'Ancora.'
E' l'unica parola che ha deciso di comunicarmi con assoluta precisione, le lettere sono chiare e precise sullo sfondo bianco pur potendo avere numerosi significati.
Una cornice di capelli chiari ed un paio di occhi azzurri costituiscono i miei sogni da quella notte. Chiudo gli occhi ed eccoli lì, nel quadro perfetto.
Dentro di me persino il ricordo delle mura spoglie delle vecchie case abbandonate sembra poesia se lui era al mio fianco, sovrastandomi con la sua altezza e dondolando ad ogni passo, ogni volta che mi sono ritrovata a fissare la sua pelle pallida e le sue labbra screpolate alla luce dell'alba senza mai credere potesse essere l'ultima, ed ogni momento in cui mi aveva avvicinato a se, ad un attimo, ad un soffio di vento dal suo viso, forse non lo avevo mai apprezzato abbastanza.
Ogni giorno fisso quella parola e cerco di convincermi che dentro di essa ci sia un significato positivo, ma non ho altre fotografie e l'unica cosa che posso fare è aspettare che mi scriva nuovamente.
- Sono sicura che vi abituerete. - mi incoraggia mia madre. - Presto prenderete una routine e non sentirete più la mancanza della nostra vecchia casa.
Annuisco piano dal sedile del passeggero sperando che il tragitto verso scuola finisca presto ed evitare nuovamente questa conversazione.
- So della lettera. - dice ad un tratto. - Che ti ha scritto?
- Mi ha mandato una foto. - mugugno mentre lei ridacchia.
- Si, immaginavo. - alzo gli occhi al cielo - Diem dovresti provare a sistemare le cose, rimuginare su una foto non ti porterà a niente.
- Allora farmi tornare indietro. - Sbotto ma lei scuote la testa.
- No, non puoi negare la verità.
- La verità non mi ha portata a niente. - sentenziò secca ripensando alla reazione di Luke quel giorno.
- Non ancora.
La fisso in silenzio per qualche secondo, quelle parole sospese nell'aria, poi il brusio degli altri studenti mi riporta alla realtà e con un nodo alla gola scendo l'auto e le abbandono lì.
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Like a Polaroid (l.h) (sospesa)
Short Story"Le guardo e mi viene quasi da ridere, perché quelle stupide polaroid sono tutto ciò che mi rimane di lui."