Capitolo 17

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La speranza eh?

Il professore crede anche nella speranza oltre che nell'amore e nella religione.

Oserei dire che è un Sognatore:
Si, uno di quelli con la testa tra le nuvole, che si immaginano un mondo completamente diverso rispetto a quello in cui realmente vivono.

Fa parte di quelli con il sorriso e gli occhi che brillano.

Si, lui è proprio un sognatore.

Non è necessariamente una cosa negativa perché è bello avere dei sogni, è bello crederci.

Ma io ancora non ne ho uno, non avendo sogni non ho speranze e non avendo entrambi non amo.

Vorrei essere chiamata anche io Sognatrice solo per vantarmi del fatto di sapermi godere la vita.
Perché uno che ama, sogna e spera vuol dire che è uno che la vita se la gode perché la vive giorno per giorno.

Vive ogni giorno come se fosse l'ultimo.

Altra frase da sognatori.

Forse è meglio smettere di fluttuare con i palloncini tra le nuvole dentro la casa di "Up".

Io per esempio quei palloncini li buco, uno ad uno per rimanere con i piedi per terra.

Ho perso le speranze purtroppo e le ho perse nei confronti di chiunque.

Purtroppo anche nei confronti di Daniele.

Ha ragione mia madre, devo smettere di pensare al passato e devo cominciare a guadare il presente.
Altrimenti non riesco a vivere giorno per giorno. Bisognerebbe pensare che ogni giorno sia l'ultimo, proprio come fa il professore.

Mettiamo un punto in basso a capo a questa storia e chiariamo le cose con tutti, diciamo le cose in faccia così come stanno, senza avere paura delle conseguenze, senza temere un dito medio alzato.

"Massimo, senti è importante" gli dico quando usciamo da scuola con gli zaini pesanti sulle spalle.

"Si, sai, importante come quella volta in cui mi dovevi solo chiedere i compiti" dice lui ironico.

"Ora i compiti li faccio da sola e probabilmente dovresti essere tu quello a chiedermi di passarteli"

"Va bene dai, allora andiamo al nostro bar preferito?"

"Io pensavo più di andare a casa o mia o tua."

"A casa mia sei sempre la benvenuta"

"Anche nella mia dai"

"Io avrei da ridire, dovrei ricordarti di quando mi sono dovuto calare fuori dalla finestra perché era arrivata tua madre?"

"Non chiacchierare giusto per farlo. Mia madre sta cambiando"

"Oh, si, come te"

Mi diverto in sua compagnia perché la nostra amicizia non è composta da baci e abbracci ma di insulti e cavolate ed è proprio questa la parte bella.

"Salve signora" abbraccio la madre di Massimo appena entro in casa.

"Ormai abbiamo un ospite fissa, penso di aver ragione a dire che eravate fidanzati"

Massimo va a lavarsi le mani e io ne approfitto per chiacchierare un po con lei.

"signora, ma secondo lei, suo figlio è innamorato?" non so da quale pulpito mi sia uscita questa domanda.

"Be, mi parla sempre di te sai? Dice che sei una bella ragazza, dal carattere che si sta aggiustando e che ora vai anche bene a scuola"

"Si, ma parlare del mio profitto scolastico non significa essere innamorato di me"

"Io invece penso di si cara, difficile che mi parli di qualche ragazza"

"Smettetela di parlare di me e di quanto sono bello e cominciamo a mangiare" dice Massimo tornando dal bagno.

"Cosa sono queste manie di protagonismo? Il mondo non gira attorno a te" Gli rispondo ridendo.

"Grazie per il pranzo" annuncio quando finisco di aiutarla a lavare i piatti.

"Sai c'è qualcuno che pensa che tu sia innamorato di me"
Dico a Massimo una volta arrivati in camera sua.

"Indoviniamo... Mia mamma?"

"Come hai fatto a capirlo?" Faccio la finta stupita.

"Be, anni e anni di convivenza" dice alzando le sopracciglia.

"Passiamo alle cose serie?" Chiede lui

"Tipo che domani abbiamo una verifica e noi siamo qui a ridere e a scherzare?"

"Adesso sei una studente modello no?! Sei in grado di passarlo a pieni voti anche senza ripassare"

"Comunque, prima le ragazze no? mi illumini"

"Questa frase funziona solo quando vi fa comodo"

"Hai ragione"

"Dopo la lezione del professore di religione di ieri ho ripensato alla speranza"

"Oh, e quindi sai come fare il tema che ci darà? Brava!"

"Stai zitto o ti taglio la lingua" lo minaccio.

"Ho deciso che non posso vivere dietro a Daniele.
Ho deciso che lascio stare la nostra missione, anche mia madre lo dice: se vuoi andare avanti devi cominciare a smettere di guardare nel passato. E aveva ragione, Daniele un motivo per andarsene lo aveva perché Daniele non è uno di quelli che se ne vanno così, senza nemmeno aver lottato per ciò in cui credeva.
Non ho due vite e se le avessi ho deciso che comunque le userei entrambe per me e una non la sprecherei per Daniele, se ha deciso di andarsene avrà le sue motivazioni"

"Emily, fermati, rilassati è la tua scelta definitiva? Non la cambierai?"

"No" sussurro come alla fine non fossi neanche io convinta di ciò.

"Hai fatto bene a dirmelo e hai anche delle buone ragioni per pensarla così.
Finisce qua però anche il nostro rapporto almeno per ora"

"Come? Cosa c'entra il nostro rapporto con Daniele?"

"Il discorso che hai fatto è un discorso puramente da egoista, io ti ho conosciuta totalmente diversa, eri te quella che avrebbe fatto di tutto pur di ritrovare Daniele. Dici di cambiare in meglio, ne sei totalmente sicura? Hai speranze solo per te stessa, se hai perso le speranze per Daniele che fino a ieri sembrava l'unica tua ragione di vita beh, allora significa che le hai perse con chiunque. Non avrai neanche speranza nei miei confronti e allora che senso ha tutto questo?"

Un bacino e buona lettura❤️

10/10/2016

Tuesday-Il prof di religioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora