Capitolo 34

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"Allora? Chi era quella poco di buono?"

"Ti ho detto che sto cercando di farmi una nuova vita, mi sto sentendo con lei"

"Ah, quindi sarebbe la nuova me?"

"No, non ce ne nessuna come te"

"Sisi, dedicami queste frasi tumblr, tanto sai che non me le bevo, che ho bisogno di azioni, non di messaggi o frasi dolci.
Quello che so è che te ne sei andato, senza dirmi niente e non posso neanche essere arrabbiata perché so il motivo per il quale te ne sei andato, ma potevi dirmelo, potevi scrivermi.
Però il mio motto è: se mi vuoi mi cerchi, mi chiami, mi messaggi se invece non te ne frega nulla puoi anche andartene a fanculo.
Io non so neanche per quale motivo sono qui, perché non riesco a dimenticarti?
Ho letto la tua lettera e sono corsa da te, pensando che anche tu stessi ancora pensando a me, quando sono arrivata sembrava così, potevi anche dirmelo, avvisarmi che avevi trovato una ragazza migliore di me.
Dimenticati tutto, dimenticati le nostre giornate di quando eravamo piccoli e di ora, dimenticati di me, almeno tu riesci a farlo. Dimenticati di me perchè io non riesco a dimenticarmi di te, dimenticati di me anche da parte mia."

"Emily, sei davvero gelosa? Come puoi essere gelosa di qualcuno che non vale neanche la metà di te? Di qualche ragazza con cui sto uscendo per divertimento? Quando mai si esce con la propria ragazza in discoteca poi"

"Perché ci stai uscendo!"

"Cosa ti aspettavi? Che forse ti aspettassi? Non sapevo neanche che saresti venuta, anzi pensavo che neanche ti passasse un minimo pensiero su di me.
Cosa avrei dovuto fare? Non abituarmi a questa vita? Anche a me manca Roma, mi manca tutto di quella cazzo di città, il posto, il dialetto, i miei amici. Te. Ma cosa avrei dovuto fare?
Continuare a vivere di rimpianti?
Di ricordi? La vita non è questa.
Cosa avrei dovuto fare?
Piangere tutte le sere per cinque lunghi mesi?"

"Io l'ho fatto, io ci ho pianto, io ci ho sofferto, io ti ho cercato e anche se ero nella nostra città tanto amata, anche se ero circondata dal dialetto, non riuscivo a godermi nulla perché non c'eri tu"

"Che cosa vuoi da me? Siamo stati un mese neanche in contatto, okay starci male na settimana ma poi basta, scollati, hai rotto il cazzo. Non abbiamo condiviso nulla, io e te. Nulla. Sai cosa vuol dire nulla? Non mi sembra!
L'ho detto ed è lo stesso motivo per il quale pensavo che neanche ci avresti pensato a venire."

"Ah, è davvero così che la pensi? E perché non me lo hai detto subito? Perché mentre mi davi la lettera non mi hai detto "te la do ma leggila subito, così poi ti scordi di me e non ci pensi più, non ti azzardare a cercarmi perché mi stai antipatica e di te non mi interessa assolutamente nulla" eh? Perché non l'hai fatto? Mi hai fatto credere qualcosa che non è così.
Mi hai rifilato qualche sentimento che neanche provi.
Meriti davvero quella puttana"

Daniele

No, Emily, secondo te posso provare davvero questo?

Non sai neanche un briciolo dei veri sentimenti che provo per te e se li sapresti forse ti spaventeresti perché anche io mi preoccupo di me stesso.

Mi sto preoccupando perché era la prima volta che so cos'è l'amore e mai lo avevo saputo, non sapevo cosa fosse amare.

Hanno ragione i the Weeknd
"L'amore ti fotte più di quanto potranno mai fare le droghe"

E potrei citarne altre migliaia di frasi che ho in mente, da dedicarti, da leggere insieme e scoppiare a ridere per quanto possa essere smielato il mondo ma poi desideriamo entrambi che qualcuno queste frasi ce le dedichi veramente.

Joie per me non è nessuno, avete presente le bambole delle bambine piccole? Si hanno tante bambole nel cassetto ma quando perdi o si rompe la tua preferita ci piangi e poi per non starci troppo male convinci tuo padre a comprartene una nuova o usi un'altra che già hai ma sai già che ti mancherá per sempre la tua bambola preferita, quella con cui hai passato le giornate migliori, quella per cui nell'ora del the hai sempre preparato il cioccolatino da abbinarci e alle altre non lo davi, quella per la quale compravi i vestiti da sposa e immaginavi un matrimonio così bello con il principe azzurro e quelle altre bambole diventavano le invidiose che non avranno mai quello che ha lei, quella bambola a cui lavavi i capelli.
Perché so tutte queste cose se non ho mai avuto una bambola in vita mia?

Tuesday-Il prof di religioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora