Capitolo 18

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"Cosa intendi dire?"

"So come va a finire"

"Come?"

"Che tu te ne vai delusa da me."

"Perché?"

"Perché aiutarti con Daniele significava darti una prova di quello che riesco a darti"

Scuoto la testa "ma di che cosa stai parlando?"

"Ti ricordi quel programma che abbiamo visto su real time? Di quella cicciona e del suo ragazzo? Ecco, lui aveva paura che dimagrisse perché?"

"Aveva paura che se fosse dimagrita avrebbe smesso di amarlo perché avrebbe scelto ragazzi migliori di lui.
Nelle condizioni in cui stava lei in quel momento lui invece si sentiva la sua roccia, la sua unica costante. La persona su cui lei avrebbe potuto sempre contare."

"Esatto"

"Ma questo cosa c'entra?"

"Emily, chi vuole intendere intenda."

"Te l'ho insegnata io questa frase ma continuo a non capire.
Sei l'unico amico che ho da quando ho cambiato scuola e io con te mi sento me stessa" provo a convincerlo a ragionare.

"E tu sei una persona speciale" mi sussurra.

"E allora? Non devi sempre dimostrarmi qualcosa.
Se tu credi in me io crederò in te, sempre"

"Mmm..." Non è ancora convinto?! Cocciuto il ragazzo!

"Ci penserò ma non ti assicuro che farò la scelta giusta."

"Fa come vuoi" gli dico arrabbiata perché non sembra importagliene nulla della nostra amicizia.
"Ma non hai considerato me? Quello che vorrei fare io, come vorrei continuare questa amicizia, se sono pronta a staccarmi da te, per cosa poi?"

"Ora vai via"

"Vuoi davvero che me ne vada?"

"Si!"

Non ho veramente intenzione di andarmene ma penso che sia meglio per entrambi.

"Allora ciao" gli faccio chiudendo la porta.

"Emily" mi richiama quando ormai ho chiuso la porta e quando probabilmente ci ripensa.
Non voglio dargli nessuna soddisfazione, questa conversazione la voglio terminare io.

Vedo scorrermi il mondo accanto a me in alta velocità, i piedi vanno uno avanti all'altro e comincio ad avere il sospiro affannoso.
Ad un certo punto mi fermo e poggio le mani sulle gambe.
Chiudo gli occhi e respiro affannosamente.

"Non correre mai più"

mi appunto mentalmente ma qualche volta hai quel bisogno di correre più veloce del vento per sentirti alienato dal resto del mondo.

Solo tu e il tuo respiro.

Tu e il tuo cuore che batte ad un ritmo altissimo nel petto.

Devo cambiare, devo pensare a me e alla mia vita e come già ho detto a Massimo non penserò più al passato, a mio padre, al mio ex ragazzo.

Infondo questa è la mia vita e come tale sono io, io contro il mondo intero.

Devo cercare di andare avanti e mia madre ha ragione: si può fare solo se ti lasci il passato alle spalle.
Sapete quando si dice vivere la vita al minuto? Ecco io la mia vita la voglio vivere al secondo.

Un bacino e buona lettura❤️

24/10/2016

Tuesday-Il prof di religioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora