rispondo: "Grazie fratellone... Ci vediamo dopo". Così, detto questo mi lascia davanti l'ingresso ed io mi avvio verso la porta, per cercare di affrontare al meglio questo primo giorno.
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Sex, crime and love.
Romance[...]non avrei mai immaginato che la mia vita potesse diventare una storia simile a quelle che avevo letto.