''Che film noioso.'' disse Zoro sbadigliando all'uscita del cinema
''Non era noioso. A me ha fatto commuovere.'' fece notare Usopp al ragazzo dai capelli verdi
''Che pappamolle ti commuovi per film del genere.'' rise di nuovo Zoro di lui
''Fratelli calmatevi, siamo appena usciti dal cinema ed é tardi sono le undici di sera.'' stava cercando di tranquilizzarli Franky
''Beh io ora vado al ristorante per aiutare a chiudere.'' disse Sanji accendendosi una sigaretta e girandosi per incamminarsi ''Ci si vede mia dolce dea.'' continuo a parlare in modo dolce verso Nami, a quel punto la ragazza gli sorrise in modo falso e prendendo il telefono in mano per scrivere un messaggio a sua sorella.
''Beh anche io devo andare. Franky mi accompagni?'' chiese Robin e il ragazzo annui.
''Possiamo fare la strada con voi?'' chiesero in coro Chopper e Usopp
''Ma voi due non abitate dall'atra parte della cittá?'' Franky era shoccato della richiesta e allo stesso tempo irritato perché voleva passare il tempo rimasto con la sua ragazza prima di salutarsi.
''Beh, il fatto é che oggi vado a dormire da mio padre e Chopper viene con me perché dobbiamo finire un progetto.'' disse Usopp giustificandosi .
''Ok, venite.'' concluse Franky e i due si incamminarono con la coppietta.
''Me ne vado anche io. Ciao.'' saluto Zoro incaminandosi anche lui.
A quel punto rimasero solamnte Nami e Rufy che stavano guardando i loro amici mentre se ne andavano.
Quando Nami alzó la testa guardo per qualche secondo Rufy che stava sorridendo guardando un opuscolo di un ristorante. In quel momento non sapeva che cosa fare, se salutarlo e andarsene anche lei da sola o chiedere a quel strambo ragazzo di fare la strada con lei, la veritá era che aveva paura di incamminarsi di notte da sola. Ma anche se aveva paura non voleva chiedere niente a nessuno, nemmeno una stupidaggine del genere, cosí prese la sua decisone.
''Beh, siccome gli altri se ne sono andati meglio se mi incammino verso casa anche io.'' disse con voce tremante la ragazza
''Perché? Non ti piace stare in mia compagnia?'' chiese Rufy piegando la testa dal lato destro
''No, non é questo, ma pensavo che volessi andartene via anche tu.'' si giustifico lei
''Beh avrei voluto stare di piú fuori ma se vuoi andare va bene.'' gli sorrise lui
''Ok'' rispose delusa Nami, ad un certo punto peró vide il ragazzo che diventó serio e si sorprese quando inizió a parlare.
''Peró ti accompagnio. Non ti lascio da solo per le strade di San Francisco.'' Non appena Nami sentí uscire dalla bocca del ragazzo la delusione dentro di lei scomparve lasciando spazio alla pura felicitá.
Mentre camminavano per le strade della cittá iniziarono a parlare del piú e del meno, iniziando a conoscere molte piú cose l'uno dell'altra.
''Senti Nami ti posso fare una domanda?'' chiese il ragazzo
''Certamente'' rispose lei sorridendo
''Ho saputo che vivevi qui quando eri piccola e poi te sei andata. Come mai sei ritornata? O meglio perché te ne sei andata?'' quando Nami senti la domanda del ragazzo si rabbuió all'improvviso, non sapeva esattamente che cosa rispondere, ma sapeva per certo che non voleva che il suo passato tornasse indietro. Gli unici che sapevano la veritá erano Genzo e sua sorella Nojiko da cui si era separata per cercare di dimenticare, anche se invano.
''Beh.....Il motivo per cui me ne sono andata é mia madre. É l'unica cosa che ti posso dire, non voglio ricordare.'' disse lei cercando di chiudere la situaione
''Va bene, non apriró piú il discorso, ma sappi che chiudersi in se stessi non fa bene. Da quando ci siamo conosciuti mi sembra che molte volte ti chiudi in te stessa e crei una specie di guscio per proteggerti e ci sono volte in cui ti diverti come una matta. Sappi che se hai bisogno di qualcosa io ci sono.''disse il ragazzo sorridendole. Nami lo fissó per qualche secondo, non riusciva a capire come un tipo come Ruffy giocherellone e amante del cibo riuscisse a capire che qualcosa la turbava, ma dentro di se sapeva che lui guardava oltre l'apparenza.
Per il resto del cammino ridevano e scherzavano dei loro professori.
Nel frattempo dall'altra parte della cittá Sanji stava entrando nel ristorante di suo zio dalla porta sul retro per entrare in cucina
''Sono arrivato.'' salutó tutti i cuochi della cucina che stavano pulendo
''Qui in cucina abbiamo quasi finito, peró c'é bisogno di aiuto in sala per chiedere.'' disse uno dei capipartita al biondo. Non appena il ragazzo superó la zona della cucina trovandosi davanti la porta per entrare in sala senti della musica. Quando apri la porta il volume della musica si fece piú alto e guardando verso il palco della sala vide una ragazza che stava ballando. Aveva dei capelli castani, lunghi e mossi, decorati da una rosa rossa, aveva la carnaggione un pó scura. Il vestito che indossava le scendeva sul corpo in modo armonioso. Non appena la vide rimase incantato dal suo fascino non era come le altre ragazze, si rese conto che non reagí come al solito ma in modo piú normale del solito.
''Hey, chi é quella ragazza che stá ballando?'' chiese ad uno staggista cameriere che stava mettendo via le posate
'''Lei é la nuova ballerina, fará qualche spettacolo di ballo. É arrivata oggi chiedendo se poteva lavorare qui come ballerina per un periodo, cosí Zef ha fatto una prova e quando lei ha finito l'ha assunta'' disse il giovane cameriere
''Invece di startene li impalato ti conviene mettere a posto'' disse una voce chiara e pesante dietro di Sanji
''Sei il solito lagnoso'' disse Sanji mentre iniziava ad alzare le sedie e appoggiarle sui vari tavoli
''Lo sai pensavo che non appena hai visto la nuova ballerina saresti andato da lei. Che ti prende?'' chiese l'uomo accarezzandosi la barba bionda. Indossava la divisa da cuoco con soppra cucito il nome Zef, aveva un cappello cilindrico in testa, era abbastanza robusto e dimostrava di essere sulla quarantina di anni. Era il proprietario del Baratie, un ristorante che oltre ad offrire pietanze di qualitá migliore rispetto a tutti gli altri ristoranti della cittá, offriva anche spettacoli di intattenimento come concerti, balli, spettacoli teatrali e di comicitá. Era anche lo chef della cucina, nonché zio adottivo di Sanji, che insegno tutti i segreti della cucina al ragazzo fin da piccolo.
''Non mi prende niente, sono solo stanco. Quanto avete lavorato oggi?'' chiese
''Abbastanza. Infondo questo ristorante é il primo in classifica tra tutti quelli di San Francisco non ti pare!? Vado a chiudere la cassa, tu finisci qui e andiamo''
Passata mezz'ora Sanji e lo staggista rimasti gli unici in sala finirono di pulire e anche la musica che c'era terminó non appena la ragazza spense la console del dj, a quel punto dirigendosi verso la sua borsa inciampó su un'asse di legno del palco. Sanji sentendo un tonfo dietro di lui si giró verso il palco e vide la ragazza per terra, cosí si diresse verso di lei e le porse una mano per alzarsi.
''Grazie, sei molto gentile. Ho fatto una figuraccia'' disse lei mentre prese la mano del ragazzo per rialzarsi
''Non preoccuparti. Ti sei fatta male?''
''No tranquillo. Comunque io sono Violet.'' si presentó lei guardandolo negli occhi
''Sanji. Ho sentito che sei una nuova ballerina. Spero che ti troverai bene qui.''
''Si, sono tutti molto accoglienti fin da oggi a quanto pare. E tu invece sei un cameriere?''
''No io sono un cuoco. Ma siccome ci sono pochi camerieri devo fare anche questo. Anche se oggi non c'ero'' disse lui in tono schifato
''Beh, ti sono grata per prima, ma ora dovrei andare a casa. Ci si vede'' lo salutó per poi andarsene via
''Beh, ci si vede.'' le sorrise di rimando
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Avventure adolescenziali
FanficUn gruppo di ragazzi che vivono la propria vita tra scuola, amicizia e amore. Due ragazzi che scopriranno i propri sentimenti.