Capitolo V

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Io e Justin ci dirigemmo verso un parco  e prendemmo subito posto su una panchina.

"Ho visto alcuni tuoi disegni su Facebook" esclamò mentre  estrasse un pacchetto di sigarette dalla tasca dei suoi jeans stracciati, per poi afferrarne una stringendola tra i denti mentre con l'altra prese l'accendino ed inizio a fumare "Sei brava" continuò dopo aver fatto fuoriuscire una boccata di fumo.

"Grazie." Ricambiai con un sorriso.

"Disegna me!" Disse entusiasta mentre posò il suo sguardo su di me.

"Q-qui? Adesso?" Risposi balbettando, se solo sapesse che un suo ritratto fosse già sparso tra i miei fogli...

"Si, mi piacerebbe averne uno" Rispose per poi gettare quello che era rimasto della sigaretta sul terreno.

"Va bene" annuii "Ad una condizione, non devi muoverti!" Dissi ridendo.


Non disegno mai chi me lo chiede così, senza preavviso e soprattutto gratis, è comunque un lavoro, impiego tempo e soldi, la gente lo sottovaluta, vede noi disegnatori come se fossimo delle macchine, delle stampanti umane, quando in realtà c'è molto di più dietro, ma lui era lui, ed io non ero nulla contro quel sorriso.

Justin si voltò verso di me mentre io tiravo fuori il blocco e la matita dalla cartella, presi una pagina vuota, afferrai la matita e mi concentrai su di lui.

Mi sentivo cedere sotto quello sguardo, avrebbe potuto sbriciolarmi con una sola occhiata. Iniziai a far scorrere la punta della matita sul foglio bianco, delineai i suoi occhi scendendo lentamente fino alla punta del naso per poi concludere con le labbra. Fissare le sue labbra, ogni minimo particolare, ogni piega, ogni increspatura, ombra, luce, per me era una tortura.

Era davvero un buon modello, non si muoveva di un millimetro. Con dei movimenti rapidi e veloci disegnai i suoi capelli, il muscolo teso del collo ed ogni minimo particolare. Conclusi aggiungendo delle leggere ombre tratteggiate. Voltai il blocco per mostrargli il mio lavoro.

"Finito! Sei stato bravissimo" 

Lui allungò le mani e prese il blocco, iniziò a fissare il disegno, temevo non gli piacesse.

"Tu sei stata bravissima, grazie mille" Mi disse per poi ringraziarmi appoggiando una mano sulla mia spalla e stringendomi a se, sentii per un istante il suo profumo.

"Puoi tenerlo, è tuo" sussurrai. Mi ringraziò con un sorriso per poi infilare il disegno nella sacca anteriore del suo zaino.

"Adesso tocca a me però!" disse con entusiasmo afferrando il mio blocco da disegno.

Notai un foglio fuoriuscire dal quadernino, Justin si affrettò a raccoglierlo per poi osservarlo con attenzione.

"E questo cos'è?" Mi chiese con una faccia divertita per poi mostrarmi il disegno.

Mio dio, non potevo crederci.

Mio dio, non potevo crederci

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Capitolo V,

Spero vi sia piaciuto, alla prossima!

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