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Qualcosa gli solleticó il viso, infastidendolo

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Qualcosa gli solleticó il viso, infastidendolo. Si alzò lentamente guardandosi attorno. Era su una spiaggia bellissima e c'era già stato, lo ricordava bene. Come dimenticarlo?

-Erik-

Quella voce la riconobbe subito, proveniva da dietro di lui così sicura e familiare. Charles. Si girò lentamente e lo vide, bello come sempre che gli sorrideva con capelli scompigliati dal vento.

-Charles- la voce di Erik era rotta dall'emozione. Si avvicinò a lui sino a quando non si ritrovarono faccia a faccia, con i loro sguardi incatenati.

-Mi dispiace, non avrei mai voluto...- iniziò Erik

-Lo so- lo interruppe l'altro- Dispiace anche a me.-

-Puoi camminare?- la domanda rimase per un po' sospesa in aria.

-No, ma posso muovermi comunque. Ogni tanto mi fanno male ma ci sono dolori peggiori da sopportare.-

- Mi mancano le nostre partite a scacchi-  fu tutto ciò che Erik riuscì a dire perché non voleva più toccare l'argomento dolore.

-Anche a me, Hunk è davvero pessimo e perde sempre.- rise il telepate.

Poi un vento forte sollevó la sabbia e il mare si agitó in una tempesta. Charles accarezzó delicatamente la guancia di Erik, senza mai smettere di sorridere e disse quelle parole che tanto teneva nascoste.

- Quando ti ho incontrato ho visto una persona distrutta dal dolore e accecata dall'odio e dalla vendetta. Ma ho visto anche amore e la luce, ed ero pronto ad aiutarti affinché ti scoprissi. Abbiamo percorso un lungo cammino insieme e non mi pento nemmeno per un secondo che tu, Erik Lensherr sia entrato nella mia vita. Anche se mi hai spezzato allo stesso tempo mi hai reso più forte e ciò che provo per te non posso più nasconderlo. Ora che sei prigioniero di rabbia e sensi di colpa, dove un muro di metallo ci divide, non voglio perdere altro tempo e giocare la mia mossa. Sei la persona più bella che io abbia mai avuto la fortuna di conoscere e ti amo, così tanto che niente può superare l'amore che provo per te.-

Erik rimase immobile, perché non poteva credere che quelle parole fossero reali. Stava per urlargli che anche lui, anche se per tanto tempo aveva cercato di nasconderlo, lo amava. Ma Charles iniziò a camminare all'indietro mentre un vortice di sabbia iniziava ad avvolgerlo.

-Arrivederci Erik- disse il telepate con gli occhi lucidi, sembrava sul punto di scoppiare in lacrime. Non voleva lasciare Erik, anche se era stato lui per primo a farlo, sarebbe stato doloroso da sopportare.  - Ti amerò da lontano e lo farò per sempre. Ora svegliati, sta arrivando una guardia.-

Erik aprì gli occhi, il sui respiro era irregolare e si accorse di essere tutto sudato e tremante. Ma nonostante questo era felice, perché ora sentiva Charles un po' più vicino. Lui l'aveva cercato in sogno, all'improvviso così com'era entrato nella sua vita. Sospirò mettendo a sedere. L'amore guariva le persone e poteva anche spezzarle, ma forse questa volta l'avrebbe aiutato a ricomporre tutti i pezzi.

Prison [Cherik]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora