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Non sono brava a mentire, prima o poi la realtà si dipinge sul mio viso e non c'è niente che io possa fare per evitarlo.

Le settimane passano ma le lancette del mio orologio sembrano sempre più lente sotto al mio sguardo inquisitore.

La piccola fotografia che ho portato con me giace su un angolo del pavimento, i bordi stropicciati e ingialliti, macchie di colore sbiadite per tutte quelle volte che non sono riuscita a trattenere le mie emozioni.

Cerco di occupare ogni spazio della giornata perché non posso permettermi di fermarmi a pensare, la mia testa è una giostra di domande a cui non so dare risposta.

La verità è che quella spoglia cittadina dai colori sbiaditi mi manca ogni giorno di più, la verità è che senza Luke ogni cosa mi sembra spenta ed incolore.

La mia vecchia fotocamera è ormai ricoperta di polvere ed i rullini al suo fianco sono in attesa di essere utilizzati.

Avevo amato la fotografia con tutta me stessa, eppure, non trovo più niente da immortalare, niente da ricordare.

Mentre cerco di riordinare le mie cose la porta si apre di colpo ed i libri mi cadono dalle mani, Lily mi salta addosso e sventola una busta piena di francobolli.

Urla e sbraita a pochi centimetri dal mio viso, sto per mettermi a ridere ma poi scorgo l'indirizzo della nostra vecchia cittadina sul retro della busta e mi pietrifico.

L'afferro con mani tremanti rendendomi conto che forse, la risposta ad una delle mie tante domande, potrebbe essere lì dentro.

Like a Polaroid (l.h) (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora