"We keep this love in a photograph
We made these memories for ourselves."Era appena iniziata la primavera quando conobbi Luke.
Mi trovavo ad una festa poco lontana da casa mia, accompagnata da Meredith, la mia unica amica.La festa era molto semplice, la luce era soffusa e la musica alta, ma era ben lontana da quelle feste a cui i tuoi genitori ti impediscono di andare. L'aria era respirabile, senza l'odore del fumo che ti scorticava i polmoni, e la maggior parte dei ragazzi erano sobri. Poteva considerarsi un miracolo.
Ero seduta sul divano, con i gomiti sulle ginocchia che dondolavo piano, quando Meredith mi affiancò porgendomi un bicchiere dal contenuto rossastro.
- Spero per te che sia qualcosa di decente. - mormorai portandolo alle labbra.
- Hemmings ti sta fissando. - disse dandomi un colpetto con le spalle.
- Chi?! - chiesi con voce stridula mentre la bevanda mi bruciava la gola più di quanto mi aspettassi.
Non capì la vera origine del mio tono di voce e mi lanciò uno sguardo eloquente.
- Qual è? - chiesi dato che non avevo mai sentito quel nome prima.
Mi indicò un ragazzo alto e dai capelli biondi che se ne stava appoggiato ad una delle colonne del salotto, il suo sguardo era realmente rivolto verso di noi ma non c'era niente che confermasse il fatto che stesse fissando proprio me.Quando riportai lo sguardo su Meredith stava gesticolando in maniera bizzarra per dirmi di andare da lui.
- No. - esclamai appiattendomi contro lo schienale del divano.
- Allora lo faccio venire qui. - disse lanciandomi un sorriso di sfida.
Mi alzai di scatto e la sorpassai con un occhiata truce, prima di dirigermi verso il ragazzo dal sorriso sghembo che aveva visto tutto.Mentre camminavo sentivo ogni cellula del mio corpo opporsi, non ero quel tipo di persona estroversa a cui piaceva fare nuove conoscenze, al contrario. Mi rivolse un piccolo cenno col capo, mi circondai i fianchi con le braccia mentre lo raggiungevo.
- Hey - disse piano, ricambiai con il medesimo saluto dondolando sui talloni. - Mi chiamo Luke. - continuò porgendomi la mano.
- Diem. - dissi stringendola e sorridendo davanti a quel gesto cordiale.
La conversazione continuò a forza di botta e riposta, mi sentivo a disagio di fronte alla scarsità di argomenti, mentre Luke sembrava interessato.Venimmo interrotti dalle grida di Meredith che implorava gli invitati a riunirsi per una foto, sventolando la mia fotocamera instantanea in aria.
Luke mi spinse delicatamente per il braccio per raggiungere il gruppo che si stava formando intorno alla mia amica e pochi secondi prima dello scatto mi avvolse un braccio intorno alle spalle appoggiando la sua guancia sulla mia.
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Like a Polaroid (l.h) (sospesa)
Short Story"Le guardo e mi viene quasi da ridere, perché quelle stupide polaroid sono tutto ciò che mi rimane di lui."